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Pubblicato il 31/08/2012

La profezia di Carlo Maria Martini

Al Festival Bibilico dello scorso maggio il ricordo di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera: "Martini, uomo umile che ha saputo comunicare con i non credenti".

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Postato da luciocroce il 08/09/2012 18:12

Caro Brunoi, faccio seguito al post di qualche giorno fa per trasmettere - sempre con riferimento alla Sua richiesta su "cosa dovrebbe fare la Chiesa" - parte della recensione di Fulvio Faina al libro del cardinal Kasper "Chiesa Cattolica". "" Non basta un semplice lifting; il cambiamento deve essere più radicale. Il Cardinale Kasper non crede all'entusiasmo effimero dei megaraduni, neppure all'illusione di una semplice innovazione delle norme, come la fine del celibato dei sacerdoti. L'invito è a una svolta nel modo di essere spirituale della Chiesa. Secondo lui , dopo il Concilio non c'è stata sufficiente sinodalità ed è stata trascurata la prospettiva di una Chiesa più povera; denuncia "un burocratismo soffocante che pretende di uniformare le Chiese locali e la libertà dei carismi"; raccomanda l'espressione dell'episcopato nelle nomine vescovili. Ribadisce le proprie riserve sulla forma della celebre nota Dominus Jesus, prevede un volontario trasferimento di decisioni dal primato petrino alle Chiese locali. Per Kasper serve una Chiesa fatta di "Chiese domestiche e comunità di base. In futuro diventerà inevitabile opporsi a un centralismo e concedere maggiori responsabilità alle Chiese locali"". Cordialmente lucio

Postato da LucianoT il 06/09/2012 14:21

Desidero segnalare un articolo del "cattolico" Antonio Socci sul Cardinale Martini. Mi astengo dal commentarlo, poichè si commenta da sè.... L'unica cosa che mi dispiace è fargli pubblicità, ma credo valga la pena leggere la sequenza di vocaboli, verbi, predicati ed aggettivi che compongono l' "articolo". http://www.antoniosocci.com/2012/09/io-non-sono-martiniano-sono-cattolico-cosa-possiamo-fare-per-lanima-di-carlo-maria-martini/

Postato da luciocroce il 05/09/2012 16:51

Caro Brunoi, io mi considero solo un aspirante cristiano e quindi non ho ricette da suggerire alla Chiesa..., (per giunta tramite un modesto post). Certo non mi sogno di chiederLe di cambiare la Sua dottrina, alla quale credo, sugli argomenti da Lei elencati; però, per rimanere in argomento, mi chiedo ad esempio se sia condivisibile la pretesa di riprodurre sic et simpliciter, senza alcuna mediazione, i principi cattolici nell'ordinamento giuridico dello Stato, destinato per sua natura a regolamentare la vita di tutti (credenti, non credenti e diversamente credenti). La materia del contendere, quindi, non è certo l'essenza del Vangelo - che è immutabile - ma le modalità con cui predicarlo. Il Dio nel quale sono cresciuto era un Dio cupo, che annotava scrupolosamente tutto quello che facevi ,un contabile, un magistrato, un Dio che utilizzava anche le infermità per castigare la colpa: “Chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchè egli nascesse cieco?”, e che “puniva la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”. Ma il nostro non è, invece, un Dio che perdona settanta volte sette, che accoglie il "Figliol prodigo" a braccia aperte, che salva l' adultera dalla lapidazione - prendendo ancora una volta le distanze dal Dio degli scribi e dei farisei -, che porge l'altra guancia, che retribuisce l'operaio dell'ultima ora come quello della prima, che porta immediatamente con sè in Paradiso, come primo santo della cristianità, un "ladrone", etc. etc.? Questa mi pare la Fede del Cardinal Martini, ed è per questa Fede che Lo ringrazio dal profondo del cuore ed è per questa Fede che spero di rivederLo, quando sarà giunta l'ora. E', questa, una Fede "fai da te", "relativistica", "comoda", "disubbidiente"? A me non pare; a mio opinabile giudizio, è una Fede che vorrebbe sforzarsi - se poi ci riesca, è un'altra questione - di prendere a modello Cristo e non il mondo; e auspicherebbe una Chiesa che, per quanto umanamente possibile - lo so che non è facile - non cercasse di assomigliare alle strutture di potere esistenti, nè di emularne il linguaggio e i metodi, visti anche i disastri causati da tale ricercata omologazione. Cordialmente lucio

Postato da Sabuz il 05/09/2012 15:48

Credo che i fedeli si attirino grazie a testimonianze di fede autentiche e profonde più che per obblighi o divieti morali...quando uno Cristo lo ha nel cuore di cosa può aver paura? Siamo noi credenti ad aver per primi la responsabilità dell'evangelizzazione perchè per chi non crede sono gli esempi di vita concreti e non le catechesi le catechesi che possono semmai seguire...questo vale soprattutto per noi laici. Credo che cmq anche se con molta lentezza i cambiameti avverranno ma dovranno essere accompagnati da continue conversioni anche da parte nostra.

