30/08/2010
La sinagoga di Roma
Domenica prossima 5 settembre le sinagoghe di tutta Italia saranno aperte al pubblico in occasione della Giornata europea della cultura ebraica. Sarà un modo per conoscere quelli che Giovanni Paolo II, primo pontefice ad entrare in una sinagoga, chiamò i “nostri fratelli maggiori”. Le sinagoghe in Italia sono moltissime. Alcune sono normalmente usate per il culto, altre, sinagoghe di comunità quasi scomparse sono state trasformate in musei e negli ultimi tempi antiche sinagoghe sono state riportare alla luce con restauri sapienti. Oggi in Italia i cittadini che si riconoscono nella religione ebraica sono circa 100 mila. La comunità ebraica più antica è quella di Roma, che è anche la più antica al mondo tra quelle della diaspora. Le comunità ebraiche italiane sono 21. Molte sinagoghe sono state costruite da architetti non ebrei. Quella di Roma, inaugurata solennemente nel 1904, è una di queste ideata dagli architetti Vincenzo Costa e Osvaldo Armanni.
Quest’anno la Giornata della cultura ebraica è dedicata al rapporto tra l’ebraismo e l’arte. E’ un’occasione straordinaria per vedere l’arte degli ebrei, visitare sinagoghe e musei e imparare qualcosa di più. La sinagoga per gli ebrei non è uno spazio sacro, ma un luogo di preghiera pubblica e di studio e anche di riunione, soprattutto nel passato, della comunità. E questa la differenza maggiore tra una sinagoga e una chiesa. I due punti centrali delle sinagoghe italiane sono la tevah, cioè il pulpito da cui si legge il testo sacro, e lhekal con l’aron, cioè l’armadio dove sono custoditi i rotoli della Bibbia. Ciccando qui sotto il portale dell’ebraismo italiano si ha la mappa delle sinagoghe e tutte le notizie e le curiosità relative alle iniziative italiane per la Giornata della cultura ebraica.
http://moked.it
Alberto Bobbio