Ecco il collegamento tra la sala controllo della Nasa di Houston, la Bibioteca vaticana e gli astronauti che lavorano sulla Stazione spaziale internazionale. Ad aprire il collegamento per la videotelefonata del Papa, («
Houston, we are ready for the event»), è proprio il nostro
Paolo Nespoli, che sulla International Space Station ha incontrato e attualmente ospita l'altro astronauta italiano,
Roberto Vittori, arrivato sulla ISS con l'ultimo viaggio dello Shuttle Endeavour.
In collegamento dalla Biblioteca Vaticana con la Stazione Spaziale
Internazionale, papa Benedetto XVI si è detto "vicino" a tutti gli
astronauti a bordo, in particolare al comandante dello shuttle, Mark
Kelly, e ai due astronauti italiani, Paolo Nespoli e Roberto Vittori,
entrambi dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Al comandante Kelly il
Papa ha fatto gli auguri per la salute della moglie, la deputata
americana Gabrielle Giffords, che nel gennaio scorso è stata ferita alla
testa nel corso di una sparatoria in Arizona. "Grazie per le sue
gentili parole", ha risposto Kelly.
Si è concluso dopo circa venti minuti il collegamento del Pontefice.
Nel corso del collegamento, oltre a rivolgere loro un saluto iniziale,
ha fatto agli astronauti alcune domande, tra cui una sulla pace, una
sulla tutela dell'ambiente e sul futuro del pianeta, una sull'avventura
spaziale come ricerca delle origini dell'umanità. All'astronauta
italiano Paolo Nespoli il Papa ha chiesto anche del dolore provato nei
giorni scorsi per la perdita della madre.
Tra le domande rivolte ai membri dell'equipaggio della Stazione
Spaziale Internazionale, Benedetto XVI ne ha fatta una all'astronauta
italiano Paolo Nespoli, la cui mamma è morta durante la missione. "Caro
Paolo, tutti ti siamo stati vicini, anch'io ho pregato per lei - ha
detto il Papa -. Come hai vissuto questo momento di dolore: ti sei
sentito lontano o comunque parte di una comunità?".
"Santo Padre - ha risposto l'astronauta italiano -,
ho sentito le
vostre preghiere arrivare quassù. I miei colleghi a bordo della Stazione
mi sono stati vicini in questo momento per me molto intenso". "Sono
grato di tutto questo - ha aggiunto -. Mi sono sentito lontano ma anche
molto vicino, e questo è stato per me di grande sollievo"
.
(a cura di Pino Pignatta)