07/02/2011
Lorenzo Jovanotti Cherubini, di nuovo primo in classifica.
Ci sono voluti nove mesi per vedere la luce, esattamente come per avere un bimbo. Il suo nome è Ora ed è l’ultimo cd di Lorenzo Jovanotti Cherubini. Un disco nato per far stare bene la gente che in questo particolare momento del nostro paese si sente un po’ smarrita. Un album festoso, un inno all’ottimismo, su ritmi dance con una forte e calda componente elettronica.
Il termine Ora non è stato scelto a caso. E’ un album liberatorio, positivo in cui Jovanotti è riuscito a dissociarsi dalla sua vita personale. Pochi mesi fa ha perso la sua adorata madre e l’album è stato pensato anche per allietare le giornate d’ospedale del genitore, per farla ridere così come faceva da bambino quando sognava di fare il dj e le cantava canzoni improvvisate. E come sempre con Lorenzo non si racconta quello che succede, ma si lascia affiorare tutto quello che potrebbe succedere, si racconta uno scenario e non le storie che lo compongono.
- Dove trovi la voglia di fare sempre meglio?
“Io mi sento sempre come il soldato Ryan, a cui viene detto “meritatelo”. Fino a poco tempo fa quando non avevo la vena creativa mollavo tutto e andavo a dormire”.
- E adesso?
“Non mi arrendo perché è quando sono stanco che si aprono le porte della percezione e arriva il regalo dell’ispirazione, proprio quando mi sembra di aver buttato via la giornata”.
- La vena creativa non ti è mancata in “Ora”. 25 brani e tutti inediti…
“All’inizio non mi veniva l’ispirazione, per ben due mesi non sono riuscito a fare praticamente nulla. Poi, non so come, è nata Tutto l’amore che ho e da lì, come un fiume in piena, sono arrivate tutte le altre”.
- Tu hai ancora tanto entusiasmo nonostante il successo. Le nuove generazioni abituate ad avere praticamente tutto, secondo te, riescono ad avere grandi passioni?
“Sì hanno quasi tutto ma possono comunque coltivare grandi passioni per il lavoro, per la musica per qualsiasi cosa li tenga vivi. Ognuno di noi ha la sua molla che spinge verso un obiettivo”.
- E tua figlia Teresa ha già manifestato particolari propensioni?
“Spero le si accenda presto la lampadina e prego perché trovi la sua strada, anche se ha solo 12 anni. Per adesso ha scoperto la musica”.
- Cosa ascolta?
“Lei si fida di me. Sono io il suo dj. Sono io che le carico i brani sull’Ipod e lei li ascolta. Ha un debole per la musica di Frank Sinatra. Siamo andati anche insieme a Broadway a vedere un musical dedicato a The Voice”.
- Torniamo all’album. Questo è un momento difficile anche per la musica. Come si può fronteggiarlo?
“Sembra un paradosso ma occorre investire di più per fare qualcosa di veramente bello che la gente compri ugualmente. Io sono andato dai miei discografici e ho chiesto loro un maggior sacrificio. La vera rivoluzione è fare bene il proprio lavoro. Nel mio disco c’è anche tanta dance perché questo è un genere musicale che ritorna nei momenti di crisi”.
- Safari, il tuo precedente album, ha venduto oltre 600 mila copie. Perché hai scelto di fare un lavoro completamente diverso?
“Ho raccolto la sfida e ne sono contento. In Ora c’è tutto il mio io. C’è Jovanotti della canzoni d’amore, c’è il re del ritmo, il profeta elettrico, il guru sintetico, il ragazzo folk e lo stornellatore di Cortona”.
- Quando ti vedremo in concerto?
“Il tour parte il 16 aprile da Rimini”.
- Ci sono anche fior fiore di ospiti nel tuo cd, da Cesare Cremonini a Amadou&Miriam, ma la copertina ci ha stupito.
“Lo so è qualcosa che non ti aspetti visto che è stata firmata da Maurizio Cattelan. Ci siamo conosciuti durante un concerto che ho tenuto a Chelsea e da lì è nata un’amicizia”.
- Durante l’intervista ti guardavo e devo dire che sei in grande forma. Ma tu proprio non ingrassi…
"Se non andassi in bicicletta almeno tre volte la settimana metterei in un attimo 15 chili. Non posso avere tutte le fortune!!!
Ora è disponibile in due versioni. Basic e Deluxe con tutti i 25 inediti.
Monica Sala