Il Festival Biblico? Si sente e si vede!

Ben 20 spettacoli per incontrare la speranza. Da Roberto Vecchioni ai musical di bambini, dalla "classica" alle danze ebraiche.

22/05/2012
L'ensemble musicale "Ars Cantus".
L'ensemble musicale "Ars Cantus".

Non solo conferenze e dibattiti. Fedele alla sua vocazione di presentare la Bibbia al maggior numero di persone, il Festival Biblico offre durante questa settimana a Vicenza ben 20 concerti, teatri, rappresentazioni, (quasi) tutti gratuiti e dedicati a «diversi» palati: da chi ama la musica classica a chi preferisce il recital, da quanti prediligono la danza ebraica a chi punta sul rock.

Si inizia giovedì alle ore 18 al conservatorio «A. Pedrollo» dove si tiene una drammatizzazione della Parola con le voci recitanti di Eleonora Masini e Cesare Creazza, e la partecipazione di alcuni insegnanti del Conservatorio tra cui Cristina Mantese, Patrizia Boniolo e Guido Facchin. L’evento avrà anche una sezione «esotica», grazie ai docenti e allievi ella sezione di musica indiana con Nuria Sala Grau e Marco Colle. Venerdì spazio al cinema e al teatro con la proiezione (ore 20.30, Palazzo Opere sociali) del film «Dead Man Walking» e il successivo dialogo con suor Helen Prejean, ispiratrice del lungometraggio dedicato alla pena di morte negli Stati Uniti. Alle ore 21, nel cortile delle suore Orsoline, va in scena un recital teatrale dedicato alla figura di Etty Hillesum, la ragazza ebrea uccisa nel lager di Auschwitz, autrice di un Diario (pubblicato postumo da Adelphi), pietra miliare nella letteratura post-Shoa. La regia è di Carlo Presotto, a cura di La Piccionaia - I Carrara e Teatro stabile di innovazione.

Sabato sono protagonisti soprattutto i ragazzi e le ragazze ai quali vengono dedicati diversi momenti scenici. Alle ore 11 al parco Querini Guido Sgardoli e Pino Costalunga mettono in scena il romanzo The Frozen Boy; alle ore 16 al Ridotto del Teatro Comunale è l’ora della gara finale del concorso musicale promosso da «FuoriClasse», Noi Vicenza ed Enaip; Giovanna Lubjan interviene come ospite. Sempre per i giovani alle 18, a parco Querini, gran concerto del coro «Verdi Note» dell’Antoniano di Bologna: si tratta del complesso vocale di adolescenti tra i 14 e i 20 anni promosso dal notissimo istituto musicale dello «Zecchino d’Oro». Il pomeriggio prevede alcuni eventi da non perdere per i più grandi: alle 15.30 in piazza dei Signori l’associazione «Terra di danza» offre la possibilità di un laboratorio di danze ebraiche, molto partecipato nelle scorse edizioni (quota 15 euro; iscrizioni 0444937499). Sempre alle 15.30 nella chiesa di San Vincenzo si «replica» la fortunata esperienza delle scorse edizioni dei «Libri viventi», a cura dall’associazione «Faro culturale». Alle ore 16, nella Chiesa dei Ss. Felice e Fortunato, il coro e l’orchestra del conservatorio «A. Pedrollo» eseguono il concerto «Requiem et Magnificat».

E per la serata le possibilità si biforcano: alle 21.30 le note di Roberto Vecchioni per il suo «I colori del buio» in piazza dei Signori, oppure la lezione multimediale di Alessandro Zaccuri, giornalista di Avvenire e romanziere di successo con il suo Dopo il miracolo (Mondadori). «La paura e la speranza nel cinema e nella televisione» (palazzo Opere sociali) il titolo dell’intervento, che offrirà spezzoni di film e di serie tv per indagare l’argomento del Festival.

Domenica gran finale con ben 6 scenari: alle 11 nell’Oratorio del Gonfalone la teologa Elizabeth Green e il cantautore Luca Bassanese terranno un reading musicale dedicato alla tragedia attuale della violenza sulle donne. Alle 15 nel cortile di palazzo Trissino il maestro burattinaio Carmine Colella animerà uno spettacolo su «Pulcinella contadino». Alle 16, al Centro Studi Presenza Donna, Clara Sinibaldi guida un’esperienza di gestualità e danza liturgica. E nel pomeriggio tre appuntamenti da non perdere: alle 17 (teatro San Marco) con la regia di Giada Gemo e Giancarlo Brigo, «Mosè e il grande viaggio», musical fatto da bambini per bambini. Alle 18.30 gran concerto conclusivo del Festival con l’ensemble musicale «Ars Cantus»: 200 elementi tra coristi e musicisti per una serata dal titolo eloquente, «Ha sovrabbondato la Grazia». Alle 21 nella chiesa di S. Stefano, narrazione teatrale di Marco Campedelli su «Il papa, la carezza e la luna».

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