02/05/2012
La locandina della rassegna "Barbarie", Cinque serate, tutti i giovedì di maggio, con appuntamento alle 21 nell’ Aula Magna, ex Chiesa di Santa Lucia, a Bologna.
La cultura umanistica è in crisi. È un dato di fatto. Gli addetti ai lavori, per esorcizzare il fenomeno, hanno anche cercato di indagarlo con un convegno, alla Treccani, e i risultati che ne sono usciti non danno molta speranza. Poco considerate, nella stima generale, anche le facoltà umanistiche, e non solo in Italia. Ci sarebbe da interrogarsi sulla deriva della nostra scuola e, più in generale, sull’orientamento della nostra politica, con l’ormai trita esaltazione delle famose tre “i” (impresa inglese informatica) che non sembrerebbe dare frutti così esaltanti, nemmeno in campo scientifico. In ogni caso c’è chi resiste e va in controtendenza, nella convinzione che lo studio delle humanae litterae sia fondamentale per far crescere creatività e senso critico.
È il caso del Centro studi "La Permanenza del classico" dell’Università di Bologna (diretto dal latinista Ivano Dionigi, rettore dell’ Ateneo) che da ormai undici anni, con un successo di pubblico strepitoso, promuove il maggio dei classici. Incontri su un tema che ci arriva dalla cultura degli antichi ma che ci traghetta verso tematiche più che attuali, con la partecipazione di indiscussi protagonisti della cultura contemporanea cui fanno da controcanto testi greci, latini e giudaico-cristiani, affidati alla voce di grandi interpreti della nostra scena e del nostro cinema.
L'attore Toni Servillo.
"Barbarie" è il titolo della rassegna di quest’anno. Cinque serate, tutti i giovedì di maggio, con appuntamento alle 21 nell’ Aula Magna, ex Chiesa di Santa Lucia. La riflessione, ancora una volta, punta il dito su di noi, sulla nostra civiltà e sui pericoli che la minacciano. “Chi è il vero barbaro?” E’ la domanda che i barbari troiani, per voce di Euripide, rivolgono ai greci civilizzati, i tanti Aiace, Achille, Agamennone, colpevoli dell’atroce massacro delle loro donne e della loro cultura.
La stessa domanda se la pone oggi il nostro Occidente nei confronti dei nuovi barbari che continuano a bussare alle nostre porte. Difficile non ricordare le parole di Proust. Barbaro non è chi non ha mai conosciuto la civiltà ma chi, pur avendola conosciuta, ne dimentica e tradisce i valori. Tre i partecipanti i filosofi Adriana Cavanero e Sergio Givone, lo psicanalista Massimo Recalcati, il poeta Valerio Magrelli.
Tra gli attori Toni Servillo, Giulio Scarpati, Laura Marinoni. Gran finale, il 31 maggio, con Massimo Cacciari, Stefano Rodotà e Franco Cardini, coordinati da Ivano Dionigi. Tutti gli incontri saranno introdotti da ricercatori e docenti dell’Alma Mater. Caldamente invitati, inutile dirlo, gli insegnanti e i ragazzi delle scuole cittadine.
L'ex chiesa di Santa Lucia a Bologna, oggi Aula Magna dell’Università di Bologna.
DOVE E QUANDO
La rassegna "Barbarie" è a Bologna, Aula Magna di Santa Lucia, via Castiglione 36. Appuntamenti: il 3, 10, 17, 24 e 31 maggio alle 21. L’ingresso è gratuito ad inviti (ritirabili, fino a esaurimento, presso il Centro Studi Permanenza del classico, via Zamboni 32 . Info 051/20.98.539; www.permanenza.unibo.it
Simonetta Pagnotti