Islam egiziano stop al dialogo con Santa Sede

L'università di Al-Azhar sospende i colloqui. Il grande imam: "Non andrò ad Assisi". Le polemiche dopo le accuse di ingerenza del Vaticano, che aveva solo difeso i cristiani.

21/01/2011
L'università Al-Azhar al Cairo
L'università Al-Azhar al Cairo

La massima autorità dell'Islam sunnita, l'Accademia delle Ricerche Islamiche di Al-Azhar del Cairo, in Egitto, ha sospeso a tempo indeterminato il dialogo con la Chiesa cattolica perché offesa dai ripetuti appelli di Benedetto XVI contro le violenze anticristiane. Si blocca così un rapporto che andava avanti dal 1998.  Il Comitato Permanente di Al-Azhar per il Dialogo tra le Religioni Monoteistiche fa parte insieme al Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso di un Comitato Congiunto che si riunisce annualmente al Cairo e a Roma. E’ l’ultima decisione, che tuttavia ha più ragioni di politica interna egiziana che di geopolitica religiosa, delle autorità egiziane, le quali avevano già richiamato al Cairo l’ambasciatrice presso la Santa Sede, ritenendo la condanna del Papa dell’attentato nella chiesa copta di Alessandria e i suoi inviti al dialogo e alla moderazione un ingerenza negli affari interni del Paese. Al Papa aveva già risposto il grande Imam di Al-Azhar, Ahmad at-Tayyeb, che aveva giudicato come un “intervento inaccettabile negli affari dell'Egitto” le parole di Benedetto XVI ed aveva domandato: “Perché il Papa non ha chiesto la protezione dei musulmani quando venivano massacrati in Iraq?”.

 L’Imam ha già annunciato che non parteciperà all’incontro mondiale delle religioni ad Assisi che il Papa ha annunciato in ottobre in ricordo dei 25 anni dello storico appuntamento voluto da Giovanni Paolo II. La Santa Sede ha dimostrato sorpresa per le parole dell’Iman e ha stabilito comunque che non si ritirerà da alcuna delle sessioni di dialogo previste con i musulmani. Padre Federico Lombardi ha spiegato che “in ogni caso la linea di apertura e desiderio di dialogo del Pontificio Consiglio rimane immutata”.

 Per approfondire la situazione anche geopolitica mediorientale un gruppo di giornalisti italiani ha aperto un nuovo sito di analisi e notizie: http://www.ilmondodiannibale.it/ 

Alberto Bobbio
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Postato da Urizen il 27/01/2011 10:02

La presa di posizione dell'Imam di Al Azhar è sintomo di un drammatico processo di radicalizzazione in corso nel mondo islamico. La cristianofobìa, di cui ha parlato il Cardinale Bagnasco nella sua recente prolusione alla Cei, è un fenomeno che chiunque ha (come me) vissuto in Medio Oriente, può toccare con mano.

Postato da Andrea Annibale il 22/01/2011 02:45

Il grande Imam di Al-Azhar, Ahmad at-Tayyeb ha chiesto “Perché il Papa non ha chiesto la protezione dei musulmani quando venivano massacrati in Iraq?”. Ci stracciamo giustamente le vesti per un alpino che muore in Afghanistan ma non piangiamo una lacrima sui centinaia di migliaia di vittime della guerra e della fame nel mondo. Dobbiamo chiederci veramente qual è l’amore giusto da riservare alla nostra Patria. Una Patria chiusa in sé stessa, in una visione miope ed egoista, o aperta al dialogo internazionale e protettrice dei diritti dei più deboli, scandalizzata quando questi ultimi vengono calpestati qualunque sia la loro appartenenza etnica e religiosa. Io ho più volte chiesto e auspicato, tramite i miei interventi sul blog di Famiglia Cristiana, che la Chiesa si faccia compagna dell’umanità e non solo madre dei suoi figli, i cristiani. Credo che ad Assisi si dovranno condannare le guerre folli di Bush Jr. e Tony Blair e pregare, come chiede l’Imam, per le anime dei morti islamici. Questo nello spirito di Isaia Isaia 19,25 «Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità». Ciao.

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