Bestemmi? Facciamo il televoto

Il Grande Fratello si appresta asdoganare anche la bestemmia. Basta che il pubblico la voti...

29/12/2010
Matteo Casnici del Grande Fratello.
Matteo Casnici del Grande Fratello.

    Non si dica più che la tv italiana è incapace di innovare. D’accordo che continuano a dominare le vecchie e logore usanze, dai format d’importazione ai film visti e rivisti. Ma una novità c’è, a testimonianza che i produttori non dormono e sono anzi attenti all’evoluzione del costume nazionale. Per ora a condurre il cambiamento è Mediaset, ma si sa che presto o tardi i buoni esempi fanno scuola. Da anni la Rai va a rimorchio della tv commerciale, non c’è che da perseverare.     

     La svolta consiste in un evento e in una appendice. L’evento è che, diversamente dal passato, chi bestemmia in video non viene più automaticamente cacciato. Due settimane fa, al Grande Fratello, un ragazzotto aveva, come si dice, smoccolato. Sul momento, la cosa era passata liscia. Poi sono arrivate le proteste di un altro che l’anno scorso, sia pure per espressioni molto più caricate, era stato rispedito a casa. Due pesi e due misure? Ma no, hanno deciso a Mediaset. Stavolta si tratta di un giovane che è stato all’estero, non conosce bene certe espressioni idiomatiche, lo considerano tutti un tipo per bene, ha addirittura la madre catechista. Insomma, è da ritenere che gli sia scappata una cosa che non doveva dire, ma “in buona fede”.      

     Per lo meno curioso, questo abbinamento fra bestemmia e fede. Ma più straordinaria ancora è l’appendice. Per adesso il ragazzo sta in una specie di purgatorio, né dentro né fuori. Mediaset non delibera ma si rimette al popolo sovrano: si attacchino cioè gli spettatori al telefono, notoriamente un buon business, e siano loro a emettere la giusta sentenza. Che sarebbe giusta, beninteso, anche in caso di assoluzione. E’ il televoto, bellezza. La formula magica che “contestualizza”, come avvenuto con altra e assai discussa giustificazione per la famosa barzelletta di Berlusconi.       

     Conclusione. Se la bestemmia resta teoricamente una cosa da evitare, non scatta più l’automatismo dell’espulsione. Bisogna sapere che ne pensa la gente televisiva. Va verificata la buona fede, che finisce con l’assomigliare al pentimento dei, chiamiamoli così, collaboratori di giustizia. Felice Maniero ha rapinato miliardi e assassinato, o fatto assassinare, molte persone. Ma poi si è pentito, ha fatto volare quattro stracci e conservato i soldi, dopo di che gli hanno dato una pena da ridere. Doveva essere, pure lui, in buona fede.                             

Giorgio Vecchiato
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da nicola.distefano il 09/02/2011 08:49

La bestemmia è una manifestazione di un animo diseducato, a prescindere da qualsiasi contesto. Se poi a bestemmiare è una persona di un alto stato sociale o culturale, l'atto è ancora più grave; e se poi essa è inserita in un ragionamento teso a far ridere, il fatto è gravissimo, perché nasconde in chi bestemmia arroganza e nessun rispetto per gli altri, compresi i percettori.

Postato da Antonio Salzano il 01/01/2011 02:19

Mistero! La pagina è stata rimossa prima della pubblicazione dei comnmenti. Se ne deduce che gli stessi li hanno letti solo i tre interessati Ma va bene così.Mistero

Postato da Maurizio Zaffaina il 30/12/2010 10:43

Bravo Vecchiato dobbiamo, noi cattolici svegliarci finalmente,dal sonno ed avere il coraggio di testimoniare. Grazie a tutti i collaboratori di Famiglia Cristiana e tanti auguri di un Santo Natale e Felice anno 2011. Maurizio

Postato da dino avanzi il 30/12/2010 03:33

La bestemia in Tv, in una società seria, andrebbe censurata immediatamente con l'allontamento dalla tv del bestemmiatore. Questo non avviene perchè anche nel parlare comune si è assistito progressivamente, negli anni, ad un costante imbarbarimento è la cosa viene accettata come normale. Ho 51 anni ed inevitabilmente ho assistito all'evoluzione in peggio del linguaggio che è sinonimo anche di un modo di strutturare" il pensiero" Si assiste spesse volte a dialoghi tra adulti che usano modalità che ricordano più gli adolescenti che le persone adulte, ma un ragazzo che ascolta cosa impara ?

Postato da Antonio Salzano il 30/12/2010 01:33

Ma sono un lettore distratto e poco attento oppure mi sembra che l'articolista non abbia minimamente sfiorato neanche con una citazione della bestemmia voluta per riscuotere poi la gran risata dei soliti ruffiani presenti alla meravigliosa barzelletta del Presidente del Consiglio? E no, la trivialità e la mancanza di rispetto non è solo dei quattro ragazzotti della trasmissione più imbecille della televisione italiana. Per il personaggio pubblico adulato e giustificato da certa gerarchia ecclesiastica subito si è ricorsi ad una giustificazione della quale mi sono vergognato io per chi se l'è inventata ...e certo non è un bell'esempio!

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati