09/10/2012
Esiste ancora la “castità matrimoniale” di cui si parlava tanto ai tempi dell’Humanae
vitae? Oppure, oggi, ognuno si regola come meglio crede?
Annibale C.
La castità matrimoniale esiste ancora, e non riguarda solo gli atti di intimità
tra uomo e donna di cui parla l’Humanae vitae, matutti gli atti e i comportamenti
che nascono dal rapporto tra uomo e donna. In parole semplici:
non si pecca contro la castità matrimoniale solo con i peccati di contraccezione,
macon tutti i comportamenti che offendono la dignità della persona
e sono legati all’essere uomo e donna. Per esempio, quando nella vita
di coppia uno dei due prende verso l’altro un atteggiamento di superiorità,
di possesso, di dominio, quando non lo rispetta nella sua dignità di persona
responsabile e libera, quando non riconosce i suoi meriti ma lo umilia, lo offende, lo
trascura. Nella formula del matrimonio si promette fedeltà e rispetto. E come si pecca contro
la fedeltà, così si pecca anche contro il rispetto dovuto al partner. È una concezione più
estesa della castità, che non si limita a regolare i rapporti legati alla sessualità fisica, ma si
estende al rispetto dovuto alla persona nella sua dimensione maschile e femminile.
Giordano Muraro
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