Le qualità delle politiche familiari

Traccia intervento Francesco Belletti, Rimini, agosto 2010

02/09/2010

La famiglia, “società naturale” tra libertà e responsabilità.

Persona e società sono generate e rigenerate dalla famiglia, primo e insostituibile luogo di protezione dell’umano. Originata dalla libertà più potente dell’uomo, quella dell’amore tra uomo e donna, la famiglia trasforma questa libertà in responsabilità nella coppia, verso le nuove generazioni, verso la società nel suo complesso. Dono, gratuità e reciprocità sono leggi della famiglia, e costruiscono (quando funzionano) le regole di una società umana, libera e responsabile. In questo senso l’identità della famiglia deve fare i conti con “l’incontro pacificato” tra le radicali differenze dell’umano: maschile /femminile e generante/generato.

Alla ricerca di una nuova alleanza tra famiglia e società.

Fare famiglia è quindi attività pubblica, socialmente rilevante, pur essendo al contempo una delle azioni più “private” che generano la società (vedi Iemolo, ma vedi anche l’art. 29 della Costituzione). La società contemporanea pone poi nuovi e più stretti intrecci tra famiglia e società, e quindi esiste un debito di riconoscimento reciproco (Decimo Rapporto Cisf) tra queste due sfere, non contrapposte, non separate, ma significativamente intrecciate attraverso il principio di sussidiarietà, che deve guidare e dare forma alle scelte politiche e ai modelli di welfare society.

Quali politiche familiari: dagli uffici di  Palazzo Chigi al Municipio di Pedesina (33 abitanti nel 2009, in provincia di Sondrio).

Quindi le politiche familiari devono essere: esplicite/dirette, distintive, relazionali, organiche/non settoriali, promozionali. Niente interventi assistenziali, quindi, ma investimenti (non solo economici) su un capitale del nostro sistema Paese. Inoltre devono sostenere la famiglia almeno rispetto a cinque priorità: reddito, lavoro, educazione, cura/welfare, dignità della vita. Queste qualità esigono azioni concertate a livello nazionale, regionale e locale, tanto più importanti quanto più si svilupperà un sistema federale. I Comuni, dal canto loro, hanno “conquistato sul campo” un protagonismo assolutamente imprevedibile  anche solo dieci anni fa, sulle politiche familiari: senza pretesa di esaurire una lista che per fortuna è ben più lunga, Parma (con cui Il Forum nazionale delle associazioni familiari collabora da più di 5 anni), Roma, Milano ma anche Castelnuovo del Garda, Ascoli Piceno, Bareggio, Marino, Pieve Emanuele, Salizzole e Marino è (otto di questi Comuni sono stati premiati a Fiuggi, per il Premio ‘Sindaco difensore della Famiglia’, un’iniziativa promossa quest’anno a fine luglio dall’ANCI insieme al Forum delle Associazioni Familiari e al Fiuggi Family Festival). Dimostrano che “le persone contano”, anche in politica e nella pubblica amministrazione.

La cittadinanza attiva delle famiglie: una risorsa per lo sviluppo del Paese.
“Niente su di noi senza di noi”, fortunato slogan dell’anno europeo per i disabili 2003, dimostra in questo contesto una inattesa ma stimolante ambiguità: per i disabili significava che niente doveva essere deciso senza coinvolgerli, consultarli e ascoltarli, dando loro potere decisionale. Questo riguarda anche le famiglie e le loro associazioni, ma per loro, per noi suona di più come “se non ci muoviamo noi, niente su di noi!” In altre parole, non ci aspettiamo che la politica conceda qualcosa alle famiglie: dovremo andare a prendercele, queste politiche! Questa è una responsabilità per ogni famiglia, per ogni associazione, per ogni quartiere e territorio del nostro Paese. Al Forum spetta rilanciare e suscitare questo grande movimento di partecipazione democratica delle famiglie allo sviluppo del Paese, in modo capillare: e non sarà necessario avere un Forum in ogni comune: basterà una piccola associazione, magari un Sindacato delle Famiglie,  che difenda i giardini del proprio quartiere, che chiede di essere ascoltata nella scuola sul progetto educativo dei propri figli, ma anche una famiglia che comincia ad interessarsi del proprio quartiere, della scuola dei propri figli, della politica nazionale: nella famiglia sta il grande motore della democrazia e dello sviluppo – anche economico - del nostro Paese.


Francesco Belletti, presidente Forum delle associazioni familiari e Direttore Centro Internazionale Studi Famiglia,  Rimini, 27 agosto 2010

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