Per un nuovo protagonismo dei giovani

Il primo di un ciclo di incontri dedicati alla crisi economica e organizzato nell'ambito di Family 2012 ha visto il cardinal Tettamanzi dare speranza alle nuove generazioni.

13/04/2012

Si è aperta ieri alla Fondazione Cariplo di Milano il ciclo di quattro incontri intitolati “Dalla crisi economica alla speranza affidabile: le nuove vie per la crescita della Famiglia”. Organizzata in preparazione di Family 2012, il VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, l’incontro di ieri ha messo a fuoco un tema cruciale: “I Giovani: come dialogare con le nuove generazioni”. Ospite d’onore l’arcivescovo emerito di Milano Dionigi Tettamanzi. La crisi impazza, i giovani sono tra le prime vittime della mancanza di lavoro, il ricambio generazionale, che in ogni paese aiuta l’innovazione creando ricchezza e benessere, in Italia è pura fantasia perché il sistema paese è bloccato e i giovani non riescono a entrare in scena. Ma non bisogna disperare: «In chiave numerica i giovani sono un’indubbia minoranza, ma non è insignificante, semmai negletta, nel senso di “dimenticata” o comunque “poco curata”, lasciata a se stessa», ha commentato Tettamanzi, che ha anche richiamato il ruolo essenziale delle famiglie e degli adulti per favorire un nuovo protagonismo dei giovani. E se in dieci anni sono triplicati i giovani sotto i 35 anni che restano a carico della famiglia, come ha sottolineato il vicedirettore de Il Sole 24 Ore Alberto Orioli mentre dialogava con il cardinale, le cause sono diverse, ma fra queste «l’obiettiva mancanza o scarsa solidarietà tra le generazioni e la confusione tra valori che rendono realmente buono il vissuto quotidiano e ideali fragili e incerti che finiscono per intaccare la libertà di scelta» sono maggiormente imputabili del fatto che così tanti ragazzi non riescano a spiccare il volo.

In questo contesto la chiesa ha una parola di riferimento, “consolazione”, che va però letta nel senso giusto secondo il cardinale: «La parola “consolazione”, secondo l’insegnamento e l’atteggiamento di Gesù, ha una sua originalità che rimanda all’amore di Dio che si fa misericordia e perdono per le debolezze e le inadempienze umane, dalle quali però ci è chiesto di liberarci con una vera conversione o cambiamento profondo di vita». Insomma, non compatimento delle tante situazioni di disagio ma aiuto concreto accompagnato da una capacità di chi è in difficoltà di reagire alla situazione. I mezzi di comunicazione, poi, e tra loro soprattutto i social network, di cui i giovani sono voraci fruitori, sono da guardare con fiducia, a patto che «l’utilizzo di questi mezzi dia vita a un reale rapporto tra persone per cercare insieme un percorso discusso insieme, con capacità di giudizio e d’impegno sulla realtà caratterizzato dalla condivisione». Nel corso del dibattito si è parlato anche di prestito universitario, una possibilità ancora remota per troppi giovani impegnati negli studi superiori. Anche qui, come in tanti altri settori, occorre guardare ai paesi del Nordeuropa.

Stefano Stimamiglio
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Postato da santrev il 14/04/2012 14:02

C'e qualche invitato di Comunione e Liberazione? O sono tutti impegnati in altre questioni? Anche loro uniti intorno al grido "Pulizia, pulizia"?

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