Masturbazione, peccato capitale?

26/10/2012
Giordano Muraro
Giordano Muraro

La masturbazione è un peccato capitale? Come si distingue dal vizio capitale della lussuria?

Annibale C.

La masturbazione è uno dei frutti perversi che nascono dall’albero della lussuria, cioè da quella inclinazione permanente e radicata che spinge la persona a comportamenti contro la castità. Si pecca contro la castità con la masturbazione, ma anche con pensieri, sguardi, atti, da soli o con altri, con uomini o con donne, con donne sposate o nubili, da ragazzi, da adulti... Il vizio della lussuria apre un orizzonte di male estesissimo che immerge la persona in piaceri che offendono la dignità dell’essere umano e ottundono lo spirito. La masturbazione può essere legata a tempi o a situazioni particolari di vita, e può scomparire con il cambiamento di queste situazioni. È un peccato oggettivamente grave, ma può avere delle attenuanti in forza delle circostanze in cui si verifica, fino al punto di ridurne al minimo la colpevolezza morale (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2352).

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Postato da edoix il 12/12/2012 17:53

Sono basito dalla natura dei commenti, non di chi esprime una legittima opinione da laico, ma di chi si definisce cattolico e o non conosce i fondamentali (peccato capitale = veniale !) o attacca il Magistero. Se uno è cattolico può proporre un'opinione ma non può scrivere lui il Catechismo, né pretendere che la gerarchia sia un'assemblea elettiva che rappresenta i fedeli. Basterebbe leggere davvero i documenti del Concilio, e in particolare la Lumen Gentium, per capire che ruolo hanno il Papa e i Vescovi. Se loro sono i pastori vuol dire che guidano i fedeli e che i fedeli si fanno guidare, non vanno ognuno sul sentiero che preferisce. Il che non vuol dire affatto abdicare all'uso della ragione, ma usarla bene come da anni ci ripete il Papa. Saluti a tutti

Postato da aldo abenavoli il 04/11/2012 11:59

Immagino un non credente che si accinge a leggere questo scambio “pepato” di opinioni tra un teologo, il quale si limita ad enunciare la dottrina cattolica sulla sessualità, e una nutrita rappresentanza di credenti che gli replicano a brutto muso: ma siamo matti? Chissà cosa avrà pensato, specie dopo che la gerarchia ecclesiastica gli avrà ricordato che gli insegnamenti in materia sessuale, in virtù del diritto naturale, e cioè della legge universale dettata dal Creatore a tutta la umanità, sono vincolanti anche per chi non crede pur non essendo minimamente seguiti da chi si professa credente !! Come minimo si metterà a ridere. Poi quando avrà scoperto che il diritto naturale ha impedito fino a questo momento al paese di avere una legge sulle coppie di fatto, allora forse comincerà a pensare se non sia il caso quanto meno di cominciare con il mettere in discussione il Concordato. unlaicoallaricercadellaverita.myblog.it

Postato da Danilo46 il 30/10/2012 16:00

Non dimentichiamoci mai che la sessualità è un dono di Dio. La cultura si modifica e si integra in continuazione, secondo i tempi. La morale cattolica, ad esempio, negli ultimi decenni ha tolto il non mangiar carne il venerdì ed ha accettato il “piacere” sessuale, modificando quindi il concetto che la sessualità era solo in funzione della procreazione. Mi chiedo allora: è “masturbazione” per l’uomo quando la moglie consenziente non prova piacere nell’amplesso? Non si può parlare anche qui di atto “egoistico”? C’è qualcuno che insegna come si fa all’amore? Ma che cosa dice veramente il sesto comandamento? Non commettere adulterio, non commettere atti impuri, voler bene alla propria moglie, ... ? Se non sbaglio, ad esempio, per i musulmani un atto impuro può essere mangiar carne di maiale e bere alcoolici. Forse pochi ricordano il papa Alessandro sesto, sifilitico e padre di un ragazzo che, per questa sua malattia, è nato cieco. Non scomodo l’essere progressista o meno, come fa riferimento “aquila reale” del 22/10 alle 11:18, ma con lui mi viene da pensare che mentre si fa l’enfasi del (solo) sesto comandamento, si dimenticano gli altri 9 con le varie ruberie di politici e non; con le bestemmie di un primo ministro che hanno avuto la difesa di un eminente presule; con l’ammazzare i genitori, col “cestinare” i neonati e col prendere in giro le persone per bene. Con “aquila” sottolineo: siamo proprio sicuri che la masturbazione sia un atto esclusivamente egoistico se “previene il tradimento e i rischi di malattie sessuali nel caso in cui si è lontani dal proprio partner” o la moglie è in una situazione in cui un amplesso è impossibile?. Forse si è dimenticato che la eiaculazione prima o poi deve esserci? San Paolo dice: se bruci, sposati! Che cosa vuol dire quel “sposati”? I benpensanti che cosa dicono di questo invito? La bibbia ci racconta di Onan che non ha rispettato la legge del levirato in apparente odio contro il fratello defunto e per questo praticava il coitus interruptus, qualcosa di simile nella parte finale alla masturbazione. Per questa sua disobbedienza alla legge, Dio lo punì con la morte. Ma siamo sicuri che la masturbazione sia un atto contro Dio? Non è la nostra coscienza che deve valutare questo?

Postato da lettore02 il 29/10/2012 13:46

Caro branda, felice che Eckhart ti abbia chiarito le idee; sembri appena uscito dall'oracolo di Delfi ciao ! Fine, troviamoci magari su nu altro pezzo

Postato da lettore02 il 26/10/2012 21:10

@Eckhart il 26/10/2012 14.52 Quando mangi un piatto di pasta ti nutri se ti strafoghi fai altro, se bevi una birra ti disseti se prendi una ciucca fai altro. Quello della gola è un filone diverso ma anche questo è ricco di frutti perversi direbbe il nostro autore, il fatto che noi (benestanti) questo lo consideriamo una conquista sociale non ci giustifica agli occhi di chi muore di fame per esempio. Quanto alla repulsa di Dio verso il peccato ti rimando a quanto ho detto a branda, sempre che Giordano Muraro abbia la compiacenza di entrare in questo battibecco, anche se a ben intendere il tuo amico cistercense mi da ragione: il peccato non arriva a Dio perchè? io dico che ne ha ripulsa tu che dici? Forse che non pecchiamo abbastanza forte? Quanto alla citazione di Meister Eckhart, potevi non scomodarlo, nella citazione non mi ritrovo ma se ti serviva per darmi dell'asino lo potevi fare benissimo da te, io sono ben conscio di esserlo (nel senso di non sapere) comunque belle, dicono tanto di te. Quello che ci avvicina o allontana da Dio è la santità o la perversione intesi come direzione e qui sta la scelta e poiché ognuno è chiamato per la sua, sarà solamente umana, ne super ne sub ne disumana e poiché la vita è la propria non vi può essere distacco con buona pace di Eckhart. Nel citare me dice: "appunto, "come te stesso". non "più di te stesso". nella masturbazione si ama "sopratutto" se stessi quindi Dio passa come secondo, l’equilibrio di "eros" e "agape", (Ama e fa ciò che vuoi)si dice meglio tornaconto e questo tipo di commercio è altro non amore. Alla fine dice di non "capire....", io pure ho grande difficoltà nel seguire Cristo so però che direzione ha preso. Cordialmente

Postato da branda il 26/10/2012 16:24

Ecco, caro lettore02, Eckhart è stato molto più bravo di me a spiegare. Sarà che sono stufo delle tante sciocchezze di cui si parla mentre sono così pochi coloro che si occupano delle cose serie di cui siamo stati e siamo ancora scandalosamente complici... Con affetto.

Postato da Eckhart il 26/10/2012 14:52

@lettore02 cit. "ammetterai che in se stesso è un atto egoista, per lo meno poi le motivazioni possono essere le più svariate" quindi quando mi gusto un bel piatto di pasta non semplicemente per nutrire il mio corpo ma perchè MI PIACE o per lo stesso motivo mi bevo una bella bottiglia di birra artigianale sto compiendo un atto riprovevole? a ben vedere sono cose che faccio PER IL SEMPLICE PIACERE di farle. cit. "In Dio per sua natura vi è repulsa verso ogni peccato senza distinzione di grado o genere" in Dio a ben vedere non c'è nessuna "ripulsa". Dio è Amore. PUNTO. leggiti san giovanni. il peccato è una realtà che ha indubbiamente delle conseguenze sull'uomo, come diceva un mio amico monaco cistercense "il peccato non tocca minimamente a Dio, non arriva fino a lui ma ricade tutto sulla nostra testa". non so se ho reso l'idea. ti aggiungo una citazione di Meister Eckhart. Alcune persone non comprendono bene questo senso, e si tratta di quelli che, nella penitenza e nell'esercizio esteriore, si tengono ben aggrappati al proprio io personale, che ritengono importante. Dio abbia misericordia, perché questa gente sa davvero poco della verità divina! Queste persone sono chiamate sante a motivo dell'apparenza esteriore, ma interiormente sono asini, giacché non comprendono il senso proprio della verità divina. Esse dicono che è uomo povero quello che niente vuole, ma lo interpretano così: che l'uomo debba vivere senza mai compiere il proprio volere, in niente, e piuttosto sforzarsi di compiere la dolcissima volontà di Dio. Tali persone sono nel giusto, perché la loro opinione è buona, e perciò vogliamo lodarle. Nella sua misericordia, Dio doni loro il regno dei cieli. Ma io dico nella verità divina che questi non sono uomini poveri, né simili a poveri. Essi vengono stimati molto dalla gente che non conosce niente di meglio, ma io dico che sono degli asini, che non comprendono nulla della verità divina. Possono raggiungere il regno dei cieli per la loro buona intenzione, ma di quella povertà di cui ora voglio parlare non ne sanno nulla. Se ora uno mi chiedesse cosa dunque è un uomo povero che niente vuole, risponderei così: finché l'uomo ha questo in sé, che è suo volere voler compiere la dolcissima volontà di Dio, un tale uomo non ha la povertà di cui vogliamo parlare; infatti egli ha ancora un volere, con cui vuol soddisfare la volontà di Dio, e questa non è la vera povertà. ti ricordo anche san paolo che afferma "d'ora in poi gioite come se non stiate gioendo, mangiate come se non mangiaste, piangete come se non stiate piangendo ecc." quello che veramente ci avvicina o ci allontana da Dio non sono la castità piuttosto che l'autoerotismo ecc. il cristiano non è chiamato a una vita sovaraumana o subumana o disumana. nulla di ciò che è umano gli è estraneo. semplicemente vive in maniera diversa ogni sua esperienza, con "distacco" come direbbe eckhart, con la consapevolezza che il fondamento ultimo della propria vita non sta né in questo né in quello, ma in Cristo. cit. "l'amore deve avere una direzione: il Dio tuo con tutto te stesso, il tuo prossimo come te stesso". appunto, "come te stesso". non "più di te stesso". l'amore è un equilibrio di "eros" e "agape", se non ami te stesso vai semplicemente incontro alla dissoluzione della tua personalità e non avrai niente da donare agli altri. la vita di ciascuno dunque, può comprendere benissimo momenti in cui ci si prende cura di sé, si ricercano delle gratificazioni personali (ognuno quelle che crede nella misura in cui non nuoce agli altri) e momenti in cui ci si dedica all'amore "oblativo", al dono gratuito delle proprie attenzioni, del proprio lavoro, della propria ricchezza (intesa in senso lato) al prossimo. concludendo, no capisco come si possa considerare una "grave offesa a Dio" il semplice fatto di ricercare, in un modo o nell'altro, la ricerca di un piacere senza altri fini, nella misura in cui questa cosa non diventi una dipendenza (ma in quel caso più che un peccato sarebbe una patologia) e lasci ampio spazio al dono di sé al prossimo, al coniuge, a Dio.

Postato da lettore02 il 26/10/2012 14:10

@branda, decisamente le nostre sensibilità divergono, ma poco male, d'altronde fra la mia e la sua ci stanno di mezzo infinite diversità, concordo con lei che Dio non è un guardone ma nemmeno uno cecato, quanto alla repulsa possiamo chiedere un arbitrato all'autore dell'articolo in discussione, è pur sempre un teologo anche se lei non lo ha in grande stima; da cosa poi arguisce che avrei bisogno di aiuto psicologico non lo comprendo comunque se lei è del ramo ben venga. Altra divergenza fra noi è il tempo per comprendere le sacre scritture, io le consiglio di prenderle in mano adesso, le legga ora, non aspetti di avere la "maturità" se no siamo "farisei" non talebani. Gli angeli poi lasciamoli fuori loro non si masturbano, perchè è di questo che stiamo parlando: è una salutare pratica terapeutica o uno dei frutti perversi che nascono dall’albero della lussuria, chi ha attraversato questa palude sa di che parla, fidati . PS io sono in cioco secondo le regole di questo gioco Con tutta la mia stima Lettore02

Postato da branda il 26/10/2012 11:58

Sant'Agostino... è proprio vero: "Si sa che la gente dà buoni consigli / sentendosi come Gesù nel tempio / si sa che la gente dà buoni consigli / se non può dare cattivo esempio."

Postato da genepi il 25/10/2012 22:12

Chissà perchè, quando si entra nella sfera della sessualità, vengono al pettine nodi mai discussi e ponderati se non da chi, queste tematiche per scelta personale, sono evitate nella vita quotidiana. Nel IV e V secolo, AGOSTINO, diventato vescovo, aveva inasprito - nello scontro con i pelagiani e l'accento posto da questi sul libero arbitrio - Ia sua teologia del peccato e della grazia cercando di spiegare il peccato di ogni uomo partendo dal racconto biblico della caduta di Adamo: «In lui (invece di "Seguendo il suo esempio", come reciterebbe la versione corretta dell'originale greco) tutti hanno peccato» era però un errore di traduzione di Rm 5,12. In questa modo, Agostino ha storicizzato, psicologizzato e, soprattutto, sessualizzato il peccato originale di Adamo, che per lui, in completo disaccordo con Paolo, diventa un peccato ereditario proprio per via del suo fondamento sessuale. E questo peccato ereditario, secondo Agostino, con l' atto sessuale e la bramosia carnale = desiderio egoistico (concupiscenza, libido sessuale) a esso connessi, si trasmette a ogni nuovo essere umano. Pertanto, secondo questa teologia, ogni bambino è destinato inevitabilmente alIa morte eterna, se non viene battezzato e appunto attraverso il battesimo liberato dal peccato ereditario. Con questa interpretazione della Scrittura, Agostino, porta in dono all'intera Chiesa cattolica occidentale la dottrina del peccato ereditario, in Oriente sconosciuta ancor oggi. Essa ha come conseguenza una fatale svalutazione della sessualità, della libido sessuale. II piacere sessuale in se è peccato e pertanto da reprimere; è permesso solo se finalizzato alla procreazione. Questo è stato il funesto insegnamento del papato fino ai nostri giorni (si veda l' enciclica di Paolo VI Humane vitae del 1968, confermata a più riprese dai suoi successori). Non ci meravigliamo quindi, se oggi si mettono in discussione "concetti" basati sulla fiducia nella parola di alcuni "teologi" piuttosto che sulla "lettura" delle scritture neotestamentarie. Per me, è solo una questione di priorità: In primis i Vangeli e POI, se è il caso, il Codex iuris canonici..... ma mai il contrario.

Postato da operitaly il 25/10/2012 18:31

Vorrei rifare la domanda in un'altro modo: La masturbazione è peccato anche quando sono i Preti, Vescovi e le Suore, e se si, quale è la loro punizione "ora", quì sulla terra? Il fatto che hanno fatto il voto di castità ed hanno arreso il loro corpo per servire Dio, (o la Chiesa), non aggrava la loro condizione?

Postato da branda il 25/10/2012 17:56

@lettore02 No, non è un atto egoista e Dio non è un guardone. Né prova ripulsa per alcunché. Sei tu, fratello mio, che avresti bisogno di confrontarti su un piano di realtà con uno psicologo, tralasciando per qualche tempo le Sacre Scritture che abbisognano di maturità per essere comprese. Sennò siamo talebani. Scusa la durezza ma di parlare del sesso egli angeli non mi importa nulla. Con simpatia, Marco Anzalone PS E chiama le cose col loro nome. E mettiti in gioco quando parli. La pudicizia non è dignità.

Postato da FrancescoC il 25/10/2012 17:23

Credo sia importante alzare lo sguardo.. certo lo fa il Padre che parla del peccato nei termini catechistici che di fatto costituiscono una regola per tutti ai quali attinge per una risposta equilibrata. Altra cosa è parlare della grazia di Dio e della Sua misericordia che certo non si ferma davanti al nostro peccato. Cari fratelli riconoscere un comportamento come male non vuol dire condannare la persona ma solo il suo comportamento, la chiesa ed il magistero hanno a cuore tutti gli uomini e non condannano nessuno. Semmai attraverso i sacramenti ed in particolar modo nella riconciliazione la Chiesa ci chiama a riconoscere il peccato a chiamare male il male e bene il bene per poi semplicemente affidarlo a Dio affichè nello Spirito e nella Grazia sacramentale troviamo la forza e la Luce per convertirci sempre un pò di più al messaggio di Gesù. Giovanni Battista prima e Gesù poi, e con San Paolo e gli altri apostoli hanno sempre parlato in termini di castità e purezza e noi su quel solco siamo chiamati a camminare, noi e anche tutti i consacrati. Essere Cristiani di fatto non è conoscere Gesù per arrivare al Padre? se non partiamo da quello che Gesù ci ha lasciato come faremo a conoscere il Padre e a vivere in Lui? Per quelli che sentono poi una matrignità della Chiesa considerino che Gesù dice che chi è senza peccato scagli la prima pietra ristabilendo l'ordine che ci vede tutti sullo stesso piano (laici e consacrati anzi forse ai consacrati sarà chiesto qualcosa in più) di fronte alla Misericordia di nostro Padre. Tornando alla masturbazione credo che molte prese di posizione che ho letto derivino dal fatto che questo atto di fatto lascia nella desolazione e nella solitudine e sommare a questi anche il senso di colpa è un fardello insopportabile di fronte al quale viene da ribellarsi. Credo che la strada buona sia quella di chiamare le cose con il loro nome e di affidare a Dio la nostra umanità Lui che solo può trasformarla secondo la Sua Misericordia. Dio sia Benedetto. Ciao

Postato da Sandro-Lorenzo il 25/10/2012 15:44

Teologo? La Chiesa mi sta faccendo perdere il pò di fede che mi rimane ancora...

Postato da xbeca il 25/10/2012 11:18

Ho qualche dubbio sulla oggettività della gravità del peccato. Questa affermazione mi rimanda ad una visione (che, illudendomi, ritenevo ormai obsoleta...) ante-conciliare: a quei tempi in cui i peccati erano la "lista della spesa" da tener presente nel momento della confessione. Con tanto di graduatoria e catalogazione. Quelli "sessuali" sempre i più rilevanti, ovviamente. Anche se da una lettura del Vangelo tale catalogazione, sinceramente, non risulta: almeno a me. Inoltre, sarei proprio interessato ad approfondire quali possano essere le circostanze che contribuiscano ad "attenuare" (ma attenuare cosa? La pena? La penitenza? Il senso di colpa?). Sarebbe altremodo utile venire in possesso di una lista, ben catalogata, di siffatte situazioni: esercitando tutta la fantasia di cui dispongo, sinceramente, non riesco a immaginare di cosa possa trattarsi e quindi attendo fiducioso. Nel frattempo, mi atterrò alla prima frase che mi è venuta in mente rielaborando l'articolo e i vari commenti. "Ama e fa' ciò che vuoi". S. Agostino.

Postato da Enzo71 il 24/10/2012 22:16

Scusate ma uno che cerca la fidanzata, e guarda una donna nubile e pensa....pecca...MA QUANDO SI FIDANZA ALLORA??

Postato da brunoi il 24/10/2012 22:14

Eckhart,le obiezioni al Magistero ecclesiastico vanno anche bene,ma non si puo' pretendere di cambiare i 10 comandamenti che sono di Dio e non del Papa.

Postato da lettore02 il 24/10/2012 20:47

@branda il 24/10/2012 14.21, il sodo non è se io o lei o chiunque altro risolviamo le nostre pulsioni con un risolutivo solitario ma se questo è o non è un atto contrario all'amore di Dio; ammetterai che in se stesso è un atto egoista, per lo meno poi le motivazioni possono essere le più svariate, ti rimando al post di angeletta il 16/10/2012 15.16. In Dio per sua natura vi è repulsa verso ogni peccato senza distinzione di grado o genere e che solo per la sua misericordia possiamo alzare lo sguardo a Lui. "Intanto noi poniamoci con Amore di fronte alla Vita " così dici, magari pensando al detto "chi ha tanto amato tanto sarà perdonato" faccia attenzione perchè l'amore deve avere una direzione: il Dio tuo con tutto te stesso, il tuo prossimo come te stesso. Rcambio pace a te

Postato da DOR1955 il 24/10/2012 15:30

Argomento molto sentito visto il numero dei commenti. Ma alla fine, la masturbazione è peccato o con le "attenuanti" non è peccato? Mi sembra lo stesso andazzo delle leggi dello Stato italiano; per i nemici la legge si "applica", per gli amici, si "interpreta". A creare ulteriore confusione fra quanto vogliono credere.

Postato da Eckhart il 24/10/2012 14:41

@brunoi "Un cattolico e una rivista cattolica possono definirsi tali se sono in linea con il Magistero della Chiesa". il cattolico ha il diritto nonché il DOVERE di muovere delle obiezioni al magistero ecclesiastico. non solo perché non tutte le affermazioni del magistero sono infallibili e/o vincolanti, ma anche perché la stessa lumen gentium riconosce ai laici una 'partecipazione alla funzione profetica del Cristo' e afferma che 'Secondo la scienza, competenza e prestigio di cui godono, hanno la facoltà, ANZI TALORA ANCHE IL DOVERE, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa'. (LG, 37). se la chiesa sta andando a rotoli è proprio perché mancano laici e pastori capaci di esercitare coraggiosamente tale ministero profetico. vedo troppa gente allineata, asservita, sempre pronta a delegare alla gerarchia le decisioni importanti, proprio come accade ormai da decenni in ambito politico dove siamo sempre disposti a mandare giù di tutto e di più dalle persone che abbiamo scelto come nostri rappresentanti. così non era la chiesa primitiva, dove peraltro l'apostolo paolo non si fece scrupoli a riprendere apertamente pietro, accusandolo di "doppiezza" per i diversi atteggiamenti che assumeva con gli ebrei e con i gentili. ultimamente mi domando se sia un caso che nei paesi del nord europa, tradizionalmente protestanti, vi sia un senso dell'etica pubblica decisamente più rigoroso. forse perché chi governa sa bene di non godere di un a sorta di timore reverenziale aprioristico da parte dei propri elettori. la chiesa cattolica ci ha chiesto da secoli di mettere un'ipoteca sulla nostra coscienza di cristiani, delegando alla gerarchia e al magistero ogni decisione. è invece ora che si riscopra da un lato la collegialità delineata dalle sacre scritture e dall'altro l'apporto delle scienze (naturali, psicologiche, sociali) nella comprensione della natura umana, cosa da cui non può prescindere una teologia che no voglia essere oscurantista e talebana.

Postato da lettore02 il 24/10/2012 14:31

@ aquila reale, cerco di figurarmi la redazione di FC che si rincorre per le stanze, gli uffici, persino dentro i bagni, è si! non si ritrova proprio più, si staranno chiedendo chi sono, che cosa hanno scritto fino ad ora e per chi! Dovevi avvisarli che esiste un Messia2.0 su misura per quelli che sono progressisti, con un nuovo decalogo anzi per ore un settalogo e come è giusto che sia come novello messia2.0 possiede doti taumaturgiche: contro la solitudine, contro lo stress da vita moderna, contro l'aids, e altre malattie sessualmente trasmesse; una bella masturbazione è quello che ci vuole, anche contro la piaga dell'aborto è efficace. La prego aquila reale parli per se stesso e lasci perdere le categorie perché io da lei non mi sento rappresentato. Per tornare alla sostanza dell'articolo tanto discusso invito i postatori a specificare se c'è nel Vangelo o nella Bibbia qualche cosa di diverso o contrario a quello che Giordano Muraro ha detto nel suo articolo, se no, di che si parla dell'incongruenza di Eckhart: dato che nella chiesa ci sono peccatori, intesi come ministri, a noi devono farci lo sconto, sulla lussuria vale solo l'adulterio il resto sono quisquilie. Deve aver pensato così anche il "fuggitivo" quando organizzava le serate "bunga bunga"

Postato da branda il 24/10/2012 14:21

Caro lettore02, andiamo al sodo, lei si è mai masturbato? Io sì. Sono (siamo) in peccato per questo? No. Chi lo dice? La mia coscienza. Il Vangelo mi contraddice? No. Forse lo fa la Chiesa. Ma la Chiesa cambia spesso idea, di solito dopo che la società civile si è fatta sentire. E questo vale per i papi raffigurati con la spada in mano (e le concubine nel letto) che ora non sono più di moda ma un tempo erano la norma. E varrà un giorno per la masturbazione (scientificamente e psicologicamente positiva se, come tutte le manifestazioni umane, non diventa ossessiva). Intanto noi poniamoci con Amore di fronte alla Vita e non abdichiamo alla nostra Ragione (dono anch'essa di Dio). Con affetto.

Postato da brunoi il 24/10/2012 11:57

Eckart,Lei ha scritto che stanco delle "nefandezze" dei rappresentanti della Chiesa cattolica e dalla sua rigidita' dottrinale,la Domenica preferisce partecipare al culto valdese. Sicuramente la Chiesa valdese,sulla scia di tutte le Chiese protestanti è molto liberal sui temi di carattere morale,direi l'opposto della Chiesa cattolica; ammette l'eutanasia,convivenze etero e matrimoni gay,divorzio ecc.,pero'negli ultimi decenni i protestanti in Europa si sono dimezzati e soprattutto in Inghilterra molti anglicani passano alla Chiesa cattolica. Lei accenna anche agli abusi sessuali su minori da parte dei preti cattolici che pure io considero deplorevole,ma tutti sappiamo che la pedofilia é una patologia presente in tutte le categorie della societa'.Dalle statistiche risulta che nelle Chiese protestanti,particolarmente in Usa, gli abusi su minori da parte dei Pastori(sposati) sono di gran lunga maggiori,ma guarda caso i media parlano solo dei preti pedofili cattolici.Perche'? Lei accenna ad altri episodi negativi di membri della Chiesa ,ma forse dimentica che non esiste persona o istituzione umana esente da errori.