Postato da angeletta il 05/09/2012 14:57

Penso che non esistono solo gli integralisti musulmani ma anche quelli cattolici. Il fariseo che proclama di non essere come gli altri, quello che quando fa l'elemosina ci tiene a far sentire il rumore delle monete,quello che vuol e essere salutato ed ossequiato,ecc.A volte penso che se per assurdo Dio venisse sulla terra a dire che non è peccato l'aborto, non è peccato amare uno dello stesso sesso e tante altre cose,cercherebbero di buttarlo giù dalla rupe. Ringrazio profondamente Dio se mi permette di essere il pubblicano in fondo alla chiesa e di stare sulla soglia della sua Casa.

Postato da Franco Salis il 05/09/2012 10:12

@ brunoi il 04/09/20121;6.21,16.34 Scrivi : “ma a causa delle sue (di Martini) posizioni poco chiare e un po' qualunquiste è stato frainteso e anche strumentalizzato dai laicisti per i loro fini”. Quindi Martini è stato “poco chiaro” e, non contento, aggiungi “qualunquista”: NO COMMENT. Mi limito a dire che questo non è atteggiamento da cristiano. Luciano Lama è stato o non è stato un “laicista”? Chi osa sminuirne la statura morale? Quando da leader della CGIL si batteva per il “contenimento” dei salari nonostante fossero bassi, affermando che diversamente fra qualche lustro i figli sarebbero stati disoccupati e a carico dei genitori, è stato Cassandra o profeta? Ti pare che sia una persona da disprezzare? E quanti sono i “Lama” di ieri e di oggi? E il mio conterraneo (acquisito) Enrico Berlinguer che durante un comizio quando esplosero le bombe gridava dal palco: compagni state calmi, l’Italia non è in guerra con nessuno” (contraddicendo i br catturati che si proclamavano prigionieri di guerra).Anche questo è un laicista da esporre a pubblico ludibrio? E che dire di Antonio Gramsci altro mio conterraneo ( pure lui acquisito),di cui si vuole impadronire la Chiesa, ordinando ad una suora di affermare che era morto chiedendo il crocefisso. Perché dico questo? Perché ad una persona che ha fatto voto di obbedienza le farai dire tutto quello che vorrai. Il cardinale Martini, negli anni di piombo, arrivava sul posto dell’attentato prima della polizia. Questa affermazione non vuole essere un accusa alla polizia, ma la immediata disponibilità del cardinale. Ma dove hai letto tutte quelle accuse rivolte a Martini e che metti in bocca ai laicisti! Continui a riportare senza citare la fonte ciò che hanno scritto i “laicisti (che poi sarebbero i cattivoni) “che Martini era antagonista del Papa (cosa non vera) che era favorevole al matrimonio gay (ne dubito) all'eutanasia (bugia) per non parlare dell'enfatizzazione relativa al rifiuto di cure non più efficaci nella fase terminale della malattia . Il cardinale Martini su questi argomenti è stato CHIARISSIMO e PROFONDISSIMO. Se terzi hanno difficoltà di comprendonio o deliberatamente hanno “frainteso e strumentalizzato” , non è colpa di Martini. Martini aveva la capacità di vedere nel volto sfigurato dalle armi da fuoco del brigatista o del professionista , del gay o del divorziato il volto di Cristo. Hans Kung non ha proposto ricette, ma si rifiuta di servirsi di beghine e begardi ( intesi secondo la definizione di Lambert le Bègue) per esercitare il potere anzi che il servizio, come fa il Papa e la sua corte, ma ha avanzato acute osservazioni sullo stato della Chiesa e delle responsabilità. Non tutto condivido. Perché citi con disprezzo Scalfari? Non ha mai, dico MAI, detto una falsità; che abbia detto cose non condivisibili è altro paio di maniche. Io non ho visto “l’infedele”, prendo per buona la tua dichiarazione relativa alla giornalista. “ non era un attacco alla Chiesa ma alle strutture troppo rigide della Chiesa”. Ebbene, che differenza c’è con le risposte di Martini nella intervista pubblicata dal Corriere it il 01.09.2012? NESSUNA. Certamente Franco Salis avrebbe aggiunto che quelle strutture sono “CRIMINOGENE”. Se tu verrai a trovarmi, ti offrirò un “vermentino” dei fratelli Ragnedda; dopo di che dirai: ma che me ne faccio io del franciacorta? Ciao.

Postato da brunoi il 04/09/2012 16:34

lucio croce,non ho capito cosa dovrebbe fare la Chiesa per applicare il Concilio Vaticano II,cedere alle pressioni del mondo moderno e accettare l'aborto,matrimonio gay,eutanasia,tollerare tutto senza piu riferimenti morali? Accettare la ricetta di Hans Kung? Quella ricetta é gia' stata sperimentata nelle Chiese protestanti con esiti disastrosi. Li davvero le Chiese sono vuote,non ci sono vocazioni,molte Chiese sono in vendita.Solo in Germania i 30 anni i Luterani si sono dimezzati. In Inghilterra molti anglicani passano alla Chiesa cattolica perche'ritengono che la loro Chiesa si svuotata di valori. Se parliamo di trasparenza e piu'impegno evangelico va'bene ma non si puo'attribuire al Concilio cio'che non ha detto. Concilio cio' che non ha mai detto.

Postato da brunoi il 04/09/2012 16:21

ho avuto grande stima del Card.Martini per il Suo impegno nel dialogo tra le religioni e i non credenti,per il "suo inchinarsi sulle nostre fragilita'",ma a causa delle sue posizioni poco chiare e un po' qualunquiste é stato frainteso e anche strumentalizzato dai laicisti per i loro fini. Hanno scritto che Martini era antagonista del Papa (cosa non vera) che era favorevole al matrimonio gay (ne dubito) all'eutanasia (bugia) per non parlare dell'anfatizzazione relativa al rifiuto di cure non piu' efficaci nella fase terminale della malattia. Scelta previsa dalla nostra Costituzione e anche dal catechismo cattolico.Scalfari ha addittura scritto che era attaccato ad una macchina (falsita'). Anche la frase rialciata in una intervista é stata travisata. La giornalista austriaca presente al colloquio con Martini a "L'infedele" ha precisato che quella frase non era un attacco alla Chiesa ma alle stutture troppo rigide della Chiesa.Cosa ben diversa da quello che hanno scritto i giornali. In questo senso Martini faceva un po' di confusione e credo abbia danneggiato anche se stesso.

Postato da luciocroce il 03/09/2012 16:36

Ma i cattolici che con forza spingono sul freno perchè la Chiesa resti inchiodata all'impalcatura dataLe dal Concilio di Trento, si sono mai chiesti se la grave crisi nella quale ormai da lunghissimo tempo siamo immersi (ben prima del, da loro, disprezzato Vaticano II) avrebbe avuto un impatto altrettanto dirompente se, per tempo, ci fosse stato da parte della Chiesa Istituzione un maggiore recepimento delle istanze avanzate, ad esempio, proprio dal Cardinal Martini (ma non solo da Lui) e da tantissimi altri sinceramente credenti, chierici e laici? E' vero che con i "se" e con i "ma" non si fa la Storia (e quindi neanche quella della Chiesa), è però sotto gli occhi di tutti lo stato nel quale attualmente versiamo... E comunque, a prescindere da tutto questo possiamo, ora come ora, pensare di affrontare il complesso avvenire che ci aspetta con categorie culturali risalenti alla Controriforma?

Postato da nicolag il 01/09/2012 15:48

Bel discorso,condivisibile quello di de Bortoli. Dare un concreto contributo, che il Cardinale Martini apprezzerebbe moltissimo, sarebbe quello di contribuire a dare voce a tutti coloro che, come il Cardinale, vorrebbero che la Chiesa parlasse più spesso attraverso il Concilio. Sono già passati tantissimi anni dal Concilio Vaticano II, indetto da Giovanni XXIII il 25 dicembre 1961. La Chiesa ha tanto bisogno di Collegialità e Trasparenza per stare al passo con i tempi. E non nella politica o ricattabile dalla politica, ma spiritualmente e autorevolmente al di sopra di essa.

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