14/06/2013
.............L’istituzione di una European Youth Guarantee (garanzia per i giovani europei) è stata lanciata nel 2011 dalla Commissione europea e ribadita nelle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea il 22 aprile 2013.
Rientra nell’iniziativa-faro Youth on the Move, a sua volta parte della strategia Europa 2020.
La Commissione europea ha anche redatto una bozza di raccomandazione chiamata On Establishing a Youth Guarantee, con la quale mette a disposizione degli Stati membri consulenze specifiche in materia e soprattutto finanziamenti, in particolare dedicando a questa priorità la programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e la coda degli attuali fondi. (1)
La “garanzia per i giovani” consiste nel fatto che entro un periodo di quattro mesi dall’inizio del loro episodio di disoccupazione o dall’uscita dal sistema di d’istruzione formale devono ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro ovvero, nel caso ciò non accada, un’occasione per proseguire gli studi oppure avviare l’apprendistato, un tirocinio o un corso di formazione professionale.
Insomma, nelle intenzioni della Commissione europea, lo Youth Guarantee non è un parcheggio in formazione professionale, ma un percorso definito che immette il giovane in unaprospettiva di lavoro. (2) Nei paesi dove già esiste (Scandinavia e alcuni paesi dell’Europa continentale, come Germania, Austria, Olanda e Polonia), il programma ha prodotto risultati interessanti, anche se oggi è messo a dura prova dall’aumento vertiginoso della domanda di interventi causato dalla crisi.
IL RUOLO CHIAVE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Per rendere effettivo lo Youth Guarantee, le linee guida comunitarie assegnano ai servizi per l’impiego (pubblici e privati accreditati) il ruolo di interfaccia e di coordinamento con le istituzioni formative e il mondo del lavoro.
LEGGI TUTTO, La Voce, 11 giugno
Francesco Giubileo e Francesco Pastore