10/11/2010
Negli ultimi decenni il dibattito culturale sui difetti e sui danni degli istituti carcerari minorili e le sollecitazioni di alcuni documenti internazionali hanno messo in evidenza come sia mancato nel nostro paese un ripensamento forte sul sistema delle pene per i minorenni e sulle modalità della loro esecuzione.
Il progetto, contenuto in questo numero monografico della rivista, elaborato dal Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, è rimasto finora disatteso.
Oltre a contenere importanti norme di principio e pratiche, individua e approfondisce due nodi fondamentali: un nuovo statuto delle pene e una nuova tipologia di carcere minorile nella forma di piccola comunità gestita da operatori.
Riguardo al primo nodo, si tratterebbe di completare la riforma del sistema penale del 1988 e di introdurre, per i minrenni, delle pene non carcerarie, come la semidetenzione, la permanenza domiciliare, la permanenza domiciliare nei fine settimana, la libertà controllata, le sanzioni consistenti in condotte riparatorie o di svolgimento di prestazioni di pubblica utilità.
Riguardo al secondo nodo, considerando le specifiche finalità educative e di recupero della cultura della legalità proprie del carcere minorile, occorre che il nuovo ordinamento penitenziario minorile concentri l'attenzione su alcune questioni decisive: l'edilizia carceraria, la presenza di personale educativo, l'apertura del cacere verso l'esterno, le modalità di ingresso e di dimissione, la mediazione penitenziaria.
Occorre inoltre istituire progressivamente delle sezioni carcerarie con la forma di comunità alloggio, dove i minori ospitati abbiano relazioni personalizzate e stili di vita di tipo familiare.
L'esperenza delle carceri minorili italiane viene poi messa a confronto con le esperienze francesi, spagnola, brasiliana e africana.
Nel volume viene inoltre dato spazio all'approfondimento delle figure professionali del carcere minorile – l'educatore, lo psicologo, l'assistente sociale della giustizia e la polizia penitenziaria minorile - nonchè alle condizioni psicologiche e relazionali delle madri detenute con i propri figli.
Riguardo a quest'ultimo tema sono riportati i risultati di una ricerca sulle competenze materne in carcere, condotta dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Palermo.
Centro documentazione Cisf
Sulla necessità di un nuovo statuto delle pene e della loro esecuzione
per i minorenni
promosso dall'Associazione italiana dei magistrati
per i minorenni e per la famiglia,
tratto da Minori giustizia, n.
1/2010, Franco Angeli 2010
Francesca Tonnarelli Grassetti