Baccini canta Tenco... anche in tour

La vita di Francesco Baccini è legata a quella di Tenco da coincidenze e analogie. E adesso, con questo album...

29/05/2011

Era destino che prima o poi Francesco Baccini cantasse Tenco. Tante sono le analogie tra loro. E poi, ci avete mai fatto caso? Si assomigliano fisicamente! Tanto che, a questo proposito, Francesco ha numerosi aneddoti da raccontare. Anni fa, gli amici lo chiamavano Luigi proprio per la somiglianza con Tenco. Anche ai  giornali è capitato di  pubblicare foto dei due scambiandoli l’uno per l’altro. Ma il massimo è stato quando, in gioventù, Francesco si è trovato in ascensore con un signore che lo fissava in modo insistente fino a farlo sentire in grande imbarazzo. Alla fine, l’uomo si è presentato come Valentino, il fratello di Tenco. Anche lui era rimasto impressionato dalla somiglianza con Luigi.

     "Ci sono anche altri episodi. Una serie di date e coincidenze", aggiunge Baccini: "Tenco ha inciso i primi brani negli anni Sessanta, quando sono nato io, ed è mancato a 29 anni, quando io ho pubblicato il mio primo album, Cartoons, che ha vinto la Targa Tenco. Forse non tutti sanno, poi, che Tenco non era solo il ragazzo triste e malinconico che tutti conoscono. Tenco ha scritto brani molto ironici che toccavano aspetti sociali che trovo di grande un’attualità. Sono stati composti nei primi anni Sessanta ma sembrano scritti ieri. Ciao amore ciao, per esempio, era nata come una canzone contro la guerra. Ma i discografici non la volevano al Festival di Sanremo. Così Tenco fu costretto a cambiare il testo. La Ballata della moda, invece,  prendeva in giro l’Italia di quegli anni.  Tenco aveva già capito dove ci avrebbe portato il famoso consumismo. Diverse sue canzoni furono sottoposte a censura".

- Possiamo dire che Tenco era avanti per il suo tempo?

     "Certo, era un intellettuale ma non faceva pesare di esserlo. I suoi testi erano semplici ma profondi. Era un personaggio scomodo. Anch’io, dopo l’album Nomi e cognomi in cui mi sono permesso di attaccare il sistema Tv,  sono stato allontanato da radio e televisione".

- Tenco amava definirsi un compositore e non un cantautore. E tu?

     "Anch’io ho cominciato dalla musica,  a 9 anni con il  pianoforte. Prima sono compositore e poi cantautore. Non dimentichiamo che Tenco era un ottimo sassofonista. Uno dei migliori dell’epoca". 

- Come ti  è venuta l’idea di dedicare un concerto a Luigi Tenco?

     "Mentre ero in sala di registrazione, durante una pausa, mi sono trovato a suonare e cantare, così per caso, Vedrai, vedrai. Il fonico, a mia insaputa, mi ha registrato. Dopo averla riascoltata, decisi di inserirla nel mio ultimo cd, Ci devi fare un goal. Ma è stato il pubblico a convincermi. Ogni volta che la cantavo i fan avevano una reazione esagerata e così ho sentito l’esigenza di rendere omaggio a Tenco con un concerto e poi un tour tutto dedicato a lui. Grazie a questo tour  Tenco rivive nel terzo millennio".

- Qual’è stata la filosofia che avete avuto nell’approcciare un mostro sacro come Tenco?

     "Restaurare i suoi pezzi  come una tela preziosa. Rinnovare le sonorità con adattamenti che vanno dal jazz alla bossa nova, passando dalle ballate fino ad arrivare al rock".

- Se Tenco non fosse scomparso prematuramente e in un modo tragico, sarebbe stato circondato dallo stesso fascino?

     "Avrebbe avuto la stessa carriera di Fabrizio de Andrè, Gino Paoli e tutti gli altri grandi del suo periodo".

- Quale canzone riscuote maggior successo durante il concerto?

     "Sicuramente i classici come Vedrai Vedrai e Mi sono innamorato di te, ma anche E se ci diranno e Ognuno è libero".

- Quest’anno festeggi anche 20anni di carriera, Baccini canta Tenco può considerarsi anche un  bilancio della tua carriera?

     "Quasi 21… Penso che essere ancora qui dopo tutti questi anni sia incredibile. Sono un cantante controvento. Sono un idealista".

- Arriverà un live?

     "Assolutamente sì, me lo stanno già richiedendo. Stiamo pensando a un cd in studio e un dvd live dei concerti. Intanto lunedì 30 maggio ci sarà un nuovo concerto allo Smeraldo di Milano e poi si riprenderà nei teatri in autunno, mentre quest’estate Tenco rivivrà nei più grandi Festival in giro per l’Italia".   


“Baccini canta Tenco, come non l’avete mai sentito” vede la collaborazione di personaggi del calibro di Armando Corsi (che si è occupato dell’arrangiamento dei brani dello spettacolo), Pepi Morgia (alla regia e scenografia), Marzio Angiolani, (coautore al fianco di Baccini), il tutto sotto la stretta supervisione di Paolo Caliari.

Monica Sala
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