10/05/2011
Carla Peirolero, in primo piano, con altre attrici di diversa nazionalità della compagnia Suq.
Attuale l’idea di Carla Peirolero, autrice insieme a Emilia Marasco di Madri Clandestine, di dare voce a cinque storie di donne di differenti paesi (Marocco, Nigeria, Russia, Giappone e Italia) e di collegarle, attraverso il tema della maternità, nell’affetto per una bambina nata su un barcone da una nigeriana in fuga sbarcata in un centro di accoglienza di immigrati a Lampedusa.
La Peirolero, direttrice del SUQ Festival, crea, insieme a Valentina Arcuri nel 1999, una compagnia multirazziale così da favorire l’integrazione, «con l’intento - racconta - di unire situazioni ed espressioni linguistiche di vari Paesi, come in un suq, il tradizionale mercato arabo, in sintonia con le caratteristiche multiculturali di Genova». Come attrice Peirolero in Madri Clandestine, diretta da Antonio Zavatteri, alterna la sua recitazione al coro multietnico delle donne «selezionate con provini fra cantanti provenienti dal conservatorio o ragazze nigeriane che cantano per passione nella chiesa pentecostale, così da inserire la parte recitata in un tessuto sonoro che spazia dal trallalero genovese alle ninne nanne tradizionali arabe, africane, giapponesi, russe».
Si confrontano le drammatiche storie vissute dalle donne, tra cui un’algerina ripudiata che deve rinunciare al proprio figlio, un’albanese che segue il primogenito in Italia per aiutarlo a laurearsi, mentre abbandona la figlia nel suo paese. Tutte si ritrovano in un finale lieto a cullare la neonata del barcone sperando di darle un futuro migliore. A Modena, Amigdala e Le Chemin des Femmes hanno prodotto Akus, anch’esso a metà tra concerto di voci e messa in scena del racconto di vicende di donne immigrate, che sarà ripreso nella prossima stagione.
Dove & quando
MADRI CLANDESTINE, di Emilia Marasco e Carla Peirolero, anche attrice con la Compagnia multietnica del Suq. Regia di Antonio Zavatteri. Al Teatro Duse di Genova, dall’11 al 16 maggio e al Porto Antico di Genova dal 15 al 26 giugno 2011. Info: tel. 010/53.42.200; www.teatrostabilegenova.it; www.suqgenova.it
Albarosa Camaldo