07/07/2011
I Pooh oggi.
Almeno tre generazioni sono cresciute a pane e Pooh. Perché Roby Facchinetti, Red Canzian e Dody Battaglia sono come il buon vino: più invecchia e più è buono. E così anche la loro musica.
Nell’ultimo periodo stanno vivendo una seconda giovinezza. Hanno ritrovato la voglia di divertirsi sul palco, di esibirsi dal vivo, di scrivere nuove canzoni. Insomma, hanno scoperto che, insieme, hanno ancora molto da dire. E di questo sono ben consapevoli i milioni di fan che accorrono agli appuntamenti del loro ultimo tour , il più lungo che abbiamo mai fatto. 90 date, le prime 58 sold out, in soli 10 mesi. Se non ci fosse stata l’uscita di scena di Stefano d’Orazio che, in un primo tempo, ha creato non poco scompiglio in un gruppo super collaudato, forse non sarebbe nato Dove comincia il sole definito da addetti ai lavori e non il cd più bello regalatoci dalla formazione più longeva del nostro panorama musicale.
- Vi è mai venuta la voglia di dire basta dopo la decisione di Stefano
d’Orazio?
Roby: "Dopo lo scossone provocato dall’addio di Stefano abbiamo avuto
più che un attimo di crisi. E’ normale dopo 38 anni che stavamo insieme.
Siamo rimasti praticamente un tavolo senza una gamba. Stefano ha fatto
questa scelta perché riteneva di non aver più niente da dire e noi
abbiamo rispettato la sua decisione, anche se con molta sofferenza. Una
decisione che, comunque, abbiamo subito perché nel nostro intimo avevamo
sempre pensato che il finale dei Pooh l’avremmo scritto tutti quanti
insieme ma le scelte, soprattutto delle persone che ti sono care, vanno
rispettate anche perché d’Orazio l’aveva maturata da tempo e non è stato
un fulmine a ciel sereno".
- Allora cosa è successo?
Red: "La svolta si è verificata in montagna, esattamente a Corvara, in
Trentino. Avevamo organizzato un Capodanno insieme alle nostre famiglie,
proprio per superare il difficile momento e prendere una decisione
definitiva, anche se in cuor nostro pensavamo che la nostra storia non
meritava un simile finale ed i nostri fan ci chiedevano di non mollare.
Durante il brindisi di mezzanotte ci siamo guardati negli occhi e senza
dire niente abbiamo capito che il nostro desiderio era quello di andare
avanti".
Dodi: "Eravamo consapevoli che una decisione di questo tipo presupponeva
anche un segnale molto importante e la risposta migliore ancora una
volta era la musica. Così ci siamo messi a subito al lavoro".
- Dove comincia il sole ricorda molto le sonorità di grandi lavori
passati come Parsifal o Alessandra...
Roby: "Esatto. Siamo andati a ripescare gli anni Settanta, in pratica le
nostre radici, recuperando il concetto di band. Il tema conduttore è
il sogno perché la musica stessa è un sogno che ti accende la fantasia,
la passione e ti fa volare. La parte strumentale aggiunta a Dove
comincia il sole ha lo scopo di lasciare libero chi ascolta di
viaggiare con la fantasia, di sognare e immaginare l’angolo di mondo in
cui vorrebbe essere in quel momento. E poi, come diceva mio nonno
Abramo, i sogni non costano niente…".
- Dopo una quarantina di album, circa 50 milioni di dischi venduti ,
migliaia di concerti dove trovate ancora gli stimoli giusti per
continuare a questi livelli?
Red: "Semplice, nell’infinita passione per quello che facciamo e, forse,
perché non sappiamo fare altro… e non tralasciamo l’impagabile
esperienza umana di questi anni insieme".
- Siete sempre riusciti a far parlare solo della vostra musica. Avete
sempre difeso la vostra vita privata. Difficilmente siete apparsi sui
giornali di gossip.
Roby: "Abbiamo sempre protetto il nostro “mondo” sia dal punto di vista
artistico che privato. Per rimanere indipendenti, abbiamo cominciato ad
autoprodurci fin dal ‘77/78 e quando non si lavorava siamo
sempre corsi dalle nostre famiglie per cercare, nei limiti del
possibile, di garantire ai nostri figli una vita normale. Siamo stati
bravi nel trovare un equilibrio senza mai apparire troppo".
- Che cosa dei Pooh attraversa trasversalmente tre generazioni…
Red: "Le ragioni possono essere tante. Innanzitutto le nostre canzoni
raccontano storie di vita in cui tutti si possono ritrovare. Ma la
nostra vera forza credo stia nella continuità artistica. Non ci siamo
mai separati, abbiamo sempre garantito dischi e concerti di qualità
senza mai avere crisi artistiche. Credo, senza esagerare, di poter
affermare che i Pooh rappresentino un’eccezione a livello mondiale".
- Più volte avete affermato che tra di voi non c’è un leader, molti però
fanno il nome di Roby…
Roby: "E’ vero. Tutti noi siamo importanti allo stesso modo perché
ognuno di noi si è specializzato a fare quello che meglio gli riesce.
Abbiamo creato delle vere e proprie regole, degli automatismi cui ci
affidiamo. Sono alchimie impalpabili, difficile da spiegare ma tutti noi
sappiamo esattamente cosa pensa e cosa prova l’altro, anche meglio di
lui stesso. Forse, è questo che ci ha fatto resistere tutti questi anni".
- Chi è il più nervoso, il più paziente, il più ritardatario tra di voi…
Red: "A turno abbiamo imparato ad essere pazienti quando necessitava, ad ascoltare quando necessario, a stare zitti se necessitava. Il nostro lavoro-sodalizio rappresenta una vera e propria scuola di vita: abbiamo imparato che nella vita di gruppo la tua idea deve diventare anche l’idea dell’altro e viceversa".
-E’ vero che siete anche appassionati collezionisti?
Roby: "Verissimo e da molti anni. Amo il buon vino italiano, in particolare i rossi della Toscana, del Piemonte e della Sicilia. Nella mia cantina ci sono circa 2.500 etichette di vino che lascerò ai miei figli perché non farò in tempo a stapparle tutte".
Red: "Quando non suono dipingo, rigorosamente con la mano sinistra anche se scrivo con la destra. Colleziono oggetti di antiquariato e bonsai".
Dodi: "Colleziono chitarre. Ne possiedo una cinquantina, alcune di grande valore".
- Chi è l’erede dei Pooh, se c’è…
Roby: "Non vorrei peccare di presunzione ma credo che i Pooh siano
irripetibili e abbiano generato musica irripetibile. Non esiste un
altro gruppo italiano, insieme da oltre 40 anni, che abbia ottenuto gli
stessi risultati. Oggi, poi, per i giovani, è tutto più difficile e non è
retorica. Lasceremo ai nostri figli un mondo pieno di incertezze. Noi,
negli anni ’60, abbiamo avuto la possibilità di sognare di fare progetti
a lunga scadenza, di vivere il boom economico e una vera e propria
rivoluzione anche in campo musicale. Ora tutto questo non c’è più e
inevitabilmente il momento di crisi si riflette anche nel panorama
musicale.
- Fermeranno prima la musica o i Pooh?
Roby, Red, Dodi: "Ah, Ah… Purtroppo i Pooh per una questione anagrafica
ma la nostra musica ci sarà sempre".
DOVE COMINCIA IL SOLE
PROSSIME DATE TOUR ESTATE
Luglio
14 AFRAGOLA (NA) STADIO COMUNALE “L.MOCCIA”
16 ALESSANDRIA LA CITTADELLA
17 GARDONE RIVIERA (BS) TEATRO DEL VITTORIALE
Agosto
07 CASTELNUOVO VAL DI CECINA (PI) CAMPO SPORTIVO “P. ORSINI”
08 VIGNANELLO (VT) PIAZZA CESARE BATTISTI
09 TORRE DEL LAGO (LU) TEATRO ALL’APERTO “PUCCINI”
12 ORTONA (CH) STADIO COMUNALE
13 NOCI (BA) NUOVO FORO BOARIO
18 VENOSA (PZ) PIAZZA CASTELLO
20 TAORMINA (ME) TEATRO ANTICO
21 S. AGATA DI MILITELLO (ME) STADIO COMUNALE
Tracklist “Dove comincia il sole”
1. Dove Comincia il Sole (I° Parte)
2. Dove Comincia il Sole (II° Parte)
3. Fammi Sognare Ancora
4. L’aquila e il Falco
5. Il Cuore Tra Le Mani
6. Reporter
7. Isabel
8. Amica Mia
9. Musica Vento Nell’anima
10. Un Anno in piu’ che non hai
11. Questo sono io
Monica Sala