12/11/2010
Uno degli allestimenti della mostra "2050 - Il pianeta ha bisogno di te", inaugurata da pochi giorni a Milano e che rimarrà aperta fino al 30 gennaio, alla Rotonda della Besana.
Sono quattro bambini arrivati dal 2050 a condurci per mano verso la salvaguardia della Terra: Buz la mediatrice, Eco l'ecologista, Tek la tecnologica e Dug il tradizionalista sono i quattro cartoni che cavalcano il manifesto della mostra "2050 - Il pianeta ha bisogno di te", inaugurata da pochi giorni a Milano e che rimarrà aperta fino al 30 gennaio, alla Rotonda della Besana.
Nell'edificio di fine '600 che nacque come cimitero per i poveri, ci si aggirerà per tre mesi in un'esposizione tecnologica e interattiva, pensata soprattutto per bambini e giovani che sono i naturali protagonisti del mondo proiettato verso il 2050. Protagonisti anche nel conservarlo e risollevarlo dai gravi problemi che la crescente presenza umana gli crea: anche per questo a ogni passo della mostra si incontrano giochi interattivi, che divertono grandi e piccoli, e accrescono il senso di responsabilità.
Quali problemi ha oggi la Terra, tra consumo di risorse, emergenze ambientali e inquinamento? Quali comportamenti evitare e quali promuovere nella vita quotidiana? Che soluzioni la scienza e la tecnologia stanno preparando per ridurre e riparare i danni all'ambiente? Le domande sono tante, le risposte non univoche. Perciò Buz, Eco, Tek e Dug riemergono nelle varie sezioni, con le loro risposte contrastanti che però, alla fine, si possono accordare.
Sono quattro le aree tematiche: "mangiare e bere", "divertirsi", "spostarsi" e "abitare". In ognuno dei settori è possibile, dotati di carta magnetica personale, partecipare a esercitazioni e giochi ad alta tecnologia per costruirsi un menù tipo, la casa ideale e così via, e controllare alla fine quanto lo stile di vita scelto sia sostenibile per l'ambiente.
"2050 - il pianeta ha bisogno di te" è stata ideata dal Museo della Scienza di Londra, dove ha iniziato con grande successo un tour mondiale, per approdare poi (con altrettanta risposta di pubblico) nel New Jersey (Stati Uniti) e ora a Milano. Promossa dal Comune e da "Codice.Idee per la Cultura" in collaborazione con la rivista Focus, nell'edizione italiana è curata da Sandro Boeri. Aperta al pubblico tutti i giorni, prevede visite guidate per gruppi e laboratori didattici per le scuole (www.2050ilpianetahabisognodite.it; info 02/43.35.35.22).
In un'ora scarsa di visita (se si procede un po' a volo d'uccello), si impara come risparmiare acqua ogni giorno, ma anche che esistono reti "cattura-nebbia" per produrne, o bottiglie che esposte al sole uccidono i batteri, nei luoghi dove l'acqua potabile è un miraggio.
Per mangiare si confrontano le informazioni su Ogm, cibi biologici, prodotti locali o equo-solidali, menù vegetariani. Per il tempo libero si viene informati su abiti di materiali non inquinanti, su caricatori di cellulari a batterie solari e così via. In ogni sezione troviamo il quadro mondiale del problema e tante possibili soluzioni da sommare, compatibili con l'ambiente perché legate a un tempo nel quale non si sprecavano le risorse disponibili oppure perché frutto della ricerca più avanzata, che ormai sa di dover fare i conti con una Terra sotto stress.
Rosanna Biffi