Il Papa: "Cuba sia casa di tutti"

L'incontro di Benedetto XVI con Fidel Castro e la Messa celebrata nella Plaza de la revolución hanno concluso il viaggio in America latina.

29/03/2012
Benedetto XVI a Cuba (foto del servizio: Reuters).
Benedetto XVI a Cuba (foto del servizio: Reuters).

«Sono anziano ma posso ancora fare il mio dovere». Nell'iniziale scambio di battute, così Benedetto XVI ha risposto a Fidel Castro che commentava le proprie condizioni di salute. Si è trattato di un incontro «intenso e animato», ha detto padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, durante il quale il Lider Maximo «era molto interessato a conoscere il pensiero del Pontefice sui grandi temi dell’attualità».

Fra le sue domande, «alcune riguardavano la Chiesa e il servizio del Santo Padre, altre più in generale la situazione dell’umanità oggi: le sue sfide, le difficoltà che la scienza ha di dare le risposte che l’umanità attende, i problemi del dialogo interreligioso». Papa Ratzinger «ha risposto, naturalmente nella sua prospettiva, per quanto riguarda il contributo che una visione religiosa dell’uomo e del mondo può dare per trovare luce, orientamenti, fondamenti, per la ricerca delle vie, delle soluzioni, del mondo di oggi».

Fidel ha anche espresso il proprio apprezzamento per la beatificazione di madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II, due personalità che egli ha incontrato personalmente e per le quali ha grande stima e ammirazione.

Nell’omelia dell’ultima Messa in terra cubana, celebrata nella Plaza de la revolución della capitale Avana, il Pontefice ha parlato del tema della verità, che è «un anelito dell'essere umano». «Cercarla suppone sempre un esercizio di autentica libertà». La verità sull'uomo, ha proseguito, «è un presupposto ineludibile per raggiungere la libertà, perché in essa scopriamo i fondamenti di un'etica con la quale tutti possono confrontarsi e che contiene formulazioni chiare e precise sulla vita e la morte, i doveri ed i diritti, il matrimonio, la famiglia e la società, in definitiva, sulla dignità inviolabile dell'essere umano».

Congedandosi dal popolo cubano Benedetto XVI ha espresso il suo caloroso augurio: «Cuba sia la casa di tutti e per tutti i cubani, dove convivano la giustizia e la libertà, in un clima di serena fraternità». Ha anche sottolineato le sofferenze del popolo cubano a causa dell'embargo economico e ha ribadito che nessuno deve essere impedito nelle proprie libertà fondamentali. «Hasta siempre, Cuba, terra impreziosita dalla presenza materna di Maria. Che Dio benedica il tuo futuro», sono state le sue ultime parole, prima di ripartire verso il rientro di questa mattina a Roma.

Saverio Gaeta
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