La violenza nella coppia

Rivista Interazioni, Centro documentazione Cisf

17/11/2010

Nella prima parte del fascicolo monotematico della rivista " Interazioni" si analizzano molteplici aspetti delle manifestazioni violente nella coppia di oggi.
Caratteristiche tipiche delle persone e delle famiglie coinvolte sono vari aspetti del loro funzionamento come coppia che riguardano la difficoltà di contenere gli impulsi e di elaborare le frustrazioni, e di accedere ad una adeguata elaborazione e riflessione su ciò che accade.
 
Anche se è difficile da accettare, la violenza nella coppia non è mai espressione della sopraffazione dell'uno sull'altro.
Una complicità inconscia lega il persecutore alla vittima. A volte la situazione agita si ribalta nella vita relazione cosìcchè  chi era vittima può diventare persecutore.

La donna, soprattutto, se fonda la propria identità relazionale sul prendersi cura modifica il proprio comportamento dopo l'abuso ed il maltrattamento identificandosi con una figura svilita e maltrattata favorendo le regole del potere e del controllo del partner.

Questo tipo di legame porta, dunque, ad una sorta di spersonalizzazione della donna, che non viene riconosciuta nelle sue caratteristiche come persona dotata di emozioni, sentimenti, diritti.

E' dunque fondamentale un ripensamento sulla prospettiva terapeutica: l'analistica si deve preoccupare di indagare non solo l'evento traumatico ma anche la cornice in cui esso si colloca, non solo  il soggetto ma anche il legame della coppia come vero paziente.

Nella seconda parte sono raccolti alcuni interventi sul tema "I genitori dell'adolescente e la violenza" nell'ambito del convegno internazionale "L'adolescente e la violenza" organizzato a Roma dall' ASNE SipSIA. (Associazione Italiana di Psicoterapia psicanalitica dell'Infanzia, dell'Adolescenza e della Coppia)

Oggi, più che in passato, si richiede al giovane di sviluppare una propria individualità socialmente riconosciuta in un mondo in cui regna l'incertezza, in cui non c'è più nessun riconoscimento dato per scontato.

La devianza è la norma ed i genitori non sono attrezzati per fare un lavoro di mediazione necessario per dotare il giovane adulto della capacità di dosare la sofferenza psichica nella scoperta personale per  il raggiungimento della sua maturità.

Il grado di tolleranza che ogni famiglia ha nei confronti della devianza del figlio diventa discriminante fondamentale per la risoluzione positiva della crisi adolescenziale, per quanto gravi possano esserne le manifestazioni comportamentali.

La tolleranza, intesa come mantenimento di regole, diventa centrale in relazione alla necessità dell'adolescente di sperimentare se stesso fuori dagli schemi familiari.

L'intervento terapeutico può aiutare i genitori a riconsiderare il comportamento violento del figlio come una  modalità abnorme di segnalare la necessità di un cambiamento e lavorare per interrompere il circolo vizioso di azioni e reazioni violente al fine di ripensare i conflitti intergenerazionali oltre che intrapsichici.


Da: "La violenza nella coppia",  a cura di Anna Maria Nicolò
tratto dalla rivista: Interazioni. Clinica e ricerca psicoanalitica su individuo-coppia-famiglia
n. 2-2010/32 Franco Angeli, 2010

la rivista può essere consultata presso il Centro documentazione Cisf

Francesca Tonnarelli Grassetti
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