20/01/2012
Stefano Nava, Elia sul monte Oreb.
E' stata inaugurata oggi a Padova l'interessante Rassegna internazionale di illustrazione "I coloro del sacro. Aria", arrivata quest'anno alla sua sesta edizione. Organizzata ogni due anni la rassegna ha rappresentato tutte le declinazioni degli elementi che danno e assicurano la vita. Quest'anno è il turno dell'aria: impalpabile, invisibile eppure vitale ed essenziale. «Abbiamo voluto raccontare con i colori cos'è la voce del vento, il ritmo del respiro, il sollievo del soffio, la chiamata dello Spirito e, nella sua valenza più simbolica, la forza dell'ispirazione, la dolcezza della musica, la potenza della parola, del Verbo, nel tentativo di portare alla luce attraverso l'arte quel sacro che accomuna anche chi non crede», ha detto Andrea Nante, direttore del museo Diocesano di Padova presso cui si svolge la manifestazione, presentando la rassegna.
Cento illustratori di molti paesi del mondo, appartenenti a diverse religioni o semplicemente "indifferenti", firme famose e meno famose hanno accettato la sfida e provato a rappresentare ciò che non è rappresentabile: la volatilità, la leggerezza dell'aria. Le tavole, tutte originali, saranno esposte da oggi, 20 gennaio, fino al 3 giugno 2012 nella mostra allestita sotto le medievali volte delle Gallerie del Palazzo Vescovile di Padova, Palazzo che ospita, al Piano Nobile, accanto alla magnifica Sala dei Vescovi, i tesori d'arte del Museo Diocesano.
Con il rutilare di colori caratteristico del loro lavoro, gli illustratori raccontano l'aria in infiniti modi, riferendosi alle più diverse culture e tradizioni, interpretate secondo il loro personalissimo sentire. L'aria è l'elemento primo delle atmosfere di ricerca dell'Assoluto; diventa protagonista di tutti quei giusti richiami a un mondo dove essa sia effettivamente trasparente e pura e non un invisibile, micidiale veleno; intesa come soffio vitale, si trova collegata alla Bibbia, al Corano o ad altri Testi Sacri dei diversi credi. In molte religioni infatti la trascendenza divina si manifesta attraverso il soffio, inteso come ruah, spirito di vita, prâna, soffio vitale, nafas, respiro di Allah, e il vento è spesso considerato messaggero degli dei, Spirito di Dio. Da sempre l'uomo prega con lo sguardo al cielo; la più popolare preghiera è rivolta al «Padre nostro che sei nei Cieli» e un'altra preghiera della tribù africana degli Ewe recita: «Dove è il Cielo, ivi è anche Dio».
Com'è nella tradizione di questo fortunato progetto espositivo e culturale, la mostra è il motore di un ventaglio di proposte didattiche, di occasioni di approfondimento e confronto rivolte ai più giovani, dai bambini delle materne ai ragazzi delle superiori, ma anche e soprattutto alle famiglie, invitate a godere insieme di questa intelligente immersione nei colori e nella fantasia. Un invito che nelle recenti edizioni è stato accolto da più di 30 mila ragazzi e genitori.
Tutte le proposte didattiche sono scaricabili dal sito della rassegna (clicca qui): www.icoloridelsacro.org.
Per informazioni e prenotazioni: Museo diocesano, Piazza Duomo 12, 35141 Padova.
Tel. 049.87.61.924, 049.65.28.55; mail: info@icoloridelsacro.org
Stefano Stimamiglio