05/12/2012
Un momento dell'Udienza generale di oggi (Reuters).
Un forte appello è stato lanciato oggi dal Papa in favore della pace nell'est del Congo Democratico, da dove, ha detto, "arrivano preoccupanti notizie" poiché il Kivu "da mesi è diventata teatro di scontri armati e di violenze".
Il Papa ha ricordato le sofferenze delle popolazioni ormai senza mezzi di sussistenza e spesso, in migliaia, costrette a fuggire dalle violenze. Benedetto XVI ha concluso con un accorato appello "al dialogo e alla riconciliazione" e ha chiesto un fattivo impegno della comunità internazionale per "adoperarsi per sovvenire ai bisogni della popolazione".
Nel corso della prima catechesi d'Avvento, Benedetto XVI ha preso spunto dalla lettera ai cristiani di Efeso. "San Paolo – ha detto – ci fa comprendere come tutta la creazione e, in particolare, l'uomo e la donna non siano frutto del caso, ma rispondano ad un disegno di benevolenza della ragione eterna di Dio che con la potenza creatrice e redentrice della sua Parola dà origine al mondo".
Papa Ratzinger ha poi proseguito sottolineando che questo "disegno di benevolenza" non è “rimasto, per così dire, nel silenzio di Dio, nell'altezza del suo cielo", ma è sceso al livello degli uomini con l'incarnazione di Cristo.
La fede, di conseguenza, è "la risposta dell'uomo alla Rivelazione di Dio" e significa "accogliere nella vita la visione di Dio sulla realtà, lasciare che sia Dio a guidarci con la sua Parola e i Sacramenti nel capire che cosa dobbiamo fare, qual è il cammino che dobbiamo percorrere, come vivere!
Nello stesso tempo, però, è proprio il comprendere secondo Dio, secondo la sua volontà, il vedere con i suoi occhi che rende salda la vita, che ci permette di 'stare in piedi', di non cadere". A fine udienza il Papa ha salutato i rappresentanti della Federazione italiana panificatori e pasticcieri, ringrziandoli per il "generoso dono dei panettoni destinati alle opere di carità del Papa" che gli è stato consegnato come ogni anno.
Iacopo Scaramuzzi