Rai, cos'è la destra e cos'è la sinistra

Ammesso che, in materia Tv (e non solo), sia chiara oggi la distinzione fra destra e sinistra, accomunate dai medesimi giochi di potere. Come aveva capito Gaber (video).

22/10/2010
Ettore Bernabei, ex direttore generale della Rai.
Ettore Bernabei, ex direttore generale della Rai.

C’era una volta la Rai di Ettore Bernabei, all’epoca massacrata dai giornali, oggi rimpianta. Storia di quarant’anni fa, quando metà degli italiani non era ancora nata o andava alle elementari. Anche allora, naturalmente, c’erano una destra e una sinistra, ma minoritarie e amministrate in qualche modo da quel centro democristiano che aveva appunto in Bernabei il miglior uomo di manovra.

    Come direttore generale, Bernabei ebbe la sovrana abilità di dare in Rai a ciascuno il suo, o press’a poco, o almeno a farlo sembrare, ottenendo in concreto un equilibrio informativo che scontentava parecchi ma appagava la maggioranza. Costituita, questa maggioranza, non solo dalla Dc e alleati di governo ma da tutti quanti, più a sinistra che a destra, trovavano la loro quota di vantaggio.

    In questa sapiente operazione Bernabei era assistito da uno staff di esperti, scelti non per tessera politica ma per capacità. L’opposto, cioè, di ciò che è accaduto in Rai nei decenni successivi, fino all’attuale punto di esplosione. Oggi abbiamo una destra e una sinistra, ciascuna con la coda di paglia, che si scambiano l’accusa di dominare l’informazione Tv. E nessuno che sappia come gestire politicamente l’azienda.

    Non che sia tutta colpa della gerarchia. Giorni fa, nel Tg di Mentana, la direttrice del “Manifesto” ha domandato al direttore di “Libero” come mai la sua parte non sia mai riuscita a ottenere i successi televisivi di un Santoro o di un Fabio Fazio. Ci ha provato, ma invariabilmente con un flop; né qui si può chiamare in causa Bruno Vespa, sempre attento a porsi al centro senza farsi troppo invischiare.

    In effetti, l’incapacità della destra a farsi valere è sotto gli occhi di tutti: ammesso poi che, in materia Tv (e non solo), sia chiara oggi la distinzione fra destra e sinistra, accomunate dai medesimi giochi di potere. Innovatori e conservatori, con funzioni volta a volta intercambabili. L’aveva capito in grande anticipo un profeta laico come Giorgio Gaber: e varrebbe davvero la pena di riascoltarlo.

Giorgio Vecchiato
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati