Santificarsi a vicenda nel matrimonio

08/12/2012
Il teologo Giordano Muraro.
Il teologo Giordano Muraro.

È vero che il matrimonio cristiano impegna gli sposi a santificarsi a vicenda? Ne abbiamo parlato tra amici e ci pare un impegno eccessivo.

Piero R. - e-mail

Si ha sempre paura della parola “santità”. Sembra indicare qualcosa che è al di fuori delle possibilità delle persone comuni. Eppure, provi a pensare: se voglio bene a una persona voglio per lei le cose più belle. E per il cristiano la cosa più bella per la persona amata non sono io, ma è Dio e, dopo averlo trovato, vivere di lui e con lui. Questo è essere santi. Per questo il cristiano concepisce l’amore coniugale come un amore penultimo, che trova il suo pieno significato quando si apre a Dio.
È Dio il fine ultimo dell’uomo e della donna; e quando si amano si servono anche di questo amore per aiutarsi a trovarlo e a vivere con lui. Possiamo, quindi, dire che nella promessa del matrimonio c’è la richiesta di volersi bene con fedeltà e rispetto per tutta la vita; ma il cristiano riceve il sacramento non solo per attuare nel tempo questo progetto, ma per vivere l’amore come un cammino fatto insieme verso Dio, sostenendosi e aiutandosi in questo cammino. È quello che san Paolo dice nel capitolo 5 della Lettera agli Efesini.

Giordano Muraro
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