21/12/2010
Il Papa durante gli auguri alla Curia
Non è vero che il Papa ha detto che in alcuni casi è ammesso l’uso del preservativo. La Congregazione della dottrina delle fede con una nota ufficiale, pubblicata in sei lingue, precisa che la dottrina della Chiesa sul profilattico non cambia. La precisazione avviene in seguito ad alcune lettere non corrette delle parole di Benedetto XVI contenute nel suo libro-intervista “Luce del mondo”. Nel testo si spiega che “l’idea che dalle parole di Benedetto XVI si possa dedurre che in alcuni casi sia lecito ricorrere all’uso del profilattico per evitare gravidanze indesiderate è del tutto arbitraria e non risponde né alle sue parole né al suo pensiero”. Il Papa “non ha detto che la prostituzione col ricorso al profilattico possa essere lecitamente scelta come male minore, come qualcuno ha sostenuto”. Anzi “la Chiesa insegna che la prostituzione è immorale e deve essere combattuta”.
La precisazione avviene il giorno dopo l’importante discorso alla Curia romana in occasione dei tradizionale auguri per il Natale, nel quale il Papa era tornato sul tema della pedofilia nel clero, argomento di grande angustia nel corso dei quest’anno. Il Papa ha detto che il volto della Chiesa “è coperto di polvere” e la sua veste “strappata” per colpa degli abusi sessuali su minori commessi dai preti. Il pontefice ha citato una visione di santa Ildegarda di Bingen per descrivere lo stato in cui si trova oggi la Chiesa per colpa dei suoi stessi membri: “Nella visione di sant’Ildegarda - ha detto Papa Ratzinger -, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno”.
Sullo scandalo degli abusi sessuali del clero sui minori ha osservato: “Siamo stati sconvolti quando proprio quest’anno, e in una dimensione per noi inimmaginabile, siamo venuti a conoscenza di abusi contro i minori commessi da sacerdoti che stravolgono il Sacramento nel suo contrario, sotto il mantello del sacro feriscono profondamente la persona umana nella sua infanzia e le recano un danno per tutta la vita”. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo chiederci cosa era sbagliato nel nostro annuncio, nell’intero nostro modo di configurare l’essere cristiano, così che una tale cosa potesse accadere”. Ha invocato una “nuova risolutezza nella fede e nel bene” e “penitenza”, oltre preparazione migliore al sacerdozio e ha ringraziato chi aiuta le vittime “per ridare loro fiducia nella Chiesa”. Su un piano più generale ha denunciato che tutto ciò accade nella Chiesa perché “la fede dorme”, perché i cristiani credono sempre di meno alla “potente Parola di Dio che ha placato la tempesta”. Nella società la mancanza di consenso morale mina le democrazie. Per il Papa dunque è “in gioco il futuro del mondo”.
Alberto Bobbio