Google, alta risoluzione sull'arte

Un nuovo sito ci offre più di mille immagini di opere che si trovano in ben 17 musei del mondo. Così da vicino non l‘avete mai viste e non potrete vederle mai. Due video.

09/02/2011

Oggi i capolavori dell’arte mondiale sono sempre più a portata di mano. Se l’offerta di viaggi aerei a basso costo consente di raggiungere le grandi capitali dell’arte dove si trovano i principali musei la Rete corre più veloce e ci consente in pochi minuti visite virtuali e ingrandimenti impensabili di opere fotografate ad altissima risoluzione.

Il nuovo sito www.googleartproject.com ci offre più di mille immagini ad alta risoluzione di opere che si trovano in ben 17 musei del mondo, e di questi stessi musei ci offre visite virtuali. In particolare poi per ciascun museo ben 17 opere – dalla famosa Stanza di Van Gogh al commovente Ritorno del figliol prodigo di Rembrandt – sono visibili a una risoluzione così esasperata che è possibile contare le singole pennellate di colore. Ingrandimenti anche esagerati che possono anche distrarci dal cogliere l’unità dell’opera, la verità della visione nel suo insieme. La Rete infatti deve essere un’introduzione alla fruizione della realtà anche per quanto riguarda le opere d’arte: papa Benedetto XVI che ci ha recentemente richiamato a usarla con equilibrio, a non rifugiarsi in un “mondo parallelo” e a non confinare la nostra esperienza alla sola esperienza virtuale. E ciò vale anche per l’arte.

Detto ciò, ecco le immagini che potete apprezzare ad altissima definizione sul sito www.googleartproject.com:

FIRENZE Galleria degli Uffizi “Nascita di Venere”, Sandro Botticelli (1483-1485)

BERLINO
Alte Nationalgalerie “Nella serra”, Edouard Manet (1878-187

WASHINGTON Freer Gallery of Art Smithsonian “Rosa e argento: la principessa dalla terra di porcellana”, James McNeill Whistler (1863-1865)

NEW YORK
The Frick Collection “San Francesco nel deserto”, Giovanni Bellini (iniziato intorno al 1480)

BERLINO Gemäldegalerie “Georg Gisze, un mercante tedesco”, Hans Holbein il Giovane (1497-1562)

PRAGA Museum Kampa La Cattedrale, Frantisek Kupka (1912-1913)

NEW YORK
The Metropolitan Museum of Art “I mietitori”, Pieter Bruegel il Vecchio (1565)

NEW YORK MoMA, The Museum of Modern Art “Notte Stellata”, Vincent van Gogh (1889)

MADRID Museo Reina Sofia “La bottiglia di Anis del Mono”, Juan Griz (1914)

MADRID Museo Thyssen-Bornemisza Ritratto di Cavaliere, Vittore Capaccio (1510)

LONDRA National Gallery “Gli Ambasciatori”, Hans Holbein il Giovane (1533)

FRANCIA Château de Versailles “Maria Antonietta e i suoi bambini”, Louise Elisabeth Vigée-Lebrun (1787)

AMSTERDAM Rijkmuseum “Ronda di notte”, Rembrandt Harmensz. Van Rijn (1642 SAN

PIETROBURGO The State Hermitage Museum “Il ritorno del figlio prodigo”, Rembrandt Harmensz. Van Rijn (1663-1665)

MOSCA Tretyakov Gallery “Apparizione di Cristo al popolo”, Aleksander Ivanov (1837-1857)

LONDRA Tate Britain “No Woman, No Cry”, Chris Ofili (1998)

AMSTERDAM Van Gogh Museum “La camera”, Vincent van Gogh (1888).

Un sito tutto italiano


Rispetto al sito www.googleartproject.com che è rigorosamente in inglese, un approccio tutto italiano all’alta definizione – è rappresentato dal sito www.haltadefinizione.com/galleries.jsp dove, per esempio, potete esaminare centimetro per centimetro la parete dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci. Così da vicino non l‘avete mai vista e non potrete vederla mai, data la posizione dell’affresco, in alto sulla parete dell’ex refettorio domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano.

La stessa cosa si può dire per i grandi cicli di affreschi della Cappella Sistina: è una grande emozione avvicinarvi alle altissime volte del soffitto su cui Michelangelo dipinse le sue Storie della Genesi. Anche le pareti della cappella degli Scrovegni a Padova affrescate da Giotto con le sue affascinanti storie evangeliche sono “a portata di mouse”, visitabili muovendosi virtualmente a 360° e avvicinandosi poi a piacere ai singoli riquadri come non sarebbe possibile nella realtà, né dal punto di vista della distanza né dal punto di vista del tempo a disposizione.

Una vista alla cappella degli Scrovegni a Padova piuttosto che all’Ultima Cena a Milano dura solo un quarto d’ora e quindi lo strumento virtuale consente tempi dilatati di approfondimento e un’utile preparazione alla sempre irrinunciabile visita reale sul posto. Linkatevi dunque qui sotto e … buona visita!

Visite virtuali a portata di mouse


Musei nel mondo (Googleartproject)


Opere d'arte singole (Haltadefinizione)

Basilica di S. Paolo

La Necropoli Vaticana

Cappella Paolina

Giotto: la Cappella degli Scrovegni

Basilica di S. Giovanni in Laterano

S. Pietro

Cappella Sistina

Alfredo Tradigo
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