La coscienza umana di Gesù

07/10/2012

L’intelligenza umana non può comprendere misteri quali la Trinità, la risurrezione, la vita eterna. Come poteva farlo Gesù, con i nostri stessi limiti intellettuali in quanto uomo?
 Marcello G.


Il mistero della coscienza umana di Gesù resta tale, anche se gli indizi che il Nuovo Testamento ci offre consentono di leggerne e interpretarne alcuni tratti. Il suo profondo legame con il Padre si esprime nella forma dell’abbandono piuttosto che in quella di una piena conoscenza. E in tale abbandono mette in gioco non solo le sue facoltà intellettive, ma innanzitutto la sua volontà libera di affidarsi totalmente nelle sue mani. In questo atto, più volte ripetuto nella sua esistenza storica e che culmina nell’accettazione della passione e della croce, si mostra la fede di Gesù, che fonda il nostro credere e il nostro sperare. Egli «imparò l’obbedienza dalle cose che patì» (Eb 5,8) «pur essendo figlio», il che significa che le vicende della sua storia gli insegnano una vicinanza col Padre che trova espressione nel suo assoluto fidarsi di lui.

Pino Lorizio
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Postato da Andrea Annibale il 07/10/2012 17:39

Gesù aveva a mio avviso una coscienza umana eterna, cioè tutta rivolta alle cose del Cielo. Lo si vede già da giovane con il ritrovamento tra i dottori del Tempio, quando Gesù dice “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Luca 2, 49). Questo rivela un limite del Padre. Ciò che il Padre non può fare sulla Terra, lo fa Gesù. Questo ruolo di supplenza sta a significare uno stretto legame delle Persone della Trinità. Il rapporto tra Gesù e Spirito Santo deve essere particolarmente complesso e difficile da comprendere per noi. Gesù aveva un potere sicuramente sullo Spirito tanto che mediante esso fece miracoli e profetizzò e fece tante altre cose che, se raccolte in libri, non basterebbe il mondo intero per contenerli (Giovanni 21, 25). La coscienza di Gesù, oltre che essere eterna, è, pur umana, ma Trascendente. Con ciò intendo dire che Gesù conserva memoria di quando era presso il Padre e parlava con gli angeli. Non so se ho centrato il tema ma so che Gesù aveva esperienza diretta di molte cose che noi possiamo solo immaginare e intravedere indirettamente. Gesù vedeva già “faccia a faccia” (1Corinzi 13, 12) le realtà della salvezza laddove noi vediamo ora “come in uno specchio, in maniera confusa” (idem). Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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