30/04/2011
Il presidente Pertini in montagna con Karol Wojtyla.
Benedetto XVI alla fine benedice la festa per Wojtyla e la folla di oltre 200 mila persone che hanno affollato il Circo Massimo per ascoltare, pregare e ringraziare Karol Wojtytla che domani diventa beato. Racconta il miracolo suor Marie Simon-Pierre e le sue parole in francese accarezzano la folla, come se fosse la carezza di Wojtyla. Dice semplicemente: “Ero malata e sono guarita”. Wojtyla le ha cambiato la vita e lei racconta il suo stupore.
La folla del Circo Massimo ascolta e si commuove. Alla fine dice alla gente “grazie a tutti voi, Giovanni Paolo II vi guarda ed è felice”. Navarro Valls il portavoce di Giovanni Paolo II spiega che “non è la Chiesa che fa i santi. La Chiesa riconosce e conferma solo quella che è stata una vita santa. E la sua lo fu dall’inizio”.
Poi tocca al cardinale Dziwisz, il suo segretario, ora arcivescovo di Cracovia. Gli chiedono della amicizia del Papa con Sandro Pertini, il presidente socialista che andò sull’Adamello a sciare con Wojtyla. Lui sorride: “Pertini alla fine della prima udienza uscì e disse, mentre percorreva le stanze del Palazzo apostolico, ‘Questo sarà un grande Papa’. Erano davvero amici. Giovanni Paolo pregava per Pertini”. Poi rivela: “Il Presidente mi chiamava al telefono il sabato pomeriggio, quando restava da solo al Quirinale. Un giorno mi disse: ‘Stanislao io sono cristiano’. Queste furono le parole del Presidente Pertini”.
Le scandisce l’ex-segretario di Karol Wojtyla e dalla folla si alza un applauso. Ricorda il catdinale di Cracovia che Giovanni Paolo II “si arrabbiò moltissimo solo due volte: ad Agrigento contro la mafia. Alzò la voce e ci spaventammo tutti . E la domenica dell’Angelus poco prima della guerra contro Saddam. Lui la guerra sapeva cos’era. Gridò che con la guerra non si risolve nulle e aveva ragione”.
Il cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, introduce la preghiera del Rosario, misteri della luce, quelli inventati da Giovanni Paolo II che ripercorrrono la vita pubblica di Gesù e dice: “Di Karol Wojtyla dobbiamo raccogliere l’esempio della sua fede convinta e forte, appassionata e libera da paure e compromessi”.
Alberto Bobbio