12
gen

Conciliazione e benessere familiare

Ieri ho fatto un'intervista-lampo con un giornalista de La Discussione.


Eccola qui.

Che ne dite? C'è un errore e un refuso (nella prossima vita farò la correttrice di bozze) ma spero di essere stata chiara nel sottolineare che la conciliazione è una dimensione che investe il benessere famigliare nel suo complesso, e non solo una questione di donne. 

Chissà se c'è qualcuno in ascolto...

Pubblicato il 12 gennaio 2012 - Commenti (0)
25
ott

Work-life balance e stabilità familiare

Il gruppo parlamentare di lavoro sulla famiglia (parliamo del Parlamento Francese) composto dai parlamentari dell'UMP, il partito di centro-destra che ha come suo leader il Presidente Sarkozy, ha recentemente pubblicato un documento ricco di riflessioni e di poposte, nate dall'incontro con la società civile e le associazioni familiari francesi.


Il documento (lo potete trovare online qui, nella versione integrale francese) parte dalla difesa della famiglia come istituzione e intende promuovere una politica familiare che sostenga la stabilità e la "durabilità" della famiglia, intesa come un bene per l'intera società. 

Questo documento nasce in seno a una discussione tutta francese sulla riforma del fisco, che attualmente è a base familiare e che alcuni partiti legati alla sinistra francese vorrebbero ricondurre su base individuale. Oltre a trattare di questioni fiscali, il documento affronta però in modo compiuto alcune questioni base di politica familiare, come appunto la questione della conciliazione famiglia-lavoro.

La conciliazione famiglia-lavoro è considerata infatti come un aspetto fondamentale per costruire il benessere delle famiglie, partendo dalla considerazione che, sebbene per lungo tempo sia stata trattata come una questione di pari opportunità al femminile, sempre più uomini si dimostrino propensi ad occuparsene. Accanto alla questione dei servizi per la prima infanzia, la promozione di politiche di conciliazione famiglia-lavoro è considerata dunque come fondamentale nella costruzione del benessere familiare.

Le proposte presentate partono dalla considerazione della questione del tempo familiare, sempre più ridotto all'osso, e della sempre maggiore mobilità richiesta ai lavoratori. Si fa anche accenno al fatto che la promozione di politiche di conciliazione a livello aziendale aumenti il livello di benessere dei lavoratori, e quindi la produttività, e anche la presenza stessa dei lavoratori in azienda.

Viene anche difesa la libertà di scelta del part-time (ricordiamo che in Francia la scelta del part-time è stata promossa con sovvenzioni sia alle aziende sia alle famiglie, sebbene questa politica abbia suscitato non poche polemiche) e la libertà di scelta della cura materna nei primi anni di vita. Nonostante queste politiche familiari estremamente generose, dobbiamo ricordare che la Francia è anche uno dei Paesi con il più alto tasso di lavoro femminile (a differenza per esempio della Germania). Viene inoltre sottolineato come, secondo un recente sondaggio, 3 lavoratori su 4 in Francia dichiarano che il proprio datore di lavoro non si occupa di implementare politiche aziendali di conciliazione famiglia-lavoro, nonostante a livello nazionale sia stata elaborata e diffusa la Carta della genitorialità, un documento per l'introduzione di buone prassi aziendali sul tema della conciliazione famiglia-lavoro.

Ed ecco, in sintesi, le proposte lanciate nel documento UMP sulla conciliazione tra vita familiare e vita professionale:
1. Impossibilità a rifiutare un giorno di congedo parentale al padre che desideri accompagnare la moglie agli esami durante la gravidanza;

2. Diffondere la Carta della genitorialità e renderla parte della contrattazione triennale, secondo il codice di diritto del lavoro francese;

3. Rendere frazionabile e utilizzabile il congedo parentale fino al compimento dei 15 anni del proprio figlio;

4. Creare una sorta di "Banca familiare delle ore", che ogni lavoratore può iniziare a costruire su base individuale e può poi utilizzare in caso di necessità familiari;

5. Istituire il diritto alla formazione obbligatoria durante il congedo parentale;

6. Prevenire e evitare con appositi strumenti i licenziamenti a causa della maternità;

7. Sostenere gli investimenti, da parte dei genitori, nell'educazione dei propri figli.



Foto: Amy Simple Life

Pubblicato il 25 ottobre 2011 - Commenti (0)

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Pubblicita

Autore del blog

Famiglia e Lavoro

Lorenza Rebuzzini

Laureata in filosofia, mamma di due bambini, per me la conciliazione famiglia-lavoro è pratica quotidiana e oggetto di riflessione da quando, nel 2005, inizia la mia collaborazione con il Cisf per il Nono Rapporto Cisf su Famiglia e Lavoro. Qui riprendo le fila del discorso...

Calendario

<<maggio 2024>>
lmmgvsd
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031

Articoli correlati

Il costo dei figli

Con questo volume inizia la nuova serie del Rapporto Cisf sulla famiglia in Italia che presenta i risultati della prima edizione di una propria indagine originale, che verrà ripetuta ogni due...

Domande della società, risposte della politica

Il  Rapporto Cisf 2009 viene presentato e discusso presso il Senato della Repubblica, Sala Capitolare, Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, piazza della Minerva 38, Roma, 15...

gli altri blog di Famigliacristiana

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici o analytics anonimizzati, informativa cookie policy

Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo, 14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 2.050.412,00 i.v.
Copyright © Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati