Gmg, da Wojtyla a Ratzinger

La storia delle Giornate mondiali della gioventù. L'intuizione di Giovanni Paolo II, le prime edizioni degli anni Ottanta, le tappe eruopee e quelle in America e Asia. E Benedetto XVI..

19/07/2011

Quella programmata in tutte le diocesi la Domenica delle Palme 2011 e per la quale è stato organizzato il grande incontro internazionale a Madrid, ad agosto, è la ventiseiesima Giornata mondiale della gioventù. Tutto nasce da una grande intuizione di Karol Wojtyla che Joseph Ratzinger conferma.

Durante il Giubileo del 1983-1984
(chiamato Anno Santo della Redenzione, in memoria della morte di Gesù Cristo), la più importante celebrazione dedicata alla gioventù fu organizzata a Roma in occasione della Domenica delle Palme, il 15 aprile 1984. Più di 300.000 giovani provenienti da tutte le parti del mondo giunsero nella Città eterna per partecipare al Giubileo internazionale della gioventù. Papa Giovanni Paolo II regalò loro una croce di legno. L’anno seguente, il 1985, fu proclamato dall’Onu "Anno internazionale della Gioventù". La Chiesa cattolica organizzò un nuovo incontro internazionale per la Domenica delle Palme, il 31 marzo, che vide la partecipazione di altri 350.000 giovani che si riunirono in Piazza San Pietro.

Dopo questo evento il Papa istituì la Giornata mondiale della gioventù, con cadenza annuale. Ogni due anni prima, ogni tre da qualche tempo in qua, vengono promossi incontri internazionali.
Finora ne sono stati organizzati a Buenos Aires (Argentina, 1987), Santiago de Compostela (Spagna, 1989), Czestochowa (Polonia, 1991), Denver (Usa, 1993), Manila (Filippine, 1995), Parigi (Francia, 1997), Roma (2000), Toronto (Canada, 2002), Colonia (Germania, 2005), Sydney (Australia, 2008). Il prossimo incontro internazionale legato alla Giornata mondiale della gioventù si svolgerà nuovamente in Spagna, a Madrid, tra il 16 e il 21 agosto 2011.

«Finalità principale delle Giornate», scrisse Giovanni Paolo II nel 1996,  «è di riportare al centro della fede e della vita di ogni giovane la persona di Gesù, perché ne diventi costante punto di riferimento e perché sia anche la vera luce di ogni iniziativa e di ogni impegno educativo verso le nuove generazioni. È il “ritornello” di ogni Giornata mondiale. E tutte insieme, nell’arco di questo decennio, appaiono come un continuo e pressante invito a fondare la vita e la fede sulla roccia che è Cristo».

«I giovani sono così periodicamente chiamati a farsi pellegrini per le strade del mondo», aggiunse Karol Wojtyla. «In essi la Chiesa vede se stessa e la sua missione fra gli uomini; con loro accoglie le sfide del futuro, consapevole che l’intera umanità ha bisogno di una rinnovata giovinezza dello spirito. Questo pellegrinaggio del popolo giovane costruisce ponti di fraternità e di speranza tra i continenti, i popoli e le culture. È un cammino sempre in atto. Come la vita. Come la giovinezza».

«Col passare degli anni», precisò ancora il Papa, «le Giornate mondiali della gioventù hanno confermato di non essere riti convenzionali, ma eventi provvidenziali, occasioni per i giovani di professare e proclamare con crescente gioia la fede in Cristo. Ritrovandosi, essi possono interrogarsi insieme sulle aspirazioni più intime, sperimentare la comunione con la Chiesa, impegnarsi nell’urgente compito della nuova evangelizzazione. In tal modo si danno la mano, formando un immenso cerchio di amicizia, congiungendo i colori della pelle e delle bandiere nazionali, la varietà delle culture e delle esperienze, nell’adesione di fede al Signore Risorto».

                                                                                                       

Alberto Chiara
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Postato da santrev il 23/07/2011 00:10

La gioventú cattolica é in mano a Comunione e Liberazione. E' questo il futuro per la chiesa? Forse un giorno scopriremo che i giovani sono andati da un'altra parte. Per fortuna che c'é anche della stampa che ci informa sui personaggi di spicco che gestiscono questa organizzazione. Leggendo i loro nomi, gli incarichi politici che ricoprono e lo stipendio che percepiscono, diventa piú facile capire cos'é realmente Comunione e Liberazione, e perché la gerarchia della chiesa tanto si attiva per tenerla in piedi!

Postato da giorgio traverso il 19/07/2011 18:16

Con riferimento,all'articolo,di ALBERTO CHIARA,vorrei far notare ,che a queste manifestazioni,ci sono sempre meno giovani.Questo dato è riportato sù tutti i giornali.Una ragione,può essere il lato economico l'altra però,a mio modesto parere,è il cattivo insegnamento che viene mostrato dalle gerarchie eclesiastiche.Sinifica che la CHIESA CATTOLICA,deve cambiare il suo modo di porsi,nella nostra società.L'insegnamento,che ci ha lascato Gesù Cristo,è sempre stato a difesa dei deboli degli oppressi edei poveri.Invece abbiamo una CASTA Eclesiastica,che vive nel lusso e nell'agiatezza.L'ultimo esmpio lo abbiamo con il CRAC del San Raffaele di milano,dove per le manie di grandezza di un sacerdote(non sò se cosi si può chiamare),un uomo si è suicidato.Adesso qualcuno dovrà dire chi paga?Meno male che ci sono ancora molti sacerdoti,che vivono nel verbo di DIO,e sacrificano la loro VITA al servizio dei meno fortunati.
giorgio traverso

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