Le preghiere per i defunti

26/07/2012

Le Messe in suffragio dei defunti che valore hanno per la loro anima? E cosa dire delle Messe perpetue? È meglio farne celebrare una ogni tanto in parrocchia dove partecipano i parenti?

Silvana G. e Tino G.

Le domande si riferiscono all’intercessione per i morti e a costumi a essa collegati. Ecco alcuni elementi per impostare la questione: l’amore di Dio che in Cristo «vuole che tutti gli uomini siano salvati» (1Tm 2,4), partecipi cioè della vita eterna di Gesù il risorto; la Chiesa come comunione dei santi, cioè l’insieme degli amati chiamati ad amare come Dio in Cristo, un amore che è volontà di salvezza per tutti; la preghiera di intercessione degli uni per gli altri e per il tutto umano-cosmico come segno di tale cura reciproca; la celebrazione eucaristica come evento manifestativo dell’amore del Padre che in Cristo convoca la Chiesa celeste e terrestre, e in esse il tutto, una convocazione in cui i vivi di qua e i vivi di là pregano insieme ringraziando insieme in Cristo il Dio della vita, intercedendo poi gli uni per gli altri. Alla luce di questo vanno intesi certi costumi in uso: tariffe, numero di Messe di suffragio, tempi. Ogni domenica nella Messa accanto al ricordo di tutti i defunti possiamo fare memoria di uomini e donne particolari invocando su di essi l’intenzione di Dio, che tutti siano salvi per grazia di Dio in tempi e modi noti a Dio.

Giancarlo Bruni
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Postato da operitaly il 01/08/2012 12:38

Senza nulla togliere all'amore di Dio per tutta l'umanità, mostrata attraverso ciò che Dio Padre ha fatto, donando il proprio Unigenito Figlio per riscattarci dalla schiavitù di Satana, Gesù ci dice che chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato, ma chi non avrà creduto, sarà condannato! Chi potrà dire che non sarà così? Noi uomini che vogliamo a tutti i costi venderci il presente ed il futuro, facendo soldi anche vendendo ciò che non ci appartiene? Noi non possiamo manomettere il Vangelo di Cristo, altrimenti diventerà "un'altro vangelo", che fa di chi lo annunzia, un "Anatema" (Galati 1:8, 9). In Giovanni Gesù dice che se noi dimoriamo in Dio, e le Sue Parole (non il Catechismo, ma il Vangelo), dimorano in noi, allora non andremo al giudizio, ma passeremo dalla morte alla vita! Se uno non dimora in Cristo e se le Sue Parole non dimorano in noi, noi andremo al giudizio, e sappiamo già che chi va al giudizio di Dio, sarà certamente condannato! Gesù dice anche che l'uomo mieterà esattamente ciò che avrà seminato. Pertanto, dopo la morte non si va a seminare e neppure gli altri potranno seminare per noi, ma andremo a raccogliere ciò che avremo seminato. Questo ci dice che i morti non potranno cambiare la loro posizione, e che le preghiere e le messe per loro non potranno fargli alcun bene, se non riempire le tasche del Sacerdote che è stato ammaestrato a svuotare le tasce della povera gente e degli ignoranti del Vangelo di Cristo! ...Se Cristo sulla croce ha fatto un "buon lavoro", allora non c'è bisogno di aggiungere altro, se non seguire gli insegnamenti di Cristo. Ripeto, di Cristo, e non del Catechismo! ...Trasmettiamo alla gente ciò che Dio ci da, e non ciò che noi pensiamo, dopo aver ...corretto il Vangelo di Cristo!!!

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