Confessarsi durante la Messa?

30/09/2012

Per il mio parroco non ci si dovrebbe confessare durante la Messa. Perché? A me sembra una buona opportunità.

In passato, quando la Messa era solo in latino, i fedeli cercavano di unirsi alla celebrazione del sacrificio di Cristo sovrapponendo al rito del sacerdote altre preghiere e devozioni privatamente. In questo contesto anche la Confessione sacramentale era considerata una forma di devozione che non costituiva alcuna interferenza, né nelle preghiere proprie, né in quelle che gli altri facevano ciascuno per proprio conto. Con il ripristino della lingua parlata (1965) e la conseguente partecipazione attiva dell’assemblea dei fedeli, in dialogo comunitario con Dio attraverso la presidenza del sacerdote, non è corretto “assentarsi” per fare altro, per quanto santo e lodevole in sé. Ciò va a scapito di una piena e coerente partecipazione al rito eucaristico in atto. Il suo parroco non ha fatto che presentare la norma generale: «S’inculchi nei fedeli l’abitudine di accostarsi al sacramento della Penitenza fuori della celebrazione della Messa». Nel culto cristiano non vige la legge del supermercato: paghi uno e prendi due. Il sacramento della Penitenza merita un suo spazio proprio. Eventuali eccezioni dovrebbero confermare la regola.

Silvano Sirboni
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Postato da LucianoT il 30/09/2012 16:52

Personalmente, mi ritengo fortunato, poiché nella Parrocchia che frequento, il Parroco é quasi sempre disponibile per le confessioni, sia prima che dopo la Santa Messa ed anche durante la settimana. Purtroppo non é così ovunque: in molte Chiese il sacerdote non é sempre presente, vuoi per la mancanza oggettiva di clero o vuoi per gli innumerevoli impegni che i pochi sacerdoti hanno (spesso cercandoseli....) quotidianamente; in queste situazioni, spesso il sacerdote arriva due minuti prima della Celebrazione, (ovviamente) non ha tempo da dedicare al Sacramento della Penitenza e subito dopo la Santa Messa deve spesso andare via di corsa poichè magari deve celebrare in un'altra Chiesa o ha un convegno o un incontro o quant'altro. Nella Parrocchia che frequento, il Parroco é l'unico sacerdote eppure é sempre disponibile. Laddove non c'è questa disponibilità, se nei giorni festivi il parroco viene affiancato da un altro sacerdote (per esempio, uno di quelli che stanno studiando per qualche anno di licenza in teologia) e se la presenza contemporanea dei due, permette ad uno di loro di dedicarsi alle Confessioni anche durante la Santa Messa, non credo sia il caso di stare a sottilizzare o a rimarcare la giustezza teologica della Confessione non concomitante con la Messa: tutti sappiamo bene quanto nella Chiesa teoria e prassi siano spesso troppo distanti l'una dall'altra e per ragioni e motivazioni ben più gravi di una deroga a pur sacrosante norme teologico-liturgiche. Sarebbe, forse, il caso di sollevare i pochi sacerdoti da impegni che possono assolvere anche i laici o i diaconi permanenti (lì dove ci sono), per togliere alla figura del prete quell'aria di "manager - mille impegni" che spesso gli impedisce di vivere pienamente e nel modo più giusto il proprio ministero. Allora si potranno scindere la celebrazione del Sacramento della Confessione dalla celebrazione della Liturgia Eucaristica, altrimenti credo che, per il momento, sia importante "accontentarsi" del "male" minore.

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