12/05/2010
Il paziente lavoro di una restauratrice.
L’Opificio delle pietre dure di Firenze è una delle scuole che consente di conseguire la qualifica di restauratore di beni culturali, insieme all’Istituto centrale per il restauro di Roma e alla Scuola del mosaico di Ravenna.
È il momento per fare la domanda (entro il 3 giugno) all’Opifico delle pietre dure di Firenze, che ha messo a concorso dieci posti (vedi rubrica Concorsi): sei per chi si occupa di manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee, manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti; altri 4 posti per chi si occupa di materiali e manufatti ceramici, vitrei, organici, materiali e manufatti in metallo e leghe.
Il corso di formazione dura cinque anni a ciclo unico ed è articolato in 300 crediti formativi, corrispondenti ai crediti formativi previsti dal regolamento universitario. L’esame finale è abilitante alla professione di restauratore di beni culturali, un titolo di studio equiparato al diploma di laurea magistrale.
Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti: età 18-30 anni; diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore; cittadinanza italiana o di altro Stato dell’Unione Europea, i cittadini di Stati extracomunitari sono ammessi se dimostrano il possesso di un titolo di studio equipollente a quello richiesto; idoneità fisica alle attività che il percorso formativo prescelto comporta; non aver riportato condanne penali.
Le prove sono: un colloquio preliminare in lingua italiana, riservato ai candidati cittadini non italiani; una prova grafica; un test attitudinale pratico-percettivo; una prova orale. I candidati dovranno altresì dimostrare la conoscenza della lingua inglese.
Per le informazioni rivolgersi alla: Segreteria dell’Opificio delle pietre dure, via degli Alfani, 78 50121 Firenze, tel. 055/26.51.326 e 055/26.51.353.
e-mail: opd.saf@beniculturali.it
sito: www.opificiodellepietredure.it
Rosanna Precchia