Neocatecumenali, Kiko si racconta

Apprezzato pittore, nel 1964 diede inizio al Cammino Neocatecumenale: «Ho incontrato Gesù Cristo nella sofferenza degli innocenti, tra le baracche della periferia povera di Madrid».

E l'autobiografia diventa un best seller

13/02/2013
Foto Ugo Zamborlini.
Foto Ugo Zamborlini.

Capita di rado, e quando capita, non è mai per caso. Il libro di Kiko Argüello intitolato Il kerigma. Nelle baracche con i poveri, pubblicato appena qualche giorno fa dalla San Paolo, è entrato prepotentemente nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, piazzandosi al suo debutto direttamente al terzo posto assoluto (vedi www.ibuk.it). Un performance così rilevante ed eccezionale sul piano commerciale nasconde delle ragioni di altra natura, che riguardano il messaggio di cui il libro è portatore e ciò che il suo autore rappresenta agli occhi di tanti credenti.

Kiko Argüello ha dato inizio al Cammino neocatecumenale che coinvolge un vasto numero di fedeli che vogliono prendere sul serio il Vangelo e si impegnano a tradurlo nella vita quotidiana. Nel libro l'autore, solitamente piuttosto restìo a dichiarazioni pubbliche, si racconta con sorprendente calore e profondità, rivelando le origini di un lungo percorso umano e spirituale che ha dato vita a una forma di iniziazione cristiana diffusa in oltre cento Paesi del mondo. Per la prima volta, dunque, egli stesso prende la parola per mostrare come la sua parabola esistenziale sia sfociata in un movimento in cui la comunità cristiana si è riconosciuta.

Nato in una famiglia cristiana, Argüello ricevette un'educazione religiosa, ma a un certo punto la sua fede andò in crisi. «Dio esiste o non esiste?», cominciò a domandarsi. Entrò così in un periodo di deserto spirituale, nel quale nulla lo soddisfaceva: né i successi artistici come pittore, né le relazioni umane. Sull'orlo della disperazione, gridò a Dio il proprio sconforto. E Dio lo prese per mano e lo guidò a riscoprire il dono della fede, prima attraverso l'incontro con i Cursillos de Cristiandad, poi immergendosi completamente nella vita dei poveri nelle baracche di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. 

Il libro di Kiko Argüello edito dalla San Paolo.
Il libro di Kiko Argüello edito dalla San Paolo.

Da questa esperienza, maturò in lui la consapevolezza dell'urgenza di annunciare la Buona Notizia, ovvero il kerigma a cui allude il titolo del libro, ai più poveri. Insieme a Carmen Hernández, una missionaria laica, a contatto con il rinnovamento del Concilio, fondò una piccola comunità riunita intorno alla Parola e alla liturgia. Dalla Spagna si sposterà poi alla periferia di Roma per continuare la sua missione. È l'inizio del cammino neocatecumenale, che fa sua l'istanza del Concilio Vaticano II di istituire il catecumenato degli adulti, distinto in più gradi.

Il libro è disponibile in abbinamento a Famiglia Cristiana o nelle librerie.

Paolo Perazzolo

Alberto Chiara e Paolo Perazzolo
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Postato da marcello vanni il 18/02/2013 23:24

caro sig Guzzi io pure cerco sempre di verificare e conoscere le cose di PERSONA prima di parlare tanto che mi FIRMO COL VERO NOME E COGNOME e penso che tutti i movimenti ecclesiali se in comunione con la SANTA SEDE siano degni di rispetto LEI trova che il SANTO PADRE ogni volta che HA dato udienza ai neocatecumenali e a Kiko abbia sbagliato?

Postato da BorisB il 18/02/2013 16:57

Papa Benedetto XVI in una lettere aperta del 2009 in occasione dei 40 anni del Cammino (che ognuno può leggere tranquillamente) scrisse che le comunità dovevano aprirsi e "collaborare con la parrocchia per la formazione della pastorale..." Domanda: a distanza di circa quattro anni chiedo a qualcuno di voi se risulta sia stata fatta qualcosa? si sono seduti allo stesso tavoli catecumeni e membri della pastorale per lavorare assieme nel consiglio pastorale? Ringrazio cortesemente chi mi può aiutare.

Postato da guzzi il 17/02/2013 22:16

Egregio sig. Vanni, il problema non è COME viene dipinto il volto del Signore, ma PERCHE' viene dipinto in un modo anziché in un altro. Le assurdità di cui fa cenno sono esattamente le esperienze di decine, centinaia di persone, cattolici come pensiamo di essere -o presumiamo di esserlo- noi. Personalmente cerco di verificare prima di esprimere giudizi, o semplici opinioni. Buona sera.

Postato da marcello vanni il 16/02/2013 18:57

chiedo scusa se ancora intervengo ma vorrei ricordare come i neocatecumenali al pari di tante altre realta ecclesiali lavorino per la chiesa e quindi per il Signore ognuno coi propi carismi alcuni dei fratelli non fanno niente altro in parrocchia altri si comunque a nessuno e indifferente il cercare la Verita. e veramente triste vedere come di volta in volta questo o quello dei movimenti ecclesiali sia criticato da appartenenti alla Chiesa quasi che l approvazione del autorita ecclesiastiche non conti un gran che

Postato da LucianoT il 16/02/2013 10:27

La vita di parrocchia, questa sconosciuta! Si potrebbe intitolare così il "cammino" della maggior parte delle comunità neocatecumenali. Spesso la vita di tali comunità procede in modo "altro" da quella delle parrocchie che quasi sempre, anche logisticamente, le ospitano al proprio interno. Senza entrare nel merito delle scelte personali degli aderenti al cammino, basterebbe sottolineare questo aspetto meta-ecclesiale per porsi (e suscitare) dei dubbi circa l'aderenza al vero spirito ecclesiale da parte di (forse non tutto) il movimento.

Postato da marcello vanni il 16/02/2013 00:16

ringrazio famiglia cristiana per il bellissimo libro di Kiko Arguello come ringrazio il movimennto Neocatecumenale per cio che fa per riportare tante persone alla Fede. caro sig Guzzi in rete trovo tante assurdita contro tutto cio che ruota intorno alla Chiesa ma se il problema e come kiko dipinge il volto del Signore.....

Postato da guzzi il 13/02/2013 22:00

Ma kiko non è quella persona che, quando dipinge la figura di Nostro Signore, per il viso mette una specie di autoritratto? Perché non pubblicare qualche intervista ai transfughi del movimento? I loro racconti si trovano facilmente nella rete, e non sono anonimi....

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