21/07/2011
Non solo una città, ma un'intera Nazione. L'idea di partenza è semplice ed impegnativa al tempo stesso. La Giornata mondiale
della Gioventù non è soltanto un incontro dei giovani con il Papa e tra di loro, che fa riflettere e pregare attorno al tema proposto, ma può, dev'essere anche un incontro tra le comunità cristiane locali di provenienza cui i giovani appartengono e le Chiese particolari
dell’intero Paese che ospita.
Questa prospettiva nuova è stata sperimentata in Italia alla vigilia dell'incontro eurpeo dei giovani, EurHope, svoltosi a Loreto nel settembre 1995 ed ha avuto l'easordio ufficiale alla Gmg di Parigi, nel 1997. Primna di Parigi, i giovani pellegrini hanno fatto tappe in varie diocesi francesi. Ora, in Spagna, si replica.
«Segnalo un dato significativo», dichiara don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana: «la metà abbondante degli oltre 80 mila italiani iscritti alla Gmg parteciperà ai pellegrinaggi previ che precedono il grande appuntamento di Madrid. Vuol dire due settimane invece che una. Vuol dire che molti giovani italiani hanno deciso di giocarsi così la loro estate, desiderosi di conoscere e capire a fondo la realtà sociale, civile ed ecclesiale spagnola».
Milano, praticamente tutta la Campania e una parte del Piemonte vanno a Barcellona; tutta la Liguria, Genova in testa, va nei Paesi Baschi spagnoli, a San Sebastian; la diocesi di Novara va invece nei Paesi Baschi francesi, a Bayonne; Torino va a Tarragona; Roma finisce a Valencia esattamente come Firenze e il resto della Toscana; Palermo ha scelto Getafe, Venezia Pamplona.
Alberto Chiara