Una medicina di genere attenta

La violenza sulle donne

09/05/2011

Il nuovo sapere della medicina di genere focalizza l'attenzione sulla disparità di trattamento uomo-donna all'interno della scienza medica.
Dalle nuove evidenze che ne conseguono può svilupparsi un percorso trasformativo della prassi sanitaria che permetterebbe di dare un nuovo costrutto teorico  alle modalità di rapporto dei servizi con la salute della donna.

La salute delle donne va valutata non solo dal punto di vista del corpo biologico ma anche dal punto di vista delle sue connessioni con il mondo socio familiare e lavorativo. 

L'eziologia delle patologie femminile va ricercata non solo, e in via principale nel collegamento con il corpo biologico, ma mettendo in luce altri fattori di rischio più interessanti  e densi di sviluppo, per la prevenzione: il lavoro, il lavoro di cura, la violenza nei rapporti familiari ed extra familiari.

L'approccio dal punto di vista della medicina di genere porta, inoltre, a valutare gli ostacoli che gli operatori sanitari, soprattutto quelli di genere maschile, incontrano nell'affrontare  il peso che la violenza ha sulla salute delle donne.

La medicina di genere insegna e suggerisce, quindi, che l'appropriatezza delle cure si fa con un focus sulla salute delle donne che sappia coniugare insieme esigenze di specificità rispetto delle differenze e parità di trattamento.

La medicina di genere, inoltre, individua nella violenza familiare un fattore di rischio importante per molte patologie a largo impatto sulla popolazione femminile, in primis la depressione e diverse patologie psichiche.

A questo proposito la World Psychiatry Association (l'Associazione Mondiale di Psichiatria) ha promosso una dichiarazione di consenso internazionale in cui, tra le diverse finalità,  riconosce  come la  violenza sia nelle donne un fattore determinante di disagio mentale e di malattie psichiatriche.

Nello specifico, Elvira Reale nel suo volume si pone l'obiettivo di rappresentare, nel suo insieme, i problemi che la violenza di genere – la violenza degli uomini contro le donne – nel luogo prevalente in cui si esercita – la famiglia – comporta per un servizio sanitario.

Nello stesso tempo, offre un quadro di sintesi per quello che il personale sanitario deve conoscere ed imparare a fare nella sua attività quotidiana.
L'impegno del contesto sanitario deve focalizzarsi su un  triplice obiettivo: primo, conoscere il fenomeno – la sua origine, la sua estensione e i suoi effetti sia sulle donne che sul contesto delle cure.
Secondo, trasformare le prassi diagnostiche e terapeutiche introducendo in tutti i servizi, territoriali e ospedalieri, lo screening per la violenza familiare, che va considerata un potente fattore di rischio diretto o indiretto. Terzo, sviluppare la prevenzione secondaria, informando le donne degli esiti a breve, medio e lungo termine sulla salute personale e su quella dei figli (esito del maltrattamento assistito), mettendosi in rete con i centri anti-violenza e servizi – istituzionali o del privato sociale -di supporto psico-sociale e legale per le donne maltrattate.


Reale Elvira, Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. I – La risposta dei servizi sanitari, Franco Angeli, Milano, 2011, pp. 336 


Francesca Tonnarelli Grassetti
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

Pubblicita


Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici o analytics anonimizzati, informativa cookie policy

Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo, 14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 2.050.412,00 i.v.
Copyright © Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati