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Postato da Teresi Giovanni il 11/12/2011 22:40

Seneca denunciava la scarsa consapevolezza dalla maggior parte delle persone sul valore del tempo: "gran parte del nostro tempo ci sfugge mentre siamo impegnati a fare nulla o a farlo male, quando non ci rendiamo conto che mentre il tempo passa moriamo sempre un po’, perché infatti tutti i giorni che abbiamo già vissuto sono alle nostre spalle e sono già morti”. Vivere pienamente il quotidiano, il momento, l’attimo fugace, significa anche gestire e pianificare il proprio tempo in maniera cosciente e utile per la propria evoluzione. Il tempo non è uguale per tutti, diceva Einstein, ma dipende dallo stato di moto dell’osservatore. Relativizzare il tempo significa metterlo in relazione con lo spazio che ci circonda. Ringrazio Don Enzo Bianchi per la tematica a riguardo e per le sue preziose osservazioni. Per descrivere la fragilità del tempo che sfugge all’attento osservatore, ho scritto questo mia lirica: Fragilità Cosa può offrire/un’immagine riflessa/da un sottile/vulnerabile specchio? L’aulica bellezza,/l’irreale verso del tempo/appena trascorso. Ombre, luci,/colori trasposti,/copiati …/o forse mai esistiti. Il volto della verità è/nello sfuggente sguardo,/negli angoli di un sorriso,/nel sudore dell’emozione. Fragilità!…/Fragilità dell’attimo/fugace,/irripetibile,/ingannevole/parte dell’essere. Passa in silenzio/nella vitrea apparenza/l’anima segnata/nell’alone di un respiro. Giovanni Teresi