Postato da martinporres il 24/10/2012 11:56

Fatto salvi gli adolescenti ( maschi e femmine), per una questione di immaturità psicologica, negli adulti proprio non la capisco e se avviene è il sintomo di una carenza e dove si eccede può diventare una patologia e come tale va curata. Dino

Postato da brunoi il 24/10/2012 11:15

aquila reale,alla fine anche Padre Muraro dice che la masturbazione puo' avere delle attenuanti in forza delle circostanzein cui si verifica,fino al punto di ridurre al minimo la colpevolezza morale,ma prescindendo da questo argomento mi sembra che la sua lista dei peccati sia piuttosto riduttiva rispetto ai 10 comandamenti di Dio (non del Papa). Che poi Lei definisca "Famiglia cristiana" simbolo del cattolicesimo sociale e progressista mi sembra piuttosto azzardato.Un cattolico e una rivista cattolica possono definirsi tali se sono in linea con il Magistero della Chiesa.

Postato da Eckhart il 23/10/2012 23:22

Commento teologico pietoso. Copia/Incolla del Catechismo della Chiesa Cattolica, redatto 50 anni fa (e già bigotto allora). Ecco un caso in cui si guarda la pagliuzza nell'occhio del prossimo e non si vede la trave che sta nel proprio occhio. IL SESTO COMANDAMENTO RECITA "NON COMMETTERE ADULTERIO. PUNTO. ANCHE SE E' STATO RIPROPOSTO COME "NON COMMETTERE ATTI IMPURI". sono convinto che le gerarchie vaticane l'o abbia ingigantito in maniera spropositata proprio per coprire le bestialità che ogni giorno loro rappresentanti perpetrano da troppo tempo: vita nello sfarzo, abusi sessuali, operazioni finanziarie spericolate, menzogne varie, sete di potere. Io da tempo non mi sento più rappresentato (perché questo dovrebbero fare le gerarchie: RAPPRESENTARE il popolo dei fedeli) da questa chiesa. Condivido ancora molti punti dottrinali della chiesa cattolica ma poiché spesso uscivo nauseato dai suoi confessionali, dalle sue liturgie con prediche sciatte e qualunquiste, dalla frequentazione di fedeli totalmente privi di senso critico e incapaci di esercitare la propria coscienza, da tempo preferisco andarmene la domenica al culto della chiesa valdese. è stato come spalancare le finestre e respirare a pieni polmoni aria fresca e pulita. è stata una mia personale forma di auto-esilio, ma ho scoperto ce può esistere un altro modo di essere chiesa, più democratico e meno oscurantista.

Postato da lettore02 il 23/10/2012 17:10

branda il 22/10/2012 14.34 . Il Vangelo non è un reperto archeologico e credo che chi legge o posta su questo sito ne abbia uno e ti confermo che continuamente vi trovo risposte, quella che implicitamente lei mi pone si trova a fondamento di tutto: Ama e io mi sforzo anche verso di lei; per quello che concerne la condanna le chiedo solamente di rileggere il suo primo post mentre per il non capire può sempre scegliersi un qualsiasi predellino per istruirmi. La ringrazio

Postato da branda il 22/10/2012 14:34

@lettore02 Legga o rilegga i Vangeli se le va, vi troverà tante risposte. Ma non condanni ciò che non capisce.

Postato da aquila reale il 22/10/2012 11:33

"male estesissimo di piaceri che offendono la dignita' umana e ottundono lo spirito"? ma quando mai? ma quale danno possono fare la masturbazione e altri fantomatici peccati sessuali? ma chi danneggiano? la pedofilia e le molestie sessuali sono mali che danneggiano le persone e offendono la dignita' della persona, non certo la masturbazione o l'uso del preservativo (che salva le vite umane). altra cosa inconcepibile è scrivere che il solo pensiero possa configurare il peccato. ma lo sapete che la mente umana non si puo' controllare, quindi chiunque anche il piu' santo ha peccato con il pensiero, almeno una volta. e' assurdo colpevolizzare qualcuno per un semplice pensiero (o magari addirittura sogno notturno)! meditate cari amici, meditate. Un giornale come Famiglia Cristiana non puo' ospitate simili articoli contro la masturbazione! non e' nella tradizione del vostro giornale, campione di apertura e liberta', perdersi in scivoloni come anche quello passato degli attacchi contro l'utilissimo preservativo, giustamente esaltato da Fiorello, in quanto strumento che previene la morte, le malattie e anche l'aborto, quindi salvaguardia la salute della persona, quindi e' un dovere anche per i cattolici!

Postato da aquila reale il 22/10/2012 11:26

quasi nessun confessore ormai condanna la masturbazione. ma poi cosa significa peccare contro la castita'? i cristiani (non sacerdoti) non sono tenuti alla castita'. La castita' e' un voto soltanto per i sacerdoti, mentre chi va a Messa non e' tenuto alla castita'. altra contraddizione del teologo, quando parla della masturbazione come di un "peccato oggettivamente grave" e poi lo fa discendere dalla lussuria. e no, caro muraro, la lussuria non e' un peccato grave, ma capitale, quindi lieve, anche volendo considerare peccato un non peccato come la masturbazione. comunque lo ripeto, i vostri lettori sono sconvolti che Famiglia Cristiana condanni la masturbazione con un articolo cosi' duro, perche' ricordano le aperture del mitico don Zega sulle tematiche sessuali. CARA FAMIGLIA CRISTIANA NON TI PERDERE IN BATTAGLIE DI RETROGUARDIA ANTISTORICHE, lasciale ai giornali del cattolicesimo conservatore, TORNA AD ESSERE ALL'AVANGUARDIA DEL CATTOLICESIMO PROGRESSISTA. credo che sia quasi impossibile trovare un cattolico, anche il piu' bigotto, che consideri peccato grave la masturbazione!

Postato da aquila reale il 22/10/2012 11:18

no, ditemi che non e' vero! da lettore assiduo di Famiglia Cristiana e da cattolico convinto trasecolo che sul mio giornale preferito, sul giornale che reputo il piu' libero, che considero il simbolo del cattolicesimo sociale, progressista e democratico, ci sia un articolo contro la masturbazione! ditemi che non e' vero, vi prego.... I PECCATI SONO L'EGOISMO, LA MAFIA, IL LIBERISMO SELVAGGIO, LO SFRUTTAMENTO, L'OMICIDIO, LA PEDOFILIA, LA CORRUZIONE.....NON LA MASTURBAZIONE! LA MASTURBAZIONE NON FA MALE A NESSUNO, ANZI E' POSITIVA PERCHE': 1) TIENE COMPAGNIA A CHI NON HA UN PARTNER. 2) FA BENE ALL'ORGANISMO (PREVIENE NUMEROSE MALATTIE E STIMOLA LA PRODUZIONE DI ENDORFINE BENEFICHE PER IL CORPO). 3) PREVIENE IL TRADIMENTO E I RISCHI DI MALATTIE SESSUALI NEL CASO IN CUI SI E' LONTANI DAL PROPRIO PARTNER. 4) PREVIENE UNA VITA SESSUALE DISORDINATA E PROMISCUA NEI GIOVANI. 5) NON DANNEGGIA NESSUNO, NE' SE' STESSI NE' GLI ALTRI. QUINDI COME PUO' ESSERE PECCATO QUALCOSA CHE NON DANNEGGIA NE' SE' STESSI NE' GLI ALTRI? VI PREGO CARI AMICI DI FAMIGLIA CRISTIANA, PARLATE D'ALTRO NON DI MASTURBAZIONE, ALTRIMENTI DISORIENTATE I CATTOLICI PROGRESSISTI E DEMOCRATICI CHE SONO LO ZOCCOLO DURO DEI VOSTRI LETTORI E I TANTI LAICI CHE VI LEGGONO!

Postato da lettore02 il 19/10/2012 14:59

branda il 16/10/2012 11.02 Ma lei legge quello che è scritto nell'articolo? Riesce a fare memoria di chi scrive? Lei dice : colpevolizzanti; ma il peccato è colpa, vuol forse dire che non è peccato; si rivolga ad un altra religione. Strumentali: lo si dice di ogni cosa e se lei non specifica a che, la sua resta una parola vuota. Antiscentifiche; che il decalogo fosse una legge scentifica non l'avevo mai pensato ma se cerca troverà senzaltro qualcuno che ci fa una tesi. Immorali stupidaggini; l'immoralità non è mai una stupidaggine, lo può pensare solo chi l'immoralità la pratica come abitudine

Postato da Ferrodastiro il 16/10/2012 21:26

detta così ".Si pecca contro la castità con la masturbazione, ma anche con pensieri, sguardi, atti, da soli o con altri, con uomini o con donne, con donne sposate o nubili, da ragazzi, da adulti..." la risposta sembra rivolta solo a lettori di sesso maschile ...

Postato da angeletta il 16/10/2012 15:16

Dopo aver letto la prima parte dell'articolo, la seconda parte cerchi di non prenderla in considerazione. Una mia amica vedova preferiva masturbarsi pensando al marito piuttosto che avere un altro uomo. In fondo faceva solo male a se stessa, soffriva la solitudine. Un consiglio che forse avrei dovuto darle era" datti da fare trovati un altro uomo da sposare- Solo Dio può entrare nel cuore di ognuno di noi e Lui ha pietà delle nostre debolezze.

Postato da branda il 16/10/2012 11:02

Considerazioni ridicole. Colpevolizzanti, strumentali, antiscientifiche e immorali stupidaggini.

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