Don Silvio Sassi, un carisma nomade

Don Silvio Sassi, confermato Superiore generale dei Paolini, con Benedetto XVI.

Don Silvio Sassi è il nuovo Superiore generale della Società San Paolo. Il IX Capitolo generale, l’assemblea che raccoglie tutti i paolini del mondo ed è riunita nella casa Divin Maestro di Ariccia (Roma), lo ha eletto sabato 8 maggio, all’ottava votazione. Questo sarà per don Silvio il secondo mandato. Resterà in carica per i prossimi sei anni.

    Ecco le prime parole pronunciate dal neoeletto subito dopo aver accettato l’incarico: «Cari fratelli, attraverso tutti voi che rappresentante le comunità paoline sparse nel mondo, desidero ringraziare per la fiducia che avete manifestato verso di me. Accettando questo incarico so bene che cosa mi aspetta, ma credo che con l’aiuto di Dio e con la collaborazione di tutti i paolini possiamo non soltanto fare in modo che la congregazione stia in piedi, ma abbia la forza di camminare».

    E ancora: «I paolini hanno un carisma nomade, itinerante e guai se in qualche momento o in qualche aspetto della loro vita si siedono, si fermano e hanno nostalgia. Cari fratelli, in questi giorni una delle frasi che mi ritornava più alla mente era quella che il Primo Maestro (il beato Giacomo Alberione) dice nella sua veglia eucaristica: “Fare qualcosa per gli uomini di oggi”. Il nostro Capitolo vuole continuare questo spirito missionario ed è da questa prospettiva missionaria che dobbiamo avere il coraggio di elaborare il nostro progetto apostolico. Come dicono le Costituzioni, il Superiore generale è il padre e il pastore di tutta la congregazione. Così voglio essere e così cerchiamo insieme di farci onore. Penso che la cosa più bella sia quella di avere l’orgoglio di essere una congregazione che cammina, che va verso il futuro ed è questo che voglio dire soprattutto ai giovani paolini, ai giovani sacerdoti e discepoli che ci ascoltano, alle persone anziane, alle persone ammalate: la congregazione ha bisogno di tutto e di tutti, non è privilegio di chi ha salute, di chi ha cultura e di chi sta bene. La congregazione è un corpo mistico. E quindi siamo fieri e orgogliosi di essere paolini. Grazie».

    Il Capitolo dei paolini prosegue in questi giorni con l’elezione dei sei consiglieri che collaboreranno con il Superiore generale nel governo della congregazione e con la definizione del programma per i prossimi sei anni. Un programma che cercherà di offrire obiettivi e indicazioni pratiche per realizzare il tema: “Ravviva il dono che hai ricevuto. La fedeltà creativa a cent’anni del carisma paolino”.

    Don Silvio Sassi, nato a Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia) il 10 luglio 1949, entrato in congregazione nella casa di Modena nel 1960, ha emesso la prima professione nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Licenziato in teologia al Seraphicum (Roma, 1977) si è specializzato in scienze della comunicazione all’università della Sorbona (Paris III) negli anni 1977-1981 e ha completato gli studi come ricercatore in semiologia all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Paris, 1983) con una tesi sulla semiologia della pubblicità. Dal 1983 è stato direttore dello Studio paolino internazionale della comunicazione sociale dove, fino al 1998, ha insegnato semiologia, linguistica e pubblicità.

     Ha ricoperto la cattedra di etica e comunicazione presso l’Istituto superiore di teologia morale Accademia Alfonsiana (Roma) e ha pubblicato numerosi articoli specialistici. È stato due volte consigliere provinciale e dal 1999 al 2004 ha ricoperto il delicato ruolo di Direttore generale delle attività apostoliche in Italia. Il 10 maggio 2004 è stato eletto Superiore generale della Società San Paolo per la prima volta. Il 7 ottobre 2007 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Consultore del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali.