Caino siamo noi

L'immortale pagina della "Genesi" rivive in uno spettacolo del Teatro Valdoca diretto da Cesare Ronconi: per ricordarci che il personaggio biblico assomiglia a ciascuno di noi.

12/01/2011
Un'intensa scena di "Caino" (foto di Rolando Paolo Guerzoni).
Un'intensa scena di "Caino" (foto di Rolando Paolo Guerzoni).

E' una delle pagine della "Genesi" che più si imprimono nella nostra mente, per la loro forza inquietante, per la loro brutalità. Caino, primo nato del mondo, uccide il fratello Abele. Poi edifica la prima città  e dà inizio a quella parabola tecnologica che arriva fino a noi. La storia - la storia dell'uomo - comincia con lui, comincia con la violenza. Tragico destino dell'uomo...

Una lettura superficiale e stereotipata ha posto i due fratelli come simboli del Bene e del Male. Se certamente il testo biblico intende raffigurare l'eterna lotta fra Bene e Male, l'errore è pensare che i due poli siano nettamente distinguibili, come se Caino fosse solo e  tutto il male, e Abele solo e tutto il Bene. Di conseguenza, identificandoci in Abele, ci riteniamo immuni dal male e - doppio errore - lo rintracciamo solo fuori di noi.

A sgretolare queste certezza contribuirà lo spettacolo "Caino", l'ultima opera del teatro Valdoca, che debutta in prima ssoluta il 13 gennaio alle Fonderie Limone di Moncalieri per il tearo Stabile di Torino. Cesare Ronconi porta in scena un testo scritto appositamente da Mariangela Gualtieri, di cui vale la pena riportare qualche parola: «Caino in modo quasi profetico somiglia proprio a noi, uomini e donne di questo tempo. Come lui siamo andati lontanissimi dalla terra feconda, distruggiamo la vita fuori e dentro di noi, siamo ormai senza un'idea di prossimo, lontani da qualunque tema celeste. Come Caino, che dopo il fratricidio costruisce la prima città e dà inizio alle nere arti della tecnologia, siamo immersi in un agire furioso. Tutta la sanguinolenta e anche splendida storia umana pare il seguito di quella di Caino».

La regia di Ronconi sovrappone i piani e moltiplica i punti di vista, privilegiando un registro onirico e facendo leva su un testo vibrante. Di certo non mancano  gli spunti per riflettere, pensare, guardarsi dentro...

Dove&Quando
Caino, regia di Cesare Ronconi, testo di Mariagela Gualtieri (uscirà per Einaudi), dal 13 al 16 gennaio alle Fonderie Limone di Moncalieri (Torino). Con Danio Manfredini (Caino), Leonardo Delogu (l'illusionista), Raffaella Giordano (Alato, con voce di Mariangela Gualtieri). Info: www.teatrovaldoca.org.
Poi in tournée, fra febbraio e maggio, al Palladium di Roma, al Rossini di Pesaro, al Binci di Cesena, all'Ariosto di Reggio Emilia, al Palazzo del ghiaccio di Milano.

Paolo Perazzolo
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