I vescovi francesi contro la pedofilia

Lettera per gli operatori pastorali. Nove preti in carcere e 45 indagati. In Belgio nessuna nuova commissione della Chiesa: le denunce alle procure e aiuto alle vittime.

22/10/2010
Il cardinale di Parigi André Vingt-Trois
Il cardinale di Parigi André Vingt-Trois

 E’ la strada del rigore e della trasparenza nella lotta contro i casi di abusi sessuali su minori commessi da membri del clero. La Chiesa cattolica in Francia l’ha intrapresa senza indugi con la lettera “Lutter contre la pédophilie”, una pubblicazione di orientamenti destinata educatori. La  conferenza episcopale di Parigi ha intanto annunciato che in Francia, su oltre 19.000 sacerdoti in servizio pastorale, sono nove i preti in carcere per atti di pedofilia, mentre altri cinquantuno casi sono attualmente all'esame della giustizia. I dati sono il frutto di un'indagine condotta l'estate scorsa in tutte le diocesi del Paese. Invece sono quarantacinque i preti che hanno già scontato pene legate ad abusi sessuali su minori. La lettera “Lutter contre la pédophilie” rivede un testo che i vescovi francesi pubblicarono nel 2002, all’epoca delle prime denunce, e che adesso esce in un'edizione aggiornata con le nuove e più severe misure. I vescovi francesi, scrive nella presentazione il presidente dell'episcopato, il cardinale di Parigi, André Vingt-Trois, ribadiscono il loro impegno nella "lotta contro la pedofilia" e la loro "disponibilità a offrire a qualsiasi bambino e a ogni giovane l'opportunità di crescere in un clima di fiducia".

 In Belgio la Chiesa ha spiegato non istituirà nessuna nuova commissione d'inchiesta dopo le dimissioni, lo scorso giugno, della commissione indipendente Adriaenssens in seguito al sequestro da parte della magistratura dei dossier nei quali erano state raccolte quasi cinquecento denunce. La decisione è stata presa dalla Conferenza episcopale del Belgio. In un comunicato l’episcopato spiega che  si era pensato di creare un comitato o un centro dove delle persone competenti potessero gestire questo problema a nome della Chiesa, “ma questa eventualità è stata abbandonata", in quanto "la fondatezza di una denuncia e le conseguenza di questi fatti, sono di competenza del potere giudiziario". La Chiesa si assume però la piena responsabilità di ascoltare le vittime a livello locale, sia nelle diocesi e sia nelle congregazioni religiose e di procedere a livello canonico, con provvedimenti disciplinari che saranno poi presi in maniera definitiva dalla Santa Sede. Le vittime avranno il sostegno della Chiesa "e le loro aspettative saranno prese in considerazione in ogni possibile misura". In Italia per ora non ci sono disposizioni così chiare. Resta solo il dato di circa 100 preti coinvolti nello scandalo della pedofilia riferito ai giornalisti dal segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, ai giornalisti in occasione dell’ultima assemblea dei vescovi.

Alberto Bobbio
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