20/09/2011
Claudio Abbado (a sinistra) con Roberto Saviano a "Vieni via con me" (foto Marco Caselli Nirmal).
L'impegno civile di Claudio Abbado non è certo una novità. Si ricorderà, ad esempio, che vincolò il suo ritorno alla Scala di Milano alla piantumazione di una certa quantità di alberi. Noto è il suo sostegno a quel sistema di orchestre giovanili venezuelano, ideato da José Antonio Abreu, che ha tolto dalla strada e dato una formazione e un futuro a centinaia di ragazzi di strada. Il suo impegno per la cultura, e contro i tagli a cui essa è stata sottoposta, è stato manifestato in molteplici occasioni. Per ribadirlo, ha vinto anche la sua naturale ritrosia tornando dopo una lunga assenza a "Vieni via con me", la trasmissione di Fabio Fazio, nel novembre scorso. Fu proprio in quella occasione che il maestro conobbe Roberto Saviano, l'autore di Gomorra, duro atto di accusa contro il sistema della criminalità organizzata, la cui pubblicazione ha costretto Saviano a vivere con la scorta e a condurre una vita blindata. Tra i due nacque una simpatia e una solidarietà che non è mai venuta meno. Qualche tempo fa, il maestro, disse: «Ce ne fossero tanti di Saviano, di scrittori, di intellettuali capaci di non
fermarsi davanti agli aspetti più oscuri del proprio Paese».
L'amicizia con lo scrittore ha ora indotto il maestro a dedicargli il concerto che la sua Orchestra Mozart terrà il 22 settembre a Bologna. Come di consueto, solo poche, incisive parole sono state spese per motivare la scelta: «Siamo sempre vicini al nostro amico Roberto, costretto a condurre una vita privata di ogni libertà e a "resistere" per continuare a fare ciò che ama: ricercare la verità e difenderla con la sola arma della parola. A lui vogliamo mandare i nostri più sentiti auguri, approfittando della felice coincidenza che ci vede tenere un concerto proprio nel giorno del suo compleanno».
L'Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado (foto Marco Caselli Nirmal).
A intonare un "buon compleanno" inedito e, immaginiamo molto gradito,
saranno, insieme ad Abbado e all'Orchestra Mozart, una delle più grandi
pianiste viventi, Maria João Pires.
In
programma, all'Auditorium Manzoni di Bologna, alle 20.00, due concerti
per pianoforte mozartiani, il n.
27 in Si bemolle maggiore K 595 e il n. 20 in Re minore K 466, che
verranno
registrati dalla Deutsche Grammophon (il Cd uscirà nel corso del 2012).
Saviano è stato di recente attaccato da più parti per il suo lavoro e le sue denunce. Quando, in un monologo a "Vieni via con me", parlò delle infiltrazioni mafiose in Lombardia, ci fu chi gridò alla scandalo. Qualcuno, anche fra i politici, mise in dubbio la necessità che allo scrittore fosse affidata una scorta, come se smascherare pubblicamente - per usare le parole di Abbado - i poteri malavitosi fosse una passeggiata. In varie occasioni Saviano ha invece raccontato di che cosa significhi dover vivere sotto tutela per un giovane che ha davanti a sé tutta l'esistenza: «Non posso pensare di andare a mangiare un gelato o di innamorarmi...». Il gesto del maestro giunge dunque opportuno e ci ricorda che la lotta all'illegalità e alla cultura del più forte ci riguarda tutti. Che Roberto gradisca anche i nostri auguri.
Paolo Perazzolo