VIDEO
Pubblicato il 23/12/2011

Enzo Bianchi: resisti al nemico

La più dura battaglia per l'uomo è quella spirituale, la lotta contro il male che lo abita e che incontra nel mondo.

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da Nichols il 20/07/2012 21:05

Dio lo benedica!

Postato da Teresi Giovanni il 26/12/2011 14:02

Noi siamo alla ricerca di noi stessi, questa ricerca è spirito non forma, l’anima si amplia, vede e sente, l’equilibrio in noi assume visione globale. La ricerca non ha fine, rimane sempre e solamente un colmare di giorno in giorno un accrescimento. Molte forme di Dio sono nel mondo riconosciute e venerate, tutto crea sostegno, ma la ricerca della spiritualità ha anche forme dove l’universalità di Dio è unica nella trasmissione di comuni principi. Gesù chiede ai suoi discepoli di aderire al suo progetto di pienezza di vita, per minare il male alle radici. La visione offerta da Gesù di un Dio che è amore senza limiti (Mt 5,45), che perdona senza porre condizioni (Lc 15,11-32) e che dichiara «benedetti» coloro che anche senza conoscerlo hanno cercato di alleviare la sofferenza altrui (Mt 25,31-45) garantisce la vittoria sul male. Giovanni Teresi

Postato da Andrea Annibale il 23/12/2011 15:12

Chi fa il bene e dice no al male è bene accetto da Dio. Come possiamo essere sicuri di essere all’altezza di questo nome di cristiani, di definirci tali? Offriamo a Dio tutti i “no” che sappiamo dire al male sapendo che Dio non ci prova oltre le nostre possibilità. In questo dono di noi stessi a Dio in cui consiste la virtù, Dio ci restituisce a noi stessi migliorati ed in questo mi pare consista il cammino di perfezione di cui parlano i santi e la Scrittura. Temere Dio significa rispettarlo (è un pensiero che ha avuto durante un’omelia il Vescovo Monsignor Maritano) mentre temere colui che ha il potere di far morire il corpo e l’anima nella geenna significa veramente diffidarne, scansarlo, averne paura. Il problema fondamentale mi pare sia di capire in che modo la Grazia di Dio possa agire anche nei non credenti, rendendoli capace di resistere all’inquinamento morale e spirituale che abita l’uomo per effetto del Peccato Originale. Un problema che urge una soluzione che personalmente non so dare. Posso solo dire che Dio ama molto e chi, fra gli uomini, molto ama il Signore, anche non conoscendolo, riceve certamente da lui un aiuto libero ed onnipotente, cioè salvifico. La Grazia di Dio può illuminare la ragione e la coscienza secondo criteri di giustizia. L’azione di Dio però supera i nostri pensieri. Dio è costantemente alla ricerca della pecorella smarrita e non smette di tenderle la mano. Ma è più importante la libertà dell’uomo o la libertà e l’onnipotenza di Dio? Diciamo che c’è un dialogo fruttifero tra l’uomo e Dio il cui scopo è la Redenzione dell’uomo. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

Pubblicita



Tag Correlati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati