Francesco: andate controcorrente

Lo ha detto il Papa ai giovani durante l'ultimo "Regina Coeli": «Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che possano farci paura se rimaniamo uniti a Dio».

28/04/2013
La folla in Piazza San Pietro durante il "Reina Coeli" di Papa Francesco (Ansa).
La folla in Piazza San Pietro durante il "Reina Coeli" di Papa Francesco (Ansa).

Si è conclusa con un “forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore” l’intensa mattinata di Papa Francesco. Parole pronunciate in occasione del Regina Colei celebrato al termine della messa per  i cresimandi e i cresimati di tutto il mondo arrivati in pellegrinaggio a Roma in occasione dell’Anno della fede. Una piazza San Pietro ancora una volta colma di migliaia di persone e di tantissimi giovani - almeno 70mila i fedeli che hanno ascoltato il Pontefice - ha fatto da cornice alla cerimonia di oggi. Il vescovo di Roma ha voluto ricordare la tragedia avvenuta nei giorni scorsi in Bangladesh: “In questo momento, momento speciale – ha scandito Bergoglio - desidero elevare una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh”. “Esprimo  - ha proseguito - la mia solidarietà e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari e rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore”. Il riferimento del Papa è alla tragedia avvenuta nel Paese asiatico, alla periferia della città di Dhaka, dove è crollato un edificio di otto piani, il Rana Plaza, costruito, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, senza i necessari permessi e nel quale mercoledì mattina erano stati fatti entrare 3mila lavoratori, in maggioranza donne, non tenendo conto degli avvertimenti circa i problemi strutturali che lo rendevano insicuro. Almeno 300 le vittime e circa 900 i dispersi per i quali ci sono poche speranze.

Se questo è stata la conclusione della mattinata con un forte riferimento alla cronaca, la domenica odierna è stata però una grande giornata di festa e di partecipazione della gente che ha abbracciato di nuovo il Papa. Sono stati infatti 44 i cresimandi, in rappresentanza dei cinque continenti e con un’età che andava dagli 11 ai 55 anni, che hanno ricevuto oggi in piazza San Pietro il sacramento della confermazione dalle mani del Pontefice. Francesco ha lanciato un messaggio chiaro affinché l’incontro con Cristo trasformi la vita, nonostante le inevitabili debolezze, i peccati, le zone d’ombra che riguardano tanto il cammino della Chiesa quanto quello del singolo cristiano. Dio, ha detto il Papa, ci trasforma e trasforma il mondo nel quale viviamo.

“Vedete – ha detto il Papa durante l’omelia rivolgendosi alla grande folla colorata che lo seguiva - la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo”. Quindi ha ricordato che “il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazioni. Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati, è un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo in cui viviamo che spesso non ci comprende, e anche dentro di noi, nel nostro cuore”. E tuttavia “le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita!”.

Dio "ci dà il coraggio di andare controcorrente - ha detto il Papa - sentite bene, giovani: andare controcorrente; questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio!". “Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni; - ha proseguito Bergoglio nella sua omelia - che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita”. “Questo – ha aggiunto -  anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione al nostro peccato”. Infine un messaggio particolare il Papa ha rivolto ai cresimanti, al momento del Regina Coeli: “Maria ha invocato lo Spirito con gli Apostoli nel cenacolo – ha affermato il Pontefice - anche noi, ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto”. “Questo – ha detto ancora Papa Bergoglio – lo dico in modo particolare a voi, che oggi avete ricevuto la cresima: Maria vi aiuti ad essere attenti a quello che il Signore vi chiede, e a vivere e camminare sempre secondo lo Spirito Santo!”.

Francesco Peloso
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