Il cielo e il paradiso

05/07/2012

Perché Gesù nei Vangeli parla di “cielo” o “cieli” per indicare il paradiso?

Silvia R.

Fin dai tempi più remoti l'uomo ha considerato il cielo come qualcosa che, stando al di sopra, domina su di lui, e perciò è ambito del divino. Nell'Antico Testamento si ritrova questa concezione ancestrale, con la distinzione tuttavia che il cielo, insieme a tutto ciò che esiste, è stato creato da Dio (cfr. Gen 1,1), ed egli vi ha stabilito la sua dimora (cfr. Sal 33,14; 102,20; Gen 24,3). Il Nuovo Testamento riprende queste concezioni, in più inizia a sostituire con "cielo" il nomedivino (cfr. Mt 4,17 e Mc 1,15; Mt 3,17; 13,11; Lc 15,18). Gesù dichiara di essere «disceso dal cielo » (Gv 3,13), e che vi farà ritorno (Gv 6,62). Il termine "paradiso" nel NT si trova in 2Cor 12,4 e in Ap 2,7, ma è soprattutto la promessa di Gesù crocifisso al ladrone pentito (Lc 23,43) a far identificare la vita dei beati con lo stare con Gesù, nel "paradiso" o in "cielo", che non va pensato comeun "luogo", ma una condizione di vita piena e felice in comunione con Dio.
Giuseppe Pulcinelli

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da operitaly il 19/07/2012 13:16

Cara Vittoria, mi dici dove hai letto che nel Cielo ci sono il Padre, il Figlio, Maria, gli Angeli ed i Santi? Non certamente dalla Sacra Bibbia! La "tradizione" può dirci ciò che vuole, ma ciò che conta è la Parola di Dio. E Paolo ai Corinzi, ci dice che Cristo è le Primizie, poi ...alla sua venuta (ancora deve venire), tutti quelli che sono di Lui o che hanno fatto la Sua volontà! Quindi, a parte Elia ed Enoc, che sono andati in Cielo da vivi, tutti gli altri dovranno attendere il giorno della risurrezione che avverrà quando Cristo Gesù verrà a rapire la Chiesa (tutti i Suoi Fedeli) ed allora saremo con Lui per tutta l'Eternità! La Dottrina la dovremmo prendere dal Vangelo, e non dal Catechismo, altrimenti poi il Papa dovrà chiedere perdono a tutti per avergli fatto credere delle eresie, come è accaduto con le Inquisizioni, con Galileo Galilei, con Giovanna D'Arco, con il Limbo, e presto anche con il Purgatorio! ...Dio ti illumini e ti faccia aprire gli occhi! :-)

Postato da operitaly il 19/07/2012 13:04

Il Paradiso era il luogo dove Dio aveva messo l'uomo prima che lui trasgredisse un Comandamento di Dio, e poi fu cacciato perchè non mangiasse del frutto dell'albero della vita e non vivesse in perpetuo. Quindi, Paradiso è sinonimo di Riposo, di stare in pace e bene. Quando Gesù disse al ladrone penitente "Oggi tu sarai con me in Paradiso", Gesù andò in un luogo (appunto chiamato Paradiso), da dove poi andò a predicare agli "spiriti" che erano in "prigione", ...in attesa di essere condannati alle pene eterne. Quando Maria Maddalena vide Gesù risorto, e stava per abbracciarlo, Gesù la fermò dicendo di non toccarlo, perchè ancora non era salito al Padre! Quindi, Gesù andò in Paradiso, ma non era salito al Padre! E visto che pur essendo Dio "Onnipresente", ma la Sua dimora e nei Cieli, se Gesù non era ancora salito al Padre (in Cielo), dove era andato? ...In Paradiso! In tal caso, il Paradiso non è sinonimo di Cielo, ma di Riposo, in attesa del giorno della risurrezione, quando tutti i redenti (fedeli al Suo Vangelo), andranno tutti insieme ad incontrare il Signore nell'aria. Questo ci dice anche che il Credente (se lo è), alla sua morte non va direttamente in Cielo, e che egli non può intercedere per i vivi! :-)

Postato da Victoria il 07/07/2012 19:33

Sta di fatto che noi ci siamo abituati a considerare due luoghi distinti e ben separati: la terra e i cieli. Nell'una ci sono i poveri mortali e nell'altra ci sono il Padre, il Figlio, Maria, gli angeli e i santi. E tutti i nostri cari che-si spera- sono vicini a Dio. E tutti siamo abituati a guardare verso il cielo quando facciamo riferimento al mondo invisibile. Ma da piccoli abbiamo imparato che Dio, essendo puro Spirito, è in cielo, in terra e in ogni luogo; ma di questa formula catechistica quasi tutti ci dimentichiamo. Allora a mio parere sarebbe opportuno che la Chiesa insistesse nel presentare agli esseri umani il Paradiso, o cielo, non come un luogo che sembra remoto ma come una realtà a noi prossima ( più di quanto si possa immaginare) anche se invisibile, appunto come una "una condizione di vita piena e felice in comunione con Dio." Forse riusciremmo a percepire meglio uno stato esistenziale compenetrato di luce, di gioia, di comunione con Dio; e cadrebbe quell' alone di mistero, quel "muro d'ombra", che ancora ci fa preferire la vita di "quaggiù".

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati