Popolazione e famiglia: dati Istat

Censimento 2011, Comunicato stampa 23 dicembre 2013

03/01/2014



L’Istat ha diffuso nuovi dati definitivi del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, disaggregati fino a livello comunale. Tutte le informazioni sono consultabili e scaricabili al link http://dati-censimentopopolazione.istat.it/. Sui dati censuari di famiglie e abitazioni è disponibile anche una infografica interattiva, visualizzabile ed esportabile all’indirizzo http://www.istat.it/it/archivio/108392.
In dieci anni raddoppia il numero di separati e divorziati
Nel periodo intercensuario il numero di separati legalmente e divorziati è quasi raddoppiato, passando da 1.530.543 a 2.658.943. Un separato/divorziato su due ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni.
Al 9 ottobre 2011 si contano 4.632.226 vedovi (in lieve aumento rispetto alla data di riferimento del censimento 2001). Sei vedovi su dieci sono ultrasettantacinquenni, quanto al sesso si tratta di donne nell’82,4% dei casi. Lo squilibrio di genere è invece a favore degli uomini se si considerano i celibi/nubili, sono 12.939.651 uomini e 11.555.325 donne e tre su quattro non hanno ancora compiuto trentacinque anni.
Sempre più piccoli i nuclei familiari
Vive in famiglia la quasi totalità della popolazione residente in Italia al 9 ottobre 2011 (99,5%), mentre appena lo 0,5% risulta vivere in convivenza (istituti assistenziali, ospizi, istituti di cura, eccetera).
Seguendo un trend che va avanti da decenni, il numero di famiglie è aumentato fra il 2001 e il 2011, da 21.810.676 a 24.611.766 unità (+12,8%) e rispetto al 1971 la crescita è del 54%.
Le famiglie tendono a essere sempre più piccole, lo si vede dal numero medio dei componenti; nel 1971 una famiglia era mediamente composta da 3,3 persone, nel 2011 da 2,4.
Nel 2011 il numero medio di componenti per famiglia è superiore al dato nazionale soltanto nell’Italia Meridionale (2,7) e in quella Insulare (2,5), mentre il Nord-ovest, il Nord-est e il Centro si attestano su valori al di sotto della media del Paese. A livello regionale, le famiglie mediamente più numerose risiedono in Campania (2,8 componenti), quelle con il numero medio di componenti più basso in Liguria e Valle d’Aosta (2,1 componenti).
Le famiglie unipersonali sono quasi una su tre e risultano in notevole aumento rispetto al censimento 2001, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dei mutamenti demografici e sociali. Dal 2001 al 2011 sono passate da 5.427.621 (24,9% del totale delle famiglie) a 7.667.305 (31,2% del totale). Le famiglie unipersonali aumentano su tutto il territorio.
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