Sorolla, spagnolo della Bella Époque

A Ferrara, Palazzo dei Diamanti, sino al 17 giugno, una mostra dedicata al pittore Joaquìn Sorolla: circa 60 opere, pennellate di luce, tra giardini e fontane dell'Andalusia.

31/03/2012
L'autoritratto di Joaquìn Sorolla.
L'autoritratto di Joaquìn Sorolla.

Joaquìn Sorolla è stato uno degli artisti della Bella Époque. Il Boldini spagnolo, celebre per i suoi ritratti e per la pittura di mondo, ma nella maturità ha trovato un registro diverso ed è diventato il poeta dell’intimità e dell’incanto dei giardini. Proprio a questo epilogo della sua arte è dedicata la mostra di Palazzo dei Diamanti, "Sorolla. Giardini di luce", realizzata in collaborazione con il Museo de Bellas Artes dell’Alhambra di Granada e il Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l’esordio italiano. Una sessantina di opere, oltre a disegni e documenti.

Sorolla: "Clotilde nel giardino".
Sorolla: "Clotilde nel giardino".


«Si può essere felici solo se si è pittori», scriveva l’artista valenciano. E difatti la sua vita è stata contraddistinta da una straordinaria energia creativa, che l’ha portato a realizzare circa 4.000 dipinti nonostante sia morto appena sessantenne. Il pittore spagnolo è al culmine del successo quando, a partire dal 1906, comincia a interessarsi del tema del giardino, che diventerà poi il filo conduttore della poetica della maturità.

Sorolla: "Il bacino dell'Alcazar di Siviglia".
Sorolla: "Il bacino dell'Alcazar di Siviglia".


È una vera e propria scoperta legata ai suoi viaggi in Andalusia, in particolare a Granada e a Siviglia, dove subisce la fascinazione dei patii e dei giardini musulmani dell’Alhambra e dell’Alcazar. Il giardino per Sorolla è un luogo dell’anima, un rifugio incantato dove ci si ristora dai rumori del mondo. Nei suoi dipinti l’artista dissolve l’architettura dei colonnati, dei marmi e delle piante nell’ esplosione di pennellate di luce, con un linguaggio raffinato e carico di simboli che trova la sua eco negli specchi d’acqua e negli zampilli delle fontane.

Sorolla: "Maria vestita da contadina valenciana".
Sorolla: "Maria vestita da contadina valenciana".


È una ricerca dell’essenzialità che raggiunge il suo compimento nel giardino progettato dall’artista nella nuova casa di Madrid, in cui trova infiniti spunti e dipinge gli ultimi capolavori, con una parabola che è stata accostata all’infinita ricerca di Monet nel suo giardino di Giverny.

Sorolla: "Galleria delle Grottesche nell'Alcazar di Siviglia".
Sorolla: "Galleria delle Grottesche nell'Alcazar di Siviglia".


La mostra "Sorolla. Giardini di luce" è a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, sino al 17 giugno. Catalogo Ferrara Arte. Info 0532 244949 www.palazzodiamanti.it.

Simonetta Pagnotti
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