07/07/2011
È scontro tra Altroconsumo e Apple. Secondo l’associazione dei consumatori la società americana non rispetterebbe quanto prescrive l’articolo 130 del Codice del Consumo: sui prodotti acquistati in negozio o sul sito del produttore la garanzia per i difetti di fabbricazione è di due anni. Sostiene Altroconsumo: «Non è però quello che dice Apple ai suoi clienti. Infatti, sia che questi vadano in negozio sia che acquistino iPad, iPhone e altri prodotti direttamente sul sito della mela, le informazioni fornite non sono conformi alle norme vigenti. I commessi dei punti vendita Apple avvertono il cliente che i prodotti venduti sono coperti da una garanzia commerciale Apple della durata di un solo anno (omettendo di fornire informazioni sull’esistenza della garanzia di conformità) e propongono addirittura l’acquisto di una garanzia extra a pagamento per estendere la copertura per ulteriori 12 mesi».
Poca chiarezza anche online
Continua l’associazione: «Anche sul sito di Apple, ci segnalano i nostri soci, la chiarezza non la fa da padrone. Se è vero che, nella sezione delle condizioni generali di vendita (non certo la sezione più in vista sul sito), viene indicato che la garanzia convenzionale si aggiunge a quella di legge per i consumatori (senza tuttavia specificarne termini e condizioni), nelle pagine che illustrano le caratteristiche dei prodotti (ben più visibili e accessibili all’utente) si legge che “prodotti e accessori sono coperti da una garanzia Hardware limitata ai difetti di fabbricazione per un anno dalla consegna”, senza fare cenno alla garanzia di conformità di due anni».
La garanzia a pagamento
Queste comunicazioni e comportamenti – secondo Altroconsumo - scorretti, tanto online quanto nei negozi di marchio Apple, farebbero «pensare al consumatore di non essere tutelato in caso di difetti che si manifestano successivamente al primo anno dall’acquisto del prodotto, spingendoli con l’inganno ad acquistare una garanzia commerciale a pagamento. Dalle segnalazioni ricevute, peraltro, abbiamo riscontrato che in caso di richiesta di interventi successivi ai primi 12 mesi, i negozi Apple pretendono il pagamento della prestazione».
Segnalazione al Garante
Altroconsumo ha segnalato la situazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato chiedendo di verificare la sussistenza «di una pratica commerciale scorretta, di inibirne la continuazione e, una volta accertata, di applicare anche delle sanzioni».
Redazione 2C Edizioni