Perché il Papa convoca i cardinali

Dopo la fuga di documenti riservati, Benedetto XVI riflette con i collaboratori. Intanto, in Segreteria di Stato arriva un "advisor" per la comunicazione appartenente all'Opus Dei.

24/06/2012
Greg Burke, vaticanista, corrispondente della "Fox News" a Roma e membro dell’Opus Dei, è stato nominato “advisor per la comunicazione” presso la Segreteria di Stato.
Greg Burke, vaticanista, corrispondente della "Fox News" a Roma e membro dell’Opus Dei, è stato nominato “advisor per la comunicazione” presso la Segreteria di Stato.

«Oggi, 24 giugno, celebriamo la solennità della Nascita di San Giovanni Battista. Se si eccettua la Vergine Maria, il Battista è l’unico santo di cui la liturgia festeggia la nascita, e lo fa perché essa è strettamente connessa al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio». Non fa parola del suo incontro di ieri con i  capi dicastero e poi con cinque cardinali. Benedetto XVI appare sollevato dopo le ultime settimane sconvolte dalla fuga di documenti, dall’arresto del “maggiordomo” Paolo Gabriele e dal prosieguo delle indagini in Vaticano.

«Nel contesto della situazione creatasi in seguito alla diffusione di documenti riservati», aveva spiegato padre Federico Lombardi ai giornalisti, «il Santo Padre approfondisce le sue riflessioni in continuo dialogo con le persone che condividono con lui la responsabilità per il governo della Chiesa». Per questo ieri pomeriggio ha voluto incontrare i cardinali George Pell, arcivescovo di Sydney, Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, Camillo Ruini, vicario generale emerito della diocesi di Roma, Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Il cardinale Tomko, inoltre, fa parte della Commissione cardinalizia di indagine voluta dal Papa in seguito alle vicende della fuga di documenti.

Già sabato 16 giugno Benedetto XVI aveva incontrato i membri della Commissione cardinalizia guidata dal cardinale Julian Herranz. Nell’incontro di ieri i cardinali hanno «scambiato con il Papa considerazioni e suggerimenti per contribuire a ristabilire il desiderato clima di serenità e di fiducia nei confronti del servizio della Curia romana», ha precisato la Sala Stampa vaticana. Benedetto XVI, ha concluso padre Lombardi «continuerà nei prossimi giorni i suoi colloqui e le sue riflessioni, profittando anche della venuta a Roma di tanti pastori in occasione delle festività dei Santi Pietro e Paolo, che sono una straordinaria occasione perché la comunità della Chiesa universale si senta unita a lui nella preghiera, nel servizio e nella testimonianza della fede per l’umanità del nostro tempo».

Intanto, per «contribuire a integrare l’attenzione alle questioni della comunicazione nel lavoro della Segreteria di Stato e a curare il rapporto con il servizio della Sala Stampa e delle altre istituzioni comunicative della Santa Sede» è stato nominato “advisor per la comunicazione” presso la segreteria di Stato Greg Burke, vaticanista di lungo corso, corrispondente della "Fox News" a Roma e membro dell’Opus dei.

Annachiara Valle
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Postato da giogo il 26/06/2012 10:57

Letto l'articolo e i commenti, mi permetto di aggiungere solo due cose, ci si scandalizza tanto per le spiate e i corvi, ma se è vero (e qui non vi è smentita) quel che stà scritto nei documenti riservati e resi pubblici allora di preghiere ne servono tante, perchè siamo scesi tanto in basso. La seconda cosa evidente a tutti non dev'essere una povera chiesa ma UNA CHIESA POVERA!!! Saluti

Postato da Franco Salis il 25/06/2012 17:47

Non credo che ci sia nessuno, neppure fra coloro che difendono la gerarchia sempre e comunque, neppure i teologi (sempre fatti salvi nobili eccezioni) che girano i documenti e comportamenti vaticani , disposto a credere che nelle stanze del vaticano ci sia un solo “corvo”. L’opera di spubblicizzazione,che io non condivido, è opera di più persone per il trionfo, momentaneo, del maligno che aleggia in vaticano a causa dell’interesse di quest’ultimo al “potere” ,non “fantomatico”, ma reale e “ esodato”. Tale difesa ad oltranza appare alla stessa stregua del dottor Azzeccagarbugli rivolto a Renzo : “Chi dice le bugie al dottore, vedete figliuolo, è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle. Se volete ch'io v'aiuti, bisogna dirmi tutto, dall'a fino alla zeta, col cuore in mano, come al confessore”, (Manzoni Promessi sposi cap. III) Ciò avviene anche nella elezione del Papa . Sfido i teologi che non siano azzeccagarbugli a dimostrare il contrario. La copresenza di luminosi e numerosi esempi di cristianità autentica fuori del vaticano dimostra la presenza dello Spirito Santo, che comunque “alita ubi vult” . E’ la stessa struttura della chiesa non voluta da Gesù, ad essere di per sé criminogena. Ma è chiaro questo concetto? E’ mai possibile che in tutta la stampa cattolica debbo sempre leggere espressioni apologetiche? Possibile che a qualcuno non sia venuto in mente l’azione abominevole dell’incontro del Papa con le vittime dei preti pedofili? Due sono le cose: o il Papa e la sua corte, al di là delle dichiarazioni non si siano ancora accorti della gravità dei fatti che io giudico più grave dell’omicidio a seguito di tortura, o il Papa e la sua corte hanno pagato, si lo ripeto, hanno pagato le vittime per prestarsi a tale ulteriore abominio. “Tertium non datur”. Io condanno il pagante non il pagato perché io continuo a condannare il carnefice e non la vittima. Io condanno l’uomo che va a prostitute e non la prostituta. Per questo esalto don Gallo e non le suore cattoliche che gestivano le “ Case Magdalene”. E’ chiaro? Quando si esige obbedienza cieca - sono risibili le spiegazioni sublimi del Papa, perché non trovano riscontro in antropologia - questa mette in moto meccanismi psichici perversi o, in subordine mette il soggetto in attesa di ottenere obbedienza assoluta (processo antropologico della sublimazione). Per fare questo mette in essere meccanismi perversi per la salita gerarchica ,supportato ben volentieri dal maggior bugiardo e ingannatore quale è il maligno. E in questo ambiente ci si lamenta della scarsità delle vocazioni in Paesi cristianizzati (vedi F.C. Vocazioni, sempre meno sacerdoti 25.6.2012) e un aumento in quelli in via di cristianizzazioni. E ci vuole molta intelligenza per capire perché? La sconfitta del MALIGNO avverrà solo quando un Papa, rinunciando alla immunità di “monarca assoluto”, si sottoporrà alle leggi del diritto giusto ed equo, come ci ha insegnato Gesù. Gesù, nonostante innocente, si è fatto processare. Avrebbe desiderato e potuto evitarlo, ma “ allontana da me questo calice, ma la tua e non la mia volontà sia fatta ,Padre”. Il nostro Papa auspicava al Bundestag diritto giusto ed equo ,al quale lui si sottrae avvalendosi dell’immunità, e di converso si auto magnifica, dicendo nella stessa occasione il 22.settembre 2011, “Ma l’invito a tenere questo discorso è rivolto a me in quanto Papa, in quanto Vescovo di Roma, che porta la suprema responsabilità per la cristianità cattolica. Con ciò Voi riconoscete il ruolo che spetta alla Santa Sede quale partner all’interno della Comunità dei Popoli e degli Stati”. Con questo non sto dicendo che è colpevole, dico soltanto che si deve far processare. Egli può godere di un processo giusto ed equo, e non quello che ha presieduto alla condanna di Galileo, costringendolo alla infamia della abiura, né tanto meno dell’istituzione dell’inquisizione che avrebbe avuto il merito di codificare i processi. Gli storici hanno attribuito tale merito al Codice di Hammurabi ben 1750 anni a. C. A non idere sanos

Postato da luciocroce il 25/06/2012 12:00

A me pare molto improbabile che la crisi che stiamo attraversando si superi con qualche ritocco degli organigrammi vaticani e con un ritorno al passato remoto; molto più opportuno potrebbe, forse, rivelarsi un ritorno allo spirito originario del Vaticano II. In questa prospettiva, le comunità dei credenti potrebbero tornare ad essere luoghi di incontro e di dialogo, in cui ci si accetti vicendevolmente, luoghi nei quali quello che conta veramente è la ricerca di Dio quale speranza del mondo, un Dio che umanizza la nostra vita e offre una chiave di lettura agli eterni interrogativi - cui la scienza, almeno allo stato attuale, non può rispondere - sulla nascita, sulla morte, sul dolore innocente, sulla apparente incomprensibilità dell'esistenza , luoghi nei quali cresca una Fede che significhi adesione al Signore ed alle persone, ma non alle persone astratte, ma a quelle in carne e ossa. Ciò che forse serve - in coerenza con il Vangelo - è una Chiesa pellegrina, prossima agli uomini, vicini e lontani, capace di offrire a tutti una testimonianza che aiuti a credere che non tutto finisce con la morte; una chiesa" pellegrina", non una Chiesa "trionfante"....

Postato da santrev il 24/06/2012 23:04

Ora L'Opus Dei, prima Comunione e Liberazione e domani arriveremo con la Santa Inquisizione? Povera gerarchia ecclesiastica, sempre pronta a salvare i propri interessi e sempre piú lontana dalla povera gente !

Postato da Andrea Annibale il 24/06/2012 16:05

Il bene trionfa sempre sul male e sarà così anche in questa occasione. Forse il Papa Benedetto XVI si è sentito ed è stato lasciato troppo solo nei mesi (e anni) scorsi davanti al compito difficile e di grande responsabilità del governo della Chiesa. In un abbraccio di fraterna amicizia, i collaboratori della Curia Romana lo hanno incontrato per manifestargli la loro vicinanza morale, umana e ministeriale. Sono molto contento per questo incontro ed esprimo al Santo Padre i miei sentimenti di povero e insignificante credente da Torino dove siamo in tanti a pregare per lui. Per dare luce, il Papa ha bisogno di una luce interiore che non può che venire dallo Spirito Santo e dalla collaborazione fattiva dei tanti pastori che confluiranno a Roma per la ricorrenza della festa dei Santi Pietro e Paolo. Ci voleva un advisor professionale alla comunicazione come Greg Burke di Fox News. Così, appunto, il Papa è lasciato meno solo. Che tristezza vedere nelle vetrine della mia città il libro con la corrispondenza privata del Papa! Ci provano da duemila anni a distruggere l’immagine della Chiesa, ma non ci sono ancora riusciti … Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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