13/08/2010
A livello mondiale la disoccupazione giovanile è arrivata al suo record più alto e crescerà ancora nel 2010. E’ questo il monito del Rapporto OIL all’ inizio dell’Anno Internazionale dei giovani indetto dall’ONU.
Negli ultimi tre anni la percentuale di giovani disoccupati è salita dal 11.9 % al 13 %, salirà ancora al 13.1 nel 2010 con una previsione di un leggero miglioramento nel 2011.
Il rapporto aggiunge che queste tendenze avranno “conseguenze significative” per i giovani che come coorti si aggiungeranno ai già non occupati e avverte per il rischio di una “generazione perduta” che perde la speranza di potere lavorare per realizzare una vita dignitosa.
Nei paesi sviluppati e nelle economie emergenti questa situazione porta a rischi sociali dovuti a scoraggiamento e inattività prolungata.
Disoccupazione/sottoccupazione e scoraggiamento compromettono le prospettive per il futuro e il rapporto sottolinea quanto sia alto il costo dello sforzato “ozio”: le politiche nazionali tenderanno a investire meno in educazione e scolarizzazione dovendo per forza spendere di più per rimediare al disagio.
Per diminuire questo potenziale rischio, il direttore generale del OIL , Juan Somavia, sottolinea la necessità di concentrarsi su politiche complessive e integrate.
Per leggere il Rapporto
In allegato bibliografia riviste italiane a cura del centro Documentazione Cisf