Il Crocefisso resta a scuola

L'Italia ha vinto. La Corte di Strasburgo: nessuna violazione della libertà religiosa. Per il Vaticano sentenza storica: i diritti dell'uomo non contrastano con la religione.

18/03/2011

La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo ha assolto l’Italia dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche. La decisione della Corte è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari. I giudici hanno accettato la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del Crocifisso nella aule scolastiche.  Si chiude dunque si mette fine al dossier del caso 'Lautsi contro Italia'. Il procedimento era arrivato a Strasburgo il 27 luglio del 2006: Sonia Lautsi, cittadina italiana nata finlandese, lamentò la presenza del Crocifisso nelle aule della scuola pubblica frequentata allora dai figli, parlando di ingerenza incompatibile con il diritto ad un'educazione conforme alle convinzioni dei genitori non credenti.

     La prima sentenza della Corte (9 novembre 2009) diede, all’unanimità, ragione alla signora Lautsi, riconoscendo una violazione da parte dell'Italia di norme sulla libertà di pensiero, convinzione e religione. Il Governo italiano ha chiesto il ricorso alla Grande Chambre della Corte, ritenendo la sentenza 2009 lesiva della libertà religiosa individuale e collettiva come riconosciuta dallo Stato italiano. La Grande Camera ha prima accettato la domanda di rinvio e  ha emesso oggi la sua decisione definitiva. Nel merito dei contenuti giuridici, il ministro degli Esteri italiano, Frattini, ha organizzato nei mesi scorsi una serie di riunioni dedicate alla riflessione sulle argomentazioni da utilizzare nel ricorso sulla sentenza Lautsi. Ha poi scritto ai suoi omologhi dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa una lettera esplicativa della posizione italiana e ha trovato l’appoggio formale, davanti alla Corte, di San Marino, Malta, Lituania, Romania, Bulgaria, Principato di Monaco, Federazione Russa, Cipro, Grecia e Armenia. Dunque la vittoria oggi non è solo dell’Italia ma anche di questi Paesi e di tutti coloro che ritenevano assurdo imporre la rimozione del Crocifisso dalle aule scolastiche.

     Per la Santa Sede si tratta di una decisione storica. Il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi ha spiegato che “si riconosce,ad un livello giuridico autorevolissimo ed internazionale, che la cultura dei diritti dell’uomo non deve essere posta in contraddizione con i fondamenti religiosi della civiltà europea, a cui il cristianesimo ha dato un contributo essenziale. Si riconosce inoltre che, secondo il principio di sussidiarietà, è doveroso garantire ad ogni Paese un margine di apprezzamento quanto al valore dei simboli religiosi nella propria storia culturale e identità nazionale e quanto al luogo della loro esposizione (come è stato del resto ribadito in questi giorni anche da sentenze di Corti supreme di alcuni Paesi europei). In caso contrario, in nome della libertà religiosa si tenderebbe paradossalmente invece a limitare o persino a negare questa libertà, finendo per escluderne dallo spazio pubblico ogni espressione. E così facendo si violerebbe la libertà stessa, oscurando le specifiche e legittime identità.

     La Corte dice quindi che l’esposizione del crocifisso non è indottrinamento, ma espressione dell’identità  culturale e religiosa dei Paesi di tradizione cristiana”.  Padre Lombardi ha anche aggiunto che “la nuova sentenza della Grande Chambre è benvenuta perché contribuisce efficacemente a ristabilire la fiducia nella Corte Europea dei diritti dell’uomo da parte di una gran parte degli europei, convinti e consapevoli del ruolo determinante dei valori cristiani nella loro propria storia, ma anche nella costruzione unitaria europea e nella sua cultura di diritto e di libertà”.

Alberto Bobbio
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Postato da p.nuvoletta il 20/03/2011 14:16

E' soprattutto una questione di "buona educazione": se io vado ospite in una casa di amici cerco di rispettare le abitudini della casa. Mai più mi penso di dire che una cosa non va bene, o che mi offende. Che se proprio mi sento offeso, alzo i tacchi e me ne vado.

Postato da Oddo Filippo il 20/03/2011 09:16

Viva il Crocefisso, viva la mia fede, la fede di tantissimi che è la nostra Storia, la nostra anima, la nostra vita di ieri, di oggi e di domani, principalmente di domani. La libertà vera consiste nell'accettare ciò in cui non si crede, egregia signora finlandese. Credi in quello che vuoi ed educa i tuoi figli secondo le tue idee ma, ti prego, non toccare le idee di tanta altra gente. Ho 69 anni e le immagini cattoliche mi hanno scaldato la vita e ne hanno dato un senso. La Corte europea ha, finalmente, dato voce e tutti quelli che del Crocefisso hanno fatto la loro bandiera e non potva essere diversamente. Se tu, signora, non rispetti i tanti, ricorda che i tanti rispettano te proprio perchè cattolici e non avrebbero mai chiesto di togliere il simbolo della tua fede, se ne hai una; e se non credi in niente, beh prego per te.
Filippo Oddo

Postato da Ilvio d'Onofrio il 19/03/2011 20:37

Ho voglia di gridare come facevo da bambino quando superavo una prova qualsiasi " HIP HIP, HURRA'AAAAAAA!"

Postato da Marzia318 il 19/03/2011 17:34

E' un regalo in prossimità della Pasqua di cui, spero, i cattolici sappiano cogliere il significato profondo e cioè che non basta guardarlo appeso, ma che ci rendiamo degni di Lui in ogni nostra azione!!

Postato da Enzo71 il 19/03/2011 13:14

Io mi chiedo: considerando che le pratiche legali (dal 2006 al 2011) sono arrivate sui tavoli della Grande Camera della Corte europea, possiamo immaginere la quantità di spese sostenute da questa cittadina (avvocati, onorari, tasse, ritenute), oltre a stress e stati di tensione continua. Tutto questo per rimuovare da una parete un pezzettino di legno che per lei, essendo atea, non ha alcun significato e addirittura lede la sua dignità umana. E pensare che c'è gente che si stringe la cinghia per pagare mutui, la crisi economica che stenta ad allontanarsi, la disoccupazione... E' proprio vero che talvolta un essere umano è avvolto psicologicamente da un accanimento e intolleranza tale da alienarsi il senno.

Postato da p.nuvoletta il 19/03/2011 10:51

L'Italia ha antiche e profonde radici cristiane. Basta pensare alle nostre città, alle cattedrali, ai musei , alla musica ecc. E la stragrande maggioranza degli italiani ci tiene. Ora, se qualche forestiera finlandese non si trova, farebbe bene a tornare al suo paesello, in mezzo ai boschi e alle nevi eterne.

